Non si ferma la lista dei primati della missione Mars 2020, che ha mandato il rover Perseverance e in mini-elicottero Ingenuity su Marte: NASA ha annunciato che il rover ha prodotto, per la prima volta, ossigeno dall’atmosfera del pianeta rosso!
Come, e perché è una cosa tanto importante? Vediamolo assieme.
Perseverance ha prodotto ossigeno su Marte
Proprio nelle stesse ore in cui Ingenuity effettuava il primo volo controllato extra-terrestre, il rover Perseverance, dando prova di capacità multitasking fuori dal comune, non si limitava a fare da ponte radio e scattare qualche foto ricordo.
A bordo di Perseverance, infatti, tra i molti sistemi ed esperimenti, è presente anche MOXIE, Mars Oxygen ISRU Experiment. Si tratta di un sistema in grado di “raffinare” ossigeno dall’atmosfera marziana. Questo avviene tramite elettrolisi, scaldando a oltre 800 gradi l’atmosfera marziana, composta in grandissima parte di CO2, dopo averla portata a un’atmosfera di pressione (circa 100 volte più densa delle condizioni naturali).
Another huge first: converting CO2 into oxygen on Mars. Working off the land with what’s already here, my MOXIE instrument has shown it can be done!
Future explorers will need to generate oxygen for rocket fuel and for breathing on the Red Planet. https://t.co/9sjZT9KeOR
— NASA's Perseverance Mars Rover (@NASAPersevere) April 21, 2021
In questo modo, in circa un’ora di tempo, ed utilizzando 300 watt di energia (circa un terzo di un normale forno a microonde) il sistema MOXIE ha prodotto circa 5 grammi di ossigeno molecolare, il fabbisogno di una persona per circa 10 minuti. Un po’ poco? Sì, ma come molti altri esperimenti della missione, si tratta appunto di prove atte a valutarne la fattibilità. E questa prova, come quella del primo volo controllato di Ingenuity, ha avuto pieno successo.
Lo scopo a breve termine della produzione di ossigeno su Marte non è tanto il sostentamento della vita umana sul pianeta rosso, ma la produzione di carburante per razzi. Portare con sé dalla Terra dell’ossigeno è rischioso e dispendioso quando si può produrre in situ, e quindi questo è il primo esperimento per valutarne la fattibilità. Se, come pare, tutto andrà bene come previsto, probabilmente NASA spedirà su Marte nei prossimi anni un MOXIE molto più potente di quello installato su Perseverance; il suo scopo sarà appunto quello di fabbricare il comburente necessario al ritorno sulla Terra (con un sistema MAV che ancora non esiste) dei campioni che la missione Mars 2020 raccoglierà nei prossimi mesi e anni.