L’opera più magica di Leo Ortolani, riscoperta da un “babbano”
Ok, lo confesso. Ho scoperto Leo Ortolani troppo tardi, quando Rat-Man era diventato un pezzo grosso già da parecchio tempo…
Complice il poco tempo a disposizione, nonché un personalissimo calo di interesse nei confronti dei fumetti (già ribattezzato periodo dell’oscurantismo fumettistico), mi hanno fatto perdere dei piccoli, ma neanche troppo, capolavori come Il Grande Magazzi. Qui Ortolani ha fatto incontrare il suo topo supereroe con il mago più famoso del cinema moderno, Harry Potter. E le risate sono, come sempre, garantite…
Harry Potter certo, ma anche Twilight, Star Wars e tanti altri…
Di ritorno dalla solita fiera “del settore”, di cui probabilmente qualcuno ha rimosso tramite un incantesimo ogni mio ricordo, mi sono ritrovato tra le mani l’Edizione Deluxe de Il Grande Magazzi. Edita da Panini Comics nel 2015, l’Edizione Deluxe spicca, sulla versione più economica de Il Grande Magazzi, grazie ad una copertina rigida più grande, con immagini in rilievo e inchiostro metallico ad abbellire una delle copertine più “magiche” che Rat-Man abbia mai visto. L’albo racchiude in un unico volume l’intera trilogia de Il Grande Magazzi, vista per la prima volta su Rat-Man Collection 88 – 90, e oggi completamente a colori. A concludere il tutto, poi, in appendice troveremo del materiale esclusivo ed inedito in bianco e nero.
La storia ruota attorno alle vicende di Magazzi (Rat-Man), uno pseudo Harry Potter incompetente nonché studente di magia del terzo anno fuori corso alla scuola per maghi. Qui, tra bizzarri compagni di scuola e ancor più strani docenti (la parodia di Hagrid è uno dei personaggi più divertenti che abbia mai visto), Magazzi ci riporterà alla memoria alcune delle situazioni più famose di Harry Potter; condendo il tutto con un pizzico di Twilight e Star Wars. Il Grande Magazzi fa infatti parte di quella lunga lista di opere parodistiche di Ortolani, tratte dai classici del cinema, come il suo più famoso Star Rats (Guerre Stellari) o 299+1 (300).
Sin dal primo momento in cui ho aperto il volume, ho riso. È bastata infatti la prima tavola di “Il Grande Magazzi e Il Principe Mezzo Rospo” (il primo volume della trilogia), a farmi capire che quello che stavo tenendo tra le mani era l’ennesimo capolavoro di Leo (non siamo amici, ma non se la prenderà se lo chiamo per nome… credo). Ormai so perfettamente che non riuscirò a finire un suo fumetto senza ridere della sua comicità, delle sue battute mature e mai volgari. Eppure sono rimasto colpito della rapidità con cui Il Grande Magazzi ha saputo catturarmi, e divertirmi. E se pensate che, continuando nella lettura, il fumetto possa perdere la sua incessante ironia, vi sbagliate di grosso. L’intero volume è una sequenza continua di sketch riuscitissimi, racchiusi in una trama più grande e mai fini a se stessi.
Dal punto di vista puramente stilistico poi, il tratto di Leo è inconfondibile. Valorizzato ulteriormente dai colori, merito in questa Edizione Deluxe anche del lavoro di Elena Prearo, che riflettono quello che è, a tutti gli effetti, un fumetto tripla A. Non preoccupatevi poi se non conoscete Rat-Man. Questo volume si presta ad esser letto anche da chi, per sua sfortuna, non conoscesse il topo supereroe.
In conclusione; se, come me, vi siete persi accidentalmente Il Grande Magazzi e voleste concedervi del tempo in compagnia di Signori Oscuri maldestri, professori di magia ciarlatani e studenti dai dubbi gusti sessuali, correte a recuperare quest’opera. Non ve ne pentirete!
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