Il CIO riconosce gli eSports come sport a tutti gli effetti

Di Salvatore Miccoli 2 Min di lettura

Il summit del Comitato Olimpico Internazionale di Losanna sancisce la svolta storica:”Gli eSports competitivi di videogame sono paragonabili ai tradizionali sport”

Non sarà necessario essere scattanti come Usain Bolt, implacabili in piscina come Federica Pellegrini oppure efficaci sottoporta come Messi o Cristiano Ronaldo (quelli veri e non di FIFA), ma i gamer professionisti potranno ritenersi degli sportivi a tutti gli effetti, almeno stando a quanto affermato dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale) che, durante un summit svoltosi a Losanna, ha definitivamente battezzato con il crisma di disciplina agonistica a tutti gli effetti gli eSports competitivi.

L’apertura del CIO agli eSports, pur sottolineando che la strada per la totale equiparazione agli sport tradizionali è ancora lunga e complessa da percorrere, guarda però in quella direzione con dichiarazioni che non lasciano spazio a dubbi:

Gli eSports competitivi, possono essere considerati un’attività sportiva, e i giocatori coinvolti in tali attività si preparano e si allenano con un’intensità che può essere paragonata a quella degli atleti delle discipline tradizionali. Gli eSports sono in forte crescita, in particolare fra i giovani dei vari paesi, e ciò può essere la piattaforma per un coinvolgimento nel movimento olimpico.

Il CIO comunque tende a precisare che il fenomeno dovrà comunque dotarsi di una struttura organizzativa e legislativa che porti l’intero movimento a garantire e garantirsi agli occhi del mondo sportivo internazionale:

Per essere riconosciuto dal CIO come sport olimpico, gli eSports non devono violare i valori olimpici.
Un ulteriore requisito per il riconoscimento da parte del CIO deve essere l’esistenza di un’organizzazione che garantisca il rispetto delle norme e delle regole del Movimento olimpico (antidoping, scommesse, manipolazioni, ecc.).

Gli interessi in ballo, soprattutto quelli economici, sono tanti e crediamo che non passerà molto tempo prima di vedere le richieste del CIO sugli eSports e la loro organizzazione venire esaudite.

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Fonte: Olympic

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