Harry Potter: Hogwarts Battle, la Recensione

Data di uscita
Dicembrre 2019
Autori
Forrest-Pruzan Creative, Kami Mandell, Andrew Wolf
Editore
Asmodee
Lo puoi acquistare su...

Sfoderiamo le nostre bacchette, giovani maghi e streghe, perché è arrivato il momento di unirsi alla battaglia contro Lord Voldemort nella nostra recensione del gioco da tavolo Harry Potter: Hogwarts Battle. Non così in fretta però: c’è molto da studiare e prepararsi in questo titolo, e sarà una lunga cavalcata attraverso i sette capitoli fino alla resa dei conti finale, la Battaglia di Hogwarts. Scegliamo il nostro eroe tra quattro coraggiosi Grifondoro: Harry, Ron, Hermione o Neville. Ma non saremo soli: molti Alleati e oggetti magici si uniranno a noi nello scontro. Dai primi Wingardium Leviosa fino agli Horcrux, ripercorreremo la storia del mondo magico di J.K. Rowling che amiamo così tanto.

– Dopo tutto questo tempo?

– Sempre.

La recensione di Harry Potter: Hogwarts Battle

Harry Potter: Hogwarts Battle è un deck-building collaborativo da 2 a 4 giocatori. Si tratta di un gioco da tavolo diviso in sette scenari diversi, che ricalcano i sette anni che la saga di J.K. Rowling abbraccia. La durata delle prime partite si attesta intorno ai 30 minuti, e va ad aumentare in durata (e difficoltà) man mano che si progredisce.

Gli autori sono Kami Mandell ed Andrew Wolf, insieme allo studio Forrest-Pruzan Creative; l’editore originale è The OP, mentre in Italia è edito da Asmodee.

Per via della sua struttura, è un ottimo titolo per introdurre dei neofiti al gioco da tavolo, specie se fan del maghetto inglese. Ciascuno scenario, infatti, aggiunge qualche piccola regola, fino a formare un gameplay abbastanza strutturato e complesso una volta arrivato al settimo. Una volta presa confidenza con il gioco, è possibile giocare qualunque anno singolarmente; questo titolo infatti, non presenta memoria tra uno scenario e l’altro. E se questo può essere un punto di forza in meno rispetto al formato legacy, permette anche a qualsiasi gruppo di intavolare lo scenario che più si confà alle sue caratteristiche senza problemi, compreso l’ultimo.

Vale la pena di menzionare il fatto che questo titolo, edito in inglese per la prima volta nel 2016, è stato il vincitore del premio Mensa Select del 2017.

Il contenuto della scatola di Harry Potter: Hogwarts Battle

La scatola di Harry Potter: Hogwarts Battle, che ricorda il baule da viaggio tipico degli studenti di Hogwarts (piccolo ma pregevole dettaglio), contiene:

  • Il tabellone di gioco
  • 252 Carte in 3 diversi formati
  • 4 Dadi
  • 7 Box del gioco
  • 7 regolamenti
  • 4 plance giocatore
  • 8 segnalini Controllo Malvagio
  • 35 segnalini Attacco
  • 25 segnalini Influenza
  • 4 segnalini Salute
  • 2 Scudi
  • 4 segnalini Horcrux

Potete ammirare la vostra dotazione magica nel nostro video Unboxing di Harry Potter: Hogwarts Battle.

Harry Potter: Hogwarts Battle: la qualità dei materiali

La qualità dei materiali di questo titolo è piuttosto alta. A partire dall’apertura della scatola avremo subito la sensazione di un prodotto di buona fattura: il tabellone, anche da chiuso, mostra nei due lati delle piacevoli stampe con il marchio della Scuola di Magia e Stregoneria, e quello che pare l’interno della borsa incantata di Hermione pieno di ogni tipo di oggetti utili. Piccole cose, ininfluenti a livello di gioco, ma che regalano un senso di cura nella realizzazione non comune.

