Museo Ghibli a rischio bancarotta: lanciata una raccolta fondi

Il Muso Ghibli, la celebre attrazione legata alle opere dello Studio Ghibli e al suo immaginario collettivo, naviga da tempo in cattive acque e recentemente è stata lanciata una raccolta fondi per sostenere le spese di ristrutturazione che il museo dovrà presto affrontare e che non sono più procrastinabili.

Qualche settimana fa avevamo già parlato della grave crisi economico-finanziaria che ha colpito la struttura a causa degli effetti della pandemia e dei periodi di chiusura forzata che il museo ha dovuto subire, con il drastico calo (e addirittura azzeramento) del numero di visitatori.

In quella circostanza, sfruttando degli incentivi statali, il consiglio comunale di Mitaka, città dell’interland di Tokyo dove si trova il Muso Ghibli, aveva varato un pacchetto di aiuti economici destinato a sostenere le spese che la struttura sta affrontando.

La raccolta fondi per aiutare il Museo Ghibli

Tuttavia, a quanto pare, gli incentivi statali del Furusato Nozei, noto anche come “sistema fiscale a sostegno della città natale”, non sono stati sufficienti a coprire le spese di ristrutturazione pianificate, costringendo il Museo Ghibli a continuare ad attingere alle proprie riserve finanziarie:

Attualmente stiamo operando molto in rosso. A marzo, abbiamo ricevuto una sovvenzione dalla città di Mitaka per sostenere le nostre spese operative, ma nonostante ciò, dobbiamo consumare i fondi che avevamo pianificato di utilizzare per riparazioni e manutenzioni su larga scala. La pandemia di coronavirus dovrebbe continuare per un po’ di tempo e, se continueremo ad attingere alle nostre riserve finanziarie, riteniamo che il funzionamento della struttura e la manutenzione programmata saranno a rischio.

Per questo motivo è stata lanciata questa raccolta fondi, che beneficia comunque delle agevolazioni fiscali del sistema Furusato Nozei, iniziativa che ha subito trovato il sostegno dei fan e degli appassionati.

L’entusiasmo dei fan è una boccata di ossigeno per il museo voluto da Hayao Miyazaki

In meno di 24 ore dalla pubblicazione del tweet da parte del Museo Ghibli, sono stati raccolti oltre 12 milioni di yen (circa 92.000 euro). Al momento il contatore della raccolta fondi (attiva a questo indirizzo) è arrivato a superare i 21 milioni di yen, equivalenti a circa 160.000 euro.

L’iniziativa porterà dunque tantissime risorse nelle casse del Museo, attraverso la Tokuma Memorial Cultural Foundation for Animation (il soggetto legale che si occupa della struttura), visto che la raccolta fondi si chiuderà il 31 gennaio 2021.

La speranza è che il Museo Ghibli possa tornare a essere fruibile quanto prima e mostrarsi in tutta la sua bellezza, grazie a questi generosi contributi che aiuteranno la struttura a risollevarsi da due anni di chiusura forzata.