Sab 27 Luglio, 2024

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[cit.]: un fumetto dissacrante – La recensione

Pierz e il suo irriverente  – Recensione

Con l’inizio del nuovo anno, pieni di rinnovato vigore e ancora ebbri di allegria da festività, ci rituffiamo nelle nostre speciali recensioni riguardanti il mondo dei fumetti.

Questa volta la mia attenzione è stata catturata da il fumetto di Pierz, al secolo Luca Piersantelli, già autore del web-comic Ravioli Uéstern e La Bibbia 2, ed edito da Nicola Pesce Editore (NPE).

L’atmosfera gioiosa e leggera che caratterizza il periodo festivo di fine anno è la giusta cornice per immergersi nella lettura di questo fumetto, tanto serio quanto irriverente ed ironico.

Se vi state chiedendo perché un qualcosa possa essere serio ed ironico allo stesso tempo, allora basta leggere le prime due righe sul risguardo di copertina di “Quando rubi da un autore è plagio, quando rubi da molti è ricerca.” .

In poche parole, Pierz ci rivela quale sarà il leit motif dell’opera: una lunga ed appassionante storia fatta di tavole inedite e di vignette già pubblicate sul web, traboccante di citazioni ( per l’appunto) ironiche, irriverenti, irrispettose e qualche volta anche blasfeme, riferite al mondo dei fumetti dei film e dei telefilm nonché della pop-culture in generale.

Allora come mai mi sono azzardato a definire “serio” cotanto accumulo di parodie e nonsense in atmosfera trash? Semplice, Pierz attraverso prende in giro una società (la nostra) che ispirata dalla cultura pop, senza un’adeguata preparazione e conoscenza, rigurgita senza assimilarle: frasi, proverbi, massime e perle di saggezza come semplici citazioni da scrivere e ricordare per il solo gusto della condivisione (e non per il loro significato). Una società miseramente destinata al livellamento “verso il basso” che vive di citazioni e frasi fatte adatte a copia-incolla veloci ed acchiappalike.

I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano

In quest’atmosfera da citazione obbligatoria, ispirato da quella inserita da Pierz all’inizio del volume, mi faccio coinvolgere anche io e riesumo una “citazione da citazione” dal film I pirati della Silicon Valley. Nel film, un giovane ed arrambante Steve Jobs, citando appunto Picasso, diceva:”I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano.”, mentre si accingeva a “prendere in prestito” l’idea di mouse e GUI dalla Xerox.  Per questo fumetto la citazione potrebbe così essere reinterpretata: “I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano e poi c’è Pierz che cita.”

è un bel volume brossurato, con una simpatica ed esplicativa copertina a colori e 120 pagine in bianco e nero, stampate su della piacevolissima e consistente carta con all’interno racchiusa questa divertente storia fatta di improbabili citazioni. Già l’introduzione è una macrocitazione che fa ridere e sorridere e, anche se molti la conosceranno benissimo, l’istinto di leggerla fino alla fine è incontrollabile (diavolo di un Pierz!).

La cosa davvero divertente, oltre alle spassose tavole, è il gioco che scaturisce nel tentativo di riconoscere tutte le citazioni che l’autore ha inserito. Le ultime pagine del volume contengono le soluzioni, ma vi invito vivamente a cercare di scoprirle tutte senza l’aiutino finale che ci viene gentilmente concesso.

La trama

Il fumetto si apre con la presenza di un personaggio oramai noto del web-comic Ravioli Uéstern, il famoso Raviolo Ningia senza un piede. Non c’è tempo da perdere, l’umanità è in grave pericolo perché dovrà affrontare la più grave minaccia di sempre per la propria sopravvivenza. Accadrà tutto quando un angelo del paradiso e una creatura infernale si accoppieranno, dando così vita ad una terribile creatura: una cometa col volto di Paolo Brosio!

Toccherà appunto al Raviolo Ningia e a quell’altro lì, che non so come si chiama, Coso (scoprire qui la citazione non è complicato), tentare di salvare questo nostro pianeta, il quale, per chi non lo sapesse, è l’unico pianeta conosciuto che ospita delle tette.

Dai Teletubbies a Breaking Bad, da Gli Avengiers (si, non è un errore, è proprio scritto così, ahahah) ad una nostalgica Fantaghirò, è una continua corsa ad ostacoli tra divertenti citazioni, più o meno esplicite, al fine di opporsi alla cometa col volto di Paolo Brosio ed annullare il suo micidiale raggio Medjugorje.

Riusciranno il Raviolo Ningia e Coso nudo ma col piercing, a salvare il pianeta?

Just smile

come anticipato è un fumetto irriverente, scorretto, blasfemo ma divertente ed eclettico come il suo autore. Si ride tanto, si resta ogni tanto perplessi di fronte a qualche tavola ma poi, capita la citazione si ritorna a ridere nuovamente. Un ottimo fumetto da leggere in momenti tranquilli e con la mente sgombra, come possono essere appunto i giorni di vacanza, pronti per questa storia coinvolgente che vi farà ridere dalla prima all’ultima pagina.

Le tavole sono belle e, anche se ogni tanto appare qualche foto e qualche photoshoppata (necessarie per integrare le citazioni), sono essenziali e con pochi fronzoli. Ogni tanto, poi, Pierz si lascia possedere dalla forza espressiva e rappresentativa di fumettista talentuoso, regalandoci qualche schizzo più “completo”.

Il volume è davvero ben fatto e la carta usata per le pagine interne offre una piacevole sensazione in fase di lettura, anche se il prezzo di 12 € forse è un pochino alto per un prodotto del genere. Ci si può consolare con il fatto di avere ben 120 pagine da leggere.

dunque è una pubblicazione che vale la pena di leggere, ricca di umorismo e simpatici nonsense. In aggiunta, il gioco della scoperta delle citazioni è davvero accattivante.

Un’ultima raccomandazione, tenete fuori dalla portata dei bambini poiché include contenuti maturi come i pomodori. (cit.)

Potete reperire QUI, a prezzo scontato…

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