Un’altra grande rivoluzione sta passando per la Stazione Spaziale Internazionale, temporaneamente comandata dal nostro Luca Parmitano. Recentemente è stata prodotta a bordo della ISS una bistecca di manzo fatta di carne artificiale stampata in 3D. Biostampata, sarebbe meglio dire.
In a joint experiment on #InternationalSpaceStation, we successfully produced #cultivatedmeat regardless to the availability of land and local water resources. This is one milestone towards promising sustainable food anywhere! https://t.co/COZTXXNNSF
— Aleph Farms (@AlephFarms) 7 ottobre 2019
È stata prodotta della carne artificiale a bordo della ISS: l’esperimento di un azienda israeliana, coadiuvata da altre tre, ha avuto successo
Il concetto è abbastanza semplice: si parte da delle cellule animali aggregate in sferoidi, e a questi si va ad aggiungere pian piano altra materia organica che potremmo definire bioinchiostri 3D. Tramite la stimolazione della crescita viene indotta la moltiplicazione cellulare e… voilà! Ecco a voi una bella fiorentina stampata in 3D!
Chiaramente non funziona proprio così, e siamo solo all’inizio delle sperimentazioni; ma questa possibilità permetterebbe di avere una fonte di nutrimento sempre fresca agli astronauti impegnati in lunghe missioni anche lontane dalla Terra.
Le ricadute positive fortunatamente non sono soltanto per quanto riguarda i viaggi spaziali: da tempo ormai siamo capaci di ottenere risultati simili sulla Terra, e piano piano il costo di produzione della carte artificiale si sta abbassando. I risvolti positivi riguardano soprattutto l’impatto ambientale della produzione di carne.
L’allevamento infatti produce da solo circa il 18% delle emissioni mondiali di gas serra (il settore dei trasporti il 17%). Poter produrre carne ad impatto ambientale minore sarebbe un ulteriore passo in avanti verso un’economia sostenibile. Ed esperimenti come questo, che ha permesso di produrre carne artificiale direttamente sulla ISS, ci spingono sempre di più in quella direzione.
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