The Castles of Burgundy: la recensione

The Castles of Burgundy
The Castles of Burgundy
Autore
Stefan Feld
Editore
Ravensburger
Lo puoi trovare su...

The Castles of Burgundy ci porta nella regione francese della Borgogna, in un’epoca in cui i castelli torreggiavano in cima alle colline e la vita si sviluppava intorno alle mura, dove i signori feudali erano il soldo e la volontà dello sviluppo… ok, non ce la posso fare. Tradirei lo spirito di Stefan Feld se iniziassi a parlare di un suo gioco partendo dall’ambientazione.

The Castles of Burgundy è un gioco da tavolo del genere che viene chiamato “insalata di punti“: lo scopo del gioco è riuscire a mungere ogni singolo punto dagli animali, mietere le tessere più efficaci, navigare nelle molte possibilità… fermi, ci sto ricascando. Lasciatemi concentrare un attimo ed andiamo a vedere insieme la nostra recensione del gioco da tavolo The Castles of Burgundy.

La recensione de The Castles of Burgundy

The Castles of Burgundy è un gioco da tavolo da 2 a 4 giocatori, e la durata della partita è di una mezz’ora a giocatore o poco meno. L’autore è il già citato Stefan Feld, e questo titolo è un po’ il suo manifesto.

L’edizione di cui parliamo è quella recentemente uscita con Ravensburger, multilingua e contenente ben 10 espansioni. La prima edizione invece risale al 2011, con la rinomata e riconoscibile Alea.

Come avrete già capito, il punto forte di questo gioco non è certo l’ambientazione. Tuttavia, ci sono molti altri motivi per apprezzare The Castles of Burgundy (o I Castelli della Borgogna, come spesso è chiamato nella nostra lingua) e non vi resta che scoprirli tutti continuando nella lettura della nostra recensione.

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Contenuto della scatola e qualità dei materiali

La scatola stessa è molto elegante: in un bel color borgogna con scritte dorate. Al suo interno troviamo:

  • 164 tessere esagonali
  • 42 tessere merce quadrate
  • 24 monete
  • 26 tessere lavoratore
  • 12 tessere bonus
  • 4 segnalini punti vittoria
  • 8 pedine di gioco
  • 9 dadi
  • il tabellone di gioco double-face
  • 16 plance dei giocatori
  • 4 tabelle riassuntive

Questo per il gioco base. È presente anche il materiale delle 10 espansioni, che include:

  • 18 tessere esagonali (Le Locande; I Castelli Bianchi; Il Monastero; Ponte; Lavoratori; Argano; Oche)
  • 6 ducati  (I posti di Confine)
  • 2 ducati per la modalità solitaria e 8 per il gioco a squadre
  • 18 tessere (Gli Scudi)
  • 12 tessere rettangolari (Le Vie Commerciali)

Speriamo che vi piaccia defustellare, perché in The Castles of Burgundy troverete pane per i vostri denti. Sono infatti ben 320 i pezzi di cartoncino, e tutti di qualità adeguata all’uso. L’unica pecca è su alcune tessere, i cui simboli sono piuttosto piccoli e si vedono a fatica da una certa distanza. Per il resto il gioco è colorato e piacevole, e la simbologia chiara sin da subito.

Le plance ducato sono un po’ sottili, ma nulla che dia problemi nell’uso. In linea di massima tutto il materiale serve adeguatamente allo scopo, ed il rapporto qualità/prezzo è buono, soprattutto se riuscite a trovarlo con un pochino di sconto.

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Come si gioca a The Castles of Burgundy

Ciascun giocatore riceve una plancia personale e due dadi. Si prepara inoltre il tabellone comune, su cui sono posti i materiali di gioco che potremo acquisire, in base al numero di giocatori.

La partita di The Castles of Burgundy si svolge in 5 fasi, durante le quali ciascun giocatore effettua 5 turni di gioco.

Nel nostro turno disponiamo di due dadi, il cui uso ci permette di svolgere una delle 4 azioni tramite le quali si gioca.

La prima azione è acquistare le tessere esagonali dal tabellone comune: esistono 6 diverse aree, ciascuna associata ad un valore da 1 a 6. Possiamo acquistare una tessera solo dallo spazio corrispondente al valore del dado in uso; una volta fatto, posizioniamo la tessera in uno dei tre spazi a disposizione sulla plancia personale. Le tessere esagonali sono di 6 diverse categorie, ciascuna con la sua peculiarità; l’offerta delle tessere si rinnova all’inizio di ognuna delle 5 fasi.

La seconda azione è posizionare una tessera precedentemente acquisita nel nostro ducato, ovvero gli spazi sulla plancia personale. Per farlo, dobbiamo rispettare tre vincoli: la nuova tessera deve essere messa adiacente ad una già posizionata; deve corrispondere al colore dello spazio libero nel ducato; lo spazio libero deve avere il valore del dado che usiamo per compiere l’azione.

La terza azione ci permette di vendere le merci che abbiamo ottenuto precedentemente grazie al posizionamento delle tessere nave: prendiamo tutte le merci di un solo numero in nostro possesso (tessere quadrate dai valori da 1 a 6) e le rimettiamo nella scatola. Otteniamo sempre una moneta, e punti vittoria pari al numero totale di giocatori al tavolo.

La quarta azione è l’unica che non richiede l’uso di un dado di valore specifico: spendiamo il dado per prendere due lavoratori, ovvero tessere che permettono di modificare di più o meno 1