Neill Blomkamp ricorda i film del suo passato soffermandosi su Humandroid, la sua pellicola preferita e, allo stesso tempo, quella più criticata del regista
Ora impegnato con il suo nuovo progetto degli Oats Studios, che si concretizzerà con una serie cortometraggi sperimentali realizzati in collaborazione con varie star di Hollywood, il regista Neill Blomkamp è tornato a far parlare di sé.
Ancora deluso dalla cancellazione di Alien 5, a cui sua maestà Ridley Scott ha detto semplicemente: “anche no”, il regista sudafricano ha trovato comunque il tempo per rimuginare su Chappie (Humandroid in Italia) una delle sue pellicole più osteggiate da critica e pubblico.
Ecco le sue parole, rilasciate in occasione di un’intervista a Den of Geek, in cui sembra non esser ancora riuscito a “metterci una pietra sopra”:
Chappie è stato incredibilmente doloroso per me e lo è stato a più livelli. Con Chappie sentivo di aver portato sul grande schermo un film che risultava essere in tutto e per tutto molto simile a quello che avevo io nella mia testa. È stata questa la sensazione che mi ha accompagnato fino alla sua uscita e mi sembrava di aver ottenuto il risultato che volevo, quello di girare il film che avevo in mente.
Mi sono ritrovato in questa situazione nella quale avevo la necessità di capire come stavo perché avevo creato un’opera per la quale provavo sensazioni realmente positive che però è stata del tutto rigettata dal pubblico. Cosa significa? Non giudico il film per via del box office o dello score su Rotten. Lo faccio perché lo amo e baso i miei sentimenti su quello che un lungometraggio mi fa provare Voglio dire, per Elysium non ho provato le stesse sensazioni. Elysium non mi sembrava un granché. È questa la differenza. Con Chappie sentivo di aver fatti tutto per il verso giusto, ma quando vedi che il pubblico di volta le spalle, ti trovi in una situazione del tutto differente.
Avete visto il film? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere tramite un commento qui sotto!