Dragon Trainer – Il mondo nascosto: la recensione senza spoiler di un film commovente e consapevole

Dragon Trainer – Il Mondo Nascosto

Ieri sera sono riuscita a vedere Dragon Trainer – Il mondo nascosto, il terzo, e spero anche ultimo, capitolo della saga Dragon Trainer firmato DreamWorks.

Il mio incipit di questa recensione non deve trarvi in inganno e, al netto degli spoiler, vi spiegherò il perché di questa mia speranza che la storia di Hiccup e Sdentato sia giunta alla fine.

Ah, dimenticavo, preparate i fazzoletti!

In Dragon Trainer – il mondo nascosto, draghi e umani sembrano aver trovato una perfetta armonia

Purtroppo questo mondo idilliaco realizzato dal protagonista, ora a capo del villaggio, è in equilibrio precario a causa del sovraffollamento di draghi nel territorio.

Infatti, scopriamo subito che Hiccup, sua madre, Astrid e gli altri Berkiani sono spesso impegnati in missioni di salvataggio per liberare i draghi dai cacciatori. Draghi che, ovviamente, poi finiscono per andare a vivere nel piccolo villaggio.

Purtroppo, queste loro eroiche gesta sono pericolosamente in conflitto con chi sfrutta queste creature, ed è qui che entra in scena Grimmel il Grifaio con i suoi draghi drogati appositamente per obbedire a ogni suo ordine, come fosse l’alfa del branco.

Grimmel, dall’inquietante somiglianza con Nicolas Cage, si vanta di aver ucciso tutte le Furie Buie tranne una, e ha intenzione di terminare il lavoro iniziato tanto tempo prima.
L’esca è ovviamente quella che poi viene chiamata Furia Chiara, una versione ingentilita e luminosa di Sdentato, praticamente una draghetta irresistibile.

Messo alle corde e spaventato per la sorte dei draghi e del popolo di Berk, Hiccup decide di intraprendere qualcosa che nessuno aveva mai nemmeno pensato: spostare l’intero villaggio.
Non aggiungo altro alla trama, ho già svelato troppo. Vorrei invece dire una parola sull’impatto visivo del film: spettacolare.

Quando arriviamo al villaggio notiamo subito uno sviluppo verticale dei caseggiati, atti appunto a ospitare quanti più draghi possibile. Delle gigantesche cucce sopraelevate, praticamente.
Ma non è solo la struttura a colpire, sono i colori: vividi, carichi, felici. Viene naturale ripensare alla Berk del primo film, molto più spartana e fredda. Molto più simile a un villaggio vichingo. Immagino che tutti ricordino le prime parole di Hiccup:

Questa è Berk. È 12 giorni a nord di disperazione e pochi gradi a sud di morire di freddo, si trova esattamente sul meridiano della miseria.

Oltre a questo, il momento di estasi visiva in assoluto è la rappresentazione del Mondo Nascosto, una sequenza che risulta talmente coinvolgente che varrebbe da sola la visione del film a prescindere dal resto.

È pura, semplice e meravigliosa magia.

Un’altra chicca visiva che ho trovato esilarante sono le pecore in incognito. Non dirò di più per non rovinare la sorpresa a nessuno, ma mi raccomando, fateci caso!

Per concludere, un pensiero sulla trama e sullo sviluppo narrativo del film e dell’intera saga.

Il goffo corteggiamento di Sdentato è divertente, i personaggi secondari sono delle spalle comiche perfette, i cuccioli di drago sono adorabili ma, nonostante ciò, questo terzo capitolo di Dragon Trainer non è quello che si può definire un film ad alto tasso comico.

Dragon Trainer – Il mondo nascosto è un’opera dove i protagonisti, sia umani che draghi, si lasciano alle spalle l’adolescenza per approdare nell’età adulta, con le sue gioie e i suoi dolori. È un film commovente e consapevole.

Un film che sottolinea, anche duramente, come l’amore a volte sia perdita e rinuncia. Qualcosa che nelle prime due pellicole abbiamo vissuto come condizione che prescinde dalla nostra volontà, ad esempio con la morte di Stoick, ma che questa volta si presenta sotto forma di scelta. Proprio quel genere di scelta che ti fa diventare adulto.

Gli adulti della saga, compreso il personaggio della madre di Hiccup, a dispetto delle previsioni di alcuni, non vengono approfonditi più di tanto, anche se la cosa ha un suo senso: è la nuova generazione ad avere le redini adesso, ed è giusto che sia così.

Valka non affianca suo figlio ma resta un passo indietro, donando a lui e ad Astrid dei saggi consigli. Astrid e Hiccup stanno insieme ma non si sentono pronti ad ufficializzare la loro unione, e nel corso del film si vedrà una maturazione della coppia, e un affiatamento impeccabile.

Per questo ho esordito esprimendo la mia speranza che questa saga resti una trilogia: Hiccup e Sdentato hanno chiuso il cerchio come meglio non si poteva fare.

Una qualsiasi riapertura di questo universo, di Berk e dei vichinghi che cavalcano i draghi, sarebbe sicuramente una forzatura e uno smacco agli autori che hanno realizzato il finale perfetto.

Andate a vedere Dragon Trainer – Il mondo nascosto senza indugi, portateci il compagno, la fidanzata, i vostri figli o le persone a cui volete più bene. Ne vale davvero la pena.