C’è stato un tempo in cui una volta Eren e Levi erano la stessa persona, e la migliore difesa contro i Giganti erano gli alberi.
Attack on Titan, il manga scritto e disegnato da Hajime Isayama che ha dato vita ad uno dei franchise più acclamati e di successo degli ultimi anni, era un’opera molto diversa agli albori.
Kodansha pubblica gratis online Humanity vs Titans, la versione originale de L’Attacco dei Giganti creata da Hajime Isayama con Eren e Levi concentrati in un unico personaggio
Quando nel 2005 il giovane Hajime, all’epoca diciannovenne, presentò il suo lavoro Humanity vs Titans (questo il titolo originario del manga) alla rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha, ricevette un tiepido riscontro da parte della casa editrice, cosa che lo convinse a proporre il suo lavoro, una storia autoconclusiva di 65 pagine, alla rivale Kodansha che fu invece molto soddisfatta e decise di serializzare l’opera sulla rivista Bessatsu Shonen Magazine.
Questa bozza originale de L’Attacco dei Giganti, intitolata appunto Humanity vs Titans, era comunque abbastanza differente dalla versione definitiva che venne pubblicata e che oggi conosciamo ed è ora disponibile online gratuitamente su internet.
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Una delle più grandi differenze è che Humanity vs Titans svela le origini dei Giganti fin dall’inizio, affermando che sono state creati da un gruppo di fanatici religiosi per proteggere la natura dagli effetti devastanti della società umana.
I Giganti sono stati progettati come una sorta di controllo della popolazione al fine di uccidere il maggior numero possibile di esseri umani, e nei cento anni in cui sono stati “attivi”, hanno spazzato via l’80% dell’umanità.
Questa venerazione per il rispetto e la difesa della natura influenza anche l’ambientazione di Humanity vs Titans poiché, invece di abitare in città circondate da alte mura difensive, gli umani rimasti vivono al centro di un anello di grandi alberi, piante che i Giganti (fedeli al loro compito di difendere la natura) si rifiutano di distruggere o abbattere.
Attack on Titans e Humanity vs Titans condividono comunque aspetti relativi ai giganti come la fame di carne umana e le proprietà rigenerative anche se, invece di avere la base del collo come punto debole, nella bozza originale de L’Attacco dei Giganti, ogni gigante aveva una sorta di nucleo centrale, da qualche parte nel loro corpo, che bisognava schiacciare per riuscire ad ucciderlo.
Quando Eren e Levi erano Muramoko e Mikasa si chiamava Tsubaki
Per quanto riguarda il cast umano, invece, il protagonista maschile di Humanity vs Titans, Murakumo, aveva molte più cose cose in comune con Levi di Attack on Titan, visto che è un guerriero forte e capace ed è l’unico umano mai sopravvissuto ad un combattimento contro un gigante.
Muramako però era anche un po’ Eren dato che poteva trasformarsi anch’esso in Gigante.
Humanity vs Titans presenta anche una prima versione della protagonista femminile Mikasa, anche se qui si chiama Tsubaki, e invece di essere una vera e propria soldatessa è una ragazza che supplica Murakumo, da lei chiamato “Maestro”, di insegnarle a combattere in maniera tale da vendicare la sua famiglia sterminata dai Giganti.
La storia si conclude con il protagonista che si sacrifica per proteggere la città da un Gigante scatenato, con Tsubaki che mostra la tecnica di attacco sulla tomba di Murakumo, cosa che potrebbe in qualche modo aver ispirato anche il vero finale di Attack on Titan che Isayama ha già nella sua testa.
Fonte: Soranews24