I segnalini Controllo Malvagio, in metallo, sono semplicemente fenomenali; tanto che sarete tentati di saccheggiare il gioco da tavolo per portare con voi tutti i giorni questi piccoli teschietti argentati. Per farne cosa non si sa: ma quanto belli sono?

Dadi e segnalini sono ben realizzati: i dadi sono grandi e colorati, mentre i vari segnalini sono spessi e con forme particolari. Durante la partita i segnalini si maneggiano parecchio, e sempre senza difficoltà.

Nell’ultima pagina del regolamento è possibile infilare, in apposite tasche ricavate nel cartone, i foglietti di regole specifici di ogni scenario, in maniera da averli sempre a portata di mano in caso di bisogno. Un ulteriore segno di cura nella produzione, così come gli inserti e i divisori per facilitare la fase di setup e di rimessa a posto del titolo.

Le carte sono abbastanza buone, anche se stampate con una grammatura media; in ogni caso, parlando di un deck-building, è consigliato imbustare almeno le carte Hogwarts. Esistono tre formati di carte in questo titolo:

  • 142 Carte Hogwarts (bustine A QUESTO INDIRIZZO)
  • 67 carte Eroe, Malvagio e Luogo
  • 43 Carte Evento Arti Oscure

Come si gioca ad Harry Potter: Hogwarts Battle

Ciascun giocatore comincia con un mazzo iniziale di 10 carte, da cui ne pescherà 5. Il turno inizia con gli eventi negativi: si rivelano un certo numero di carte Evento Arti Oscure e si applicano gli effetti dei Malvagi in gioco.

Gli effetti possibili sono molteplici, ma i principali sono abbassare i punti Salute dei giocatori e aggiungere segnalini Controllo Malvagio al Luogo attuale. Lo scopo del gioco è riuscire a sconfiggere tutti i Malvagi prima che prendano il controllo di tutti i Luoghi specifici dallo scenario.

Quando la Salute del giocatore scende a 0, egli è Stordito: deve scartare metà della sua mano di Carte, tutti i segnalini guadagnati nel turno degli altri giocatori e aggiungere un segnalino Controllo Malvagio al Luogo attuale.

Dopo di che si passa alla fase azioni del giocatore, che può giocare tutte le carte dalla mano. Alcune permettono di guadagnare segnalini Influenza, altre Salute, altre ancora Danni da assegnare ai Malvagi. I segnalini influenza permettono di acquisire Carte del mazzo Hogwarts dal pool di 6 carte scoperte, in maniera da rinforzare il proprio mazzo personale. I danni si assegnano ai Malvagi, ed una volta raggiunto il valore di Salute del personaggio, esso è sconfitto e i giocatori guadagnano un bonus.

A fine turno si svela il nuovo Malvagio, e si passa il turno al giocatore successivo.

La Pietra Filosofale

Tu sei un mago, Harry!

Piccoli e senza grandi poteri, iniziamo la nostra avventura a Hogwarts. 3 Malvagi, da affrontare uno alla volta, ci aspettano nella partita iniziale, insieme a 3 luoghi specifici che si utilizzeranno solo per questo scenario. La prima partita risulta semplice, e si riescono a superare senza grossi problemi Tiger & Goyle, Draco Malfoy e il Professor Raptor.

Gli Eventi Arti Oscure sono fastidiosi, ma certamente ancora non pericolosi, anche per 4 maghetti alle prime armi.

A parte piccole differenze nel mazzo iniziale, i nostri eroi non sono ancora dotati di poteri specifici: la nostra avventura scolastica e non, dopotutto, è solo all’inizio.

La Camera dei Segreti

Udire voci che nessun altro sente non è un buon segno Harry,  neanche tra i maghi.

3 nuovi Malvagi ed alcuni Eventi Arti oscure vengono aggiunti ai rispettivi mazzi, come succederà in ogni scenario successivo; questo vale anche per le nuove carte Hogwarts, tra le quali è presente l’Incantesimo Petrificus Totalus, che possiamo usare per bloccare l’abilità di un Malvagio per un intero turno.

