Mar 17 Giugno, 2025
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James Gunn rompe il silenzio: troppi film e serie “hanno danneggiato la Marvel”

James Gunn non è soltanto il nuovo volto della rinascita DC. È anche una delle voci più lucide e critiche del mondo cinecomic, capace di analizzare il panorama da una posizione privilegiata. Dopo aver firmato la trilogia dei Guardiani della Galassia, Gunn si trova ora a guidare la nuova era dell’universo DC insieme a Peter Safran. Ma il confronto con il passato è inevitabile, soprattutto quando si parla del sovraccarico di contenuti che ha travolto i Marvel Studios negli ultimi anni.

Nel corso di un’intervista con Rolling Stone, Gunn ha affrontato direttamente quella che in molti considerano una delle cause principali della crisi Marvel. E lo ha fatto senza cercare scuse, ma anche senza puntare il dito in modo superficiale.

James Gunn: “Quella strategia ha ucciso Marvel. Ma non è stata colpa loro”

Secondo Gunn, la colpa non è da attribuire interamente ai creativi di Marvel. “Non so nemmeno se sia davvero colpa loro,” ha spiegato. “Un dirigente Marvel mi ha confessato che hanno prodotto troppa roba.” Il punto, per Gunn, è chiarissimo: la spinta veniva dall’alto, e cioè da Disney. “Non è stato giusto. Non era corretto. E li ha uccisi,” ha detto senza mezzi termini.

A confermare questa dinamica era stato già Brad Winderbaum, responsabile dei contenuti in streaming Marvel, che aveva ammesso come la direttiva da parte di Disney fosse stata semplice: “produrre il più possibile per Disney+ il più velocemente possibile.”

Il risultato? Un mix disordinato di film e serie, con qualità altalenante e un pubblico sempre più disorientato e stanco. Anche i titoli più attesi hanno finito per soffrire la mancanza di spazio e tempo per emergere.

DC vuole fare il contrario: meno, ma meglio

Gunn non ha intenzione di cadere nella stessa trappola. “Non abbiamo un mandato che ci impone un numero minimo di film o serie all’anno,” ha sottolineato. L’obiettivo è chiaro: scegliere con attenzione, lavorare con calma, puntare sulla qualità. “Metteremo fuori solo ciò che riteniamo davvero valido. Alcune cose saranno riuscite meglio di altre, ma la media deve restare il più alta possibile.”

Un altro elemento chiave del suo approccio è il controllo personale sullo sviluppo: “Nulla viene approvato finché non c’è una sceneggiatura che mi soddisfi completamente.”

Nel frattempo, anche Marvel sembra essersi resa conto della necessità di cambiare rotta. Il CEO di Disney, Bob Iger, ha adottato pubblicamente una nuova filosofia: “qualità prima della quantità.” Tutti gli occhi sono ora puntati su The Fantastic Four: First Steps, atteso per questa estate, che dovrebbe inaugurare una fase più attenta e mirata per l’MCU.

Per quanto riguarda DC Studios, il nuovo corso inizia a luglio con Superman, seguito dalla seconda stagione di Peacemaker. Poi, nel 2026, sarà il turno di Supergirl: Woman of Tomorrow.

Gunn sta scommettendo tutto su una visione creativa forte, personale, meno schiacciata dalle logiche aziendali. E ci sta invitando a seguirla. Con meno promesse, ma più concretezza.