DC Comics chiude Vertigo, DC Zoom e DC Ink

Dopo 26 anni di pubblicazioni di tutto quel materiale un po’ border-line e comunque orientato principalmente a un pubblico adulto, DC Comics ha deciso di chiudere l’etichetta Vertigo, l’ombrello sotto cui sono stati pubblicati fumetti come Sandman, Preacher, Constantine, Lucifer, Fables e tanti altri.

DC Comics chiude l’etichetta Vertigo insieme a DC Zoom e DC Ink abbracciando un nuovo modello editoriale

Vertigo, un vero pezzo della storia fumettistica mondiale, chiuderà i battenti entro gennaio 2020 con il sipario che si abbasserà anche sui marchi DC Zoom e DC Ink.

L’annuncio, fatto lo scorso 21 giugno dal direttore editoriale DC Dan DiDio, non significherà che dovremo dire addio alle pubblicazioni che abbracciano generi come l’horror, la criminologia, il dark fantasy e simili, dato che le chiusure annunciate sono tutte nell’ottica di una riorganizzazione della “Distinta Concorrenza” che abbraccerà un nuovo modello editoriale.

A partire dal prossimo anno, infatti, i fumetti DC Comics saranno suddivisi in tre distinte etichette che si differenziano in base all’età del pubblico a cui sono rivolte: DC Kids (8-12 anni), DC (13+) e DC Black Label (17+), con ques’ultima che accoglierà proprio quelle pubblicazioni rivolte a un pubblico adulto che abbiamo sempre riconosciuto dal marchio Vertigo..

Il motivo di questo nuovo assetto è stato rivelato proprio da DiDio:

Stiamo tornando a un’offerta del marchio DC che è stata quella di gran parte della nostra storia fino al 1993, anno in cui abbiamo lanciato l’etichetta Vertigo per fornire uno sbocco a queòòe pubblicazioni particolari e caratterizzate da qualità elevata.

Questo tipo di materiale, un tempo quasi di nicchia, è ormai mainstream in tutti i generi, quindi abbiamo pensato che fosse il momento giusto per dare maggiore chiarezza al marchio DC e rafforzare il nostro impegno per lo storytelling per tutti i nostri fan in ogni fascia di età.

Questo nuovo sistema sostituirà le valutazioni di età che attualmente utilizziamo sul nostro materiale.

Cosa ne pensate? Siete d’accordo con DiDio quando afferma che ormai graphic novel e fumetti dichiaratamente “per adulti” sono ormai così comuni da meritare le luci dell’etichetta principale? Fatecelo sapere con un commento qui sotto!

Fonte: Nerdist