Il numero dei Malvagi (e la loro forza) aumentano quindi, e così anche la durata della partita. La sfida è da subito più impegnativa, in particolare contro il Basilisco e Tom Riddle potremo trovarci in difficoltà; ma, con la forza dell’unione, ed affrontandoli uno alla volta, forse saremo capaci di venire a capo anche di questa avventura.

Sicuramente non sarà facile come svolgere gli esami di fine anno riuscire a portare a termine Harry Potter: Hogwarts Battle.

Il Prigioniero di Azkaban

«Non vado in cerca di guai» disse Harry seccato. «Di solito sono i guai che trovano me»

Si inizia a fare sul serio. A partire da questo scenario affronteremo due Malvagi alla volta, compresi i nuovi appena aggiunti.

In compenso la nostra istruzione Magica inizia a dare i suoi frutti: ciascun giocatore dispone infatti ora di un potere unico, che ne amplia le possibilità e stimola l’ottimizzazione del gioco. Parte del successo in Harry Potter: Hogwarts Battle passa infatti dalla capacità di sfruttare il più possibile le peculiarità del proprio personaggio. Sì, anche quelle di Neville.

Il regolamento consiglia ai giocatori esperti di iniziare la loro avventura da questo scenario, che effettivamente risulta più sfidante e vario rispetto ai precedenti.

Il Calice di Fuoco

Ricordatevi di Cedric. Quando e se per voi dovesse venire il momento di scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile, ricordate cos’è accaduto a un ragazzo che era buono, e gentile, e coraggioso, per aver attraversato il cammino di Voldemort. Ricordatevi di Cedric Diggory.

Per la prima volta ci troviamo di fronte alle Carte Evento Arti Oscure che contengono le Maledizioni Senza Perdono: ovviamente saranno ostiche e davvero rognose a affrontare.

Ma dei nuovi, colorati, fantastici Dadi vengono in nostro aiuto! Essi rappresentano le 4 Case di Hogwarts, e daranno una grossa mano a tutto il gruppo quando avremo la possibilità di farli rollare. Ogni dado ha una distribuzione di simboli diversa, e spesso potremo scegliere se cercare di ottenere Salute, segnalini Danno, segnalini Influenza o una carta Hogwarts in più.

La Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts combatte al nostro fianco!

Ma, come sapete, Voldemort è tornato: un nuovo, potentissimo nemico sarà lì ad aspettarci l’anno prossimo.

L’Ordine della Fenice

«È stato escluso dai maghi del Ministero dopo che ha tenuto un discorso per annunciare il ritorno di Voldemort. L’hanno retrocesso dalla carica di Stregone Capo del Wizengamot – è l’Alta Corte dei Maghi – e stanno decidendo se levargli anche l’Ordine di Merlino, Prima Classe.»
«Ma Silente dice che non gl’importa di quello che fanno finché non lo tolgono dalle figurine delle Cioccorane.»

Con il ritorno di Lord Voldemort il male rialza la testa nel mondo magico, e, a partire da questo scenario, saranno addirittura 3 i Malvagi che dovremo fronteggiare contemporaneamente.

Inoltre, al termine del mazzo dei Malvagi, che ormai inizia a diventare abbastanza spesso, dovremo posizionare il Signore oscuro in persona. Potremo però assegnargli i danni soltanto una volta che avremo sconfitto tutti i suoi lacchè.

A questo punto diventa davvero importante anche la decisione di quali Malvagi affrontare per primi: alcuni di essi infatti, combinando i poteri alle Carte Evento Arti Oscure, che diventano sempre più impegnative, ci metteranno in discreta difficoltà.

Una volta sconfitto Voldemort, possiamo riporre la sua carta: nei due scenari successivi faranno la loro comparsa due carte Voldemort di maggiore difficoltà.

Il Principe Mezzosangue

«Mi ha accusato di essere “l’uomo di Silente, sempre e comunque”»
«Molto maleducato da parte sua»
«Gli ho risposto che è vero.»

Dopo aver affrontato ben cinque volte la Magia Oscura qualcosa avremo pure imparato, no? E difatti ecco i risultati dei nostri G.U.F.O., arrivati caldi caldi da Hogwarts.

Ciascun Mago in questo scenario guadagna il diritto di scegliere una Carta Competenza: un’abilità che potrà sfruttare durante la partita insieme a quella personale. La scelta è tra le materie di studio più famose ad Hogwarts: Difesa contro le Arti Oscure, Trasfigurazione, Pozioni, Erbologia, Storia della Magia… Sta a voi decidere.

È stata dura arrivare fino a qua, ma lo scontro finale è alle porte.

I Doni della Morte

L’ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte

Nell’ultimo scenario di Harry Potter: Hogwarts Battle entrano in gioco gli Horcrux. Al pari dei malvagi, dovranno essere eliminati tutti prima di poter iniziare ad infliggere danni a Voldemort. Ciascuno di essi ha anche un effetto negativo, ma una volta sconfitto garantisce una nuova abilità al giocatore che ha compiuto l’impresa.

Per danneggiare gli Horcrux è necessario sacrificare il bonus del risultato di un dado, assegnandolo al malvagio artefatto senza riscuoterne i benefici.

I nostri eroi inoltre sono cresciuti: le loro nuove carte Personaggio riportano un’abilità molto più efficace.

A questo punto saranno ben 14 i malvagi da sconfiggere prima di potersi avvicinare a Lord Voldemort, e poter vincere una volta per tutte la Battaglia di Hogwarts.

Le nostre conclusioni su Harry Potter: Hogwarts Battle

Harry Potter: Hogwarts Battle è un buon gioco da tavolo, sicuramente ottimo se il proposito è quello di accogliere un “babbano” nel mondo dei giochi da tavolo. La sua struttura a scenari di difficoltà e complessità che va aumentando prende per mano i giocatori e lì accompagna in una crescita che va di pari passo con il piacere di gioco.

L’aspetto tematico è ovviamente preponderante: se siete amanti della saga della Rowling, a livello letterario o cinematografico, apprezzerete sicuramente questo titolo in misura maggiore. Forse sarebbe stato ancora più tematico eliminare dal gioco delle carte in alcuni scenari: per sempio, ad alcuni potrebbe sembrare strano affrontare la battaglia finale del settimo scenario affiancati da Sirius o Silente. Dal nostro punto di vista, non avrebbe impoverito l’esperienza di gioco, anzi, l’avrebbe arricchita e resa ancora più fedele alla storia.

Una criticità presente è quella della grande aleatorietà nel grado di difficoltà: a seconda dell’ordine di uscita delle carte si possono avere partite molto facili, o difficili al limite dell’ingiocabile. Per governare questo fenomeno probabilmente si sarebbe dovuto complicare molto la fase di setup. Normalmente, se i giocatori sfruttano le loro peculiarità, il titolo risulta abbastanza facile

Il rapporto qualità/prezzo è buono, anche considerando che parliamo di un prodotto tie-in.

Forse non è tra i titoli che presentano grandi sfide: personalmente rigiocherei sempre e solo il settimo scenario. Ma come titolo per giocatori non troppo esigenti in termini di complessità, o ancora meglio per neofiti, Harry Potter: Hogwarts Battle è sicuramente consigliato, e praticamente un must-have se siete appassionati della saga di J.K. Rowling.

Potete acquistare Harry Potter: Hogwarts Battle A QUESTO INDIRIZZO

Harry Potter: Hogwarts Battle
Se amate Harry Potter e deck-building, è il vostro gioco
Harry Potter: Hogwarts Battle è un titolo ben realizzato e privo di grandi difetti. Non si può gridare al capolavoro, ma per amanti della saga che si avvicinano al gioco da tavolo in generale è sicuramente uno tra i migliori introduttivi. Gli ultimi scenari divertiranno anche un pubblico più esperto
Pro
Ben ambientato
Veramente ottimo per i neofiti
Buoni materiali e rapporto qualità/prezzo
Contro
Il grado di difficoltà è normalmente basso, ma...
...talvolta l'ordine delle carte crea scenari impossibili da vincere
7.6
Voto Finale
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