Mar 29 Luglio, 2025
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F1, la recensione del nuovo film con Brad Pitt

Con F1 Joseph Kosinki prova a rifare quello che aveva fato nel 2022 con Top Gun: Maverick, un film dove l’anziano di turno mostrava a dei ragazzini come si sta la mondo. F1 riprende quel canovaccio spostando l’azione dal cielo alla terra, più precisamente sulle piste della Formula 1.

Sonny Hayes è un ex pilota di formula 1 che si guadagna da vivere correndo su qualsiasi mezzo che abbia 4 ruote. Quando ormai sembra troppo vecchio per tornare ai massimi livelli delle gare automobilistiche, ecco la svolta: Ruben Cervantes, ex pilota pure lui, ora proprietario della Apex, una fittizza scuderia di F1, gli offre il posto da pilota nella sua scuderia. Dopo i soliti ripensamenti di rito, Sonny diventa il compagno di squadra di Joshua Pearce, giovane dal talento indiscusso, ma che ha bisogno di essere guidato da qualcuno di più esperto.

Come avete letto, al trama di F1 è la cosa più ovvia e scontata per questo tipo di film, e tranquilli che tutto va come previsto da copione. Quello che però colpisce del film non è la trama super scontata, ma tutto il resto.

Ripetere la “formula”

Negli anni ’80 un duo di produttori di Hollywood, Jerry Bruckheimer e Don Simpson hanno ridefinito gli standard dei blockbuster di quei tempi, raggiungendo l’apice con Top Gun nel 1986. Qualche anno più tardi i due ci riprovano con la stessa formula vincente: stesso attore protagonista, Tom Cruise, stesso regista, Tony Scott, ma passando dagli aerei alle piste della Nascar. Nel 1992 esce Giorni di Tuono, conosciuto dai più come Top Gun con le macchine.

Sono passati 40 anni e Bruckheimer, rimasto “vedovo” di Simpson, torna alla ribalta con il sequel Top Gun: Maverick e memore del successo, decide di ripetere nuovamente la formula vincente, spostando l’azione dagli aerei alla formula 1, con lo stesso regista, Joseph Kosinki, ma purtroppo senza lo stesso attore.

I protagonisti

Protagonista di F1 è Brad Pitt, non Tom Cruise. L’attore premio Oscar fa il suo: è in parte nei panni di un vecchio cowboy americano, disilluso dalla vita che torna in pista per un’ultima corsa, ma manca un po’ del carisma e della spericolatezza di Cruise. Se il protagonista fosse stato l’attore di Top Gun probabilmente avrebbe preteso di pilotare una monoposto per tutte le riprese del film, e perché no, magari partecipare ad un vero gran premio. Brad Pitt è credibile nella parte del vecchio pilota fallito, ma con Cruise ci avremmo creduto un po’ di più.

Che F1 sia il classico blockbuster alla Bruckheimer lo si vede anche dalla colonna sonora. Per lo score principale il compositore è ovviamente Hans Zimmer, che crea il tema principale del film con mix di musica elettronica e momenti tipici di Zimmer. Le svariate canzoni del film sono affidate agli artisti del momento, con il pezzo di chiusura affidato a Ed Sheeran. Più Bruckheimer di così.

F1 trailer film Brad Pitt

Oltre al cowboy solitario Brad Pitt, co protagonista del film è il giovane Damon Idris che interpreta Joshua Pearce, pilota inesperto e arrogante, più interessato ai social media che alle corse. Anche in questo caso la scelta di cast si rivela azzeccata.

Javier Bardem è invece lo stiloso proprietario della Apex ed ex pilota, con Kerry Condon nei panni dell’ingegnere adetto alla realizzazione del bolide. Il resto del cast è perlopiù composto da piloti e addetti ai lavori.

F1 è tutta azione

Per un film come F1 la questione appunto non è la trama, che comunque in questo caso è banalissima, ma fila via senza troppi fronzoli, magari con qualche piegone di troppo sulle regole della formula 1 affidate ai commentatori. Se il realismo è dato dalle corse in pista, di sicuro non è dato dalle telecronache. Anche il protagonista Sonny Hayes è un po’ troppo sgamato, nonostante sia fuori dal giro da molto tempo, è quello che ne sa più di tutti, arrivando a dettare le strategie per vincere le gare, andando anche decisamente fuori dalle righe e dalle regole. Al netto di qualche difetto però, quello che avviene in pista è il vero motore del film, e qui Kosinski, proprio come in Top Gun: Maverick dimostra di essere perfettamente a sui agio con la macchina da presa e nel riprendere l’azione dal “vero”.

F1 è anche un prodotto ufficiale della Formula 1 e l’intento è quello di promuovere a pieno questo sport, grazie anche ai svariati cameo dei personaggi legati all’ambiente. Le corse inoltre sono girate veramente in pista con reali auto da F1, e il risultato è spettacolarmente genuino.

Per le sue 2 ore e 30 abbondanti di durata, F1 non annoia mai e riesce sempre a mantenere un ritmo alto, senza però essere troppo frettoloso. Che poi è la cosa più importante che deve fare un Blockbuster.

F1 nel “Trittico”

Il modo automobilistico è spesso stato ritratto al cinema con alterne fortune, e recentemente il film di James Mangold, Le Mans la grande sfida è stato un successo di pubblico e critica. Quello di Mangold più che sulle corse è però focalizzato sul raccontare l’umanità dei personaggi e approfondire tutte le sfaccettature dei loro caratteri.

Se si è appassionati di corse automobilistiche, fino a poco tempo fa, i film da aver visto erano essenzialmente due: Giorni di Tuono appunto e Rush, film di Ron Howard del 2003 incentrato sulla rivalità tra i due piloti Niki Lauda e James Hunt, interpretati da Daniel Brühl e Chris Hemsworth. Ora alla lista dei film da guardare per gli appassionati di corse si deve aggiungere anche F1.