Sab 27 Luglio, 2024

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Addio a Luigi Albertelli, l’autore di Goldrake, Daitarn 3, Remi e altre sigle dei cartoni animati

È con immensa tristezza che apprendiamo la scomparsa di Luigi Albertelli, paroliere e autore televisivo italiano, che tutti noi ricordiamo come autore dei alcune tra le più belle sigle dei cartoni animati anni ’70 e ’80 come Ufo Robot Goldrake, Daitarn III, Remi, Anna dai Capelli Rossi e tante altre.

Ci lascia Luigi Albertelli, indimenticabile autore delle sigle più belle dei cartoni animati come Goldrake, Daitarn 3, Remi, Capitan Harlock

Il grande maestro si è spento a 86 anni nella sua Tortona, dove era nato nel 1934, a causa dei postumi di una brutta caduta in casa da cui non è riuscito più a riprendersi.

La carriera professionale di Albertelli è costellata da grandi successi dato che il maestro è stato uno degli autori più prolifici della musica italiana firmando brani di Mina, Mia Martini, Drupi, Equipe 84, Ricchi e Poveri e Iva Zanicchi, con le sue canzoni che vinsero per tre volte il Festival di Sanremo.

Per noi appassionati Albertelli ha rappresentato per sigle dei cartoni animati, quello che Mogol è stato per la musica leggera italiana, creando i testi di successi immortali (e campioni di incassi) che rimarranno nella nostra memoria.

Insieme a Vince Tempera ha formato un duo inossidabile che ha scritto la storia dell’animazione giapponese (e non solo) in Italia, firmando sigle come Ufo Robot Goldrake, Capitan Harlock, Remi, Anna dai capelli rossi, Daitarn 3, Capitan Futuro, Astro Robot, Tekkaman, L’ape Maia.

Ma di Albertelli sono i testi di sigle indimenticabili come Gatchaman – La Battaglia dei Pianeti, La Principessa Zaffiro, Tansor 5, The Monkey – Le grandi avventure di Goku, Marco – Dagli Appennini alle Ande senza dimenticare sigle di telefilm come Furia cavallo del west e Nano Nano.

luigi albertelli harlock

Con la scomparsa di Albertelli se ne va un altro pezzo di quella magia che ha accompagnato la fanciullezza della Generazione X, persone che proprio grazie all’impatto culturale che l’animazione giapponese ha avuto nel nostro paese e per merito anche di artisti come Luigi Albertelli si riconoscono nel termine Generazione Goldrake.

Addio maestro, la nostra riconoscenza verso ciò che lei ha creato sarà eterna, ci ha lasciati proprio quando siamo tornati a “giocare su Marte”, come aveva scritto nella sigla di Goldrake.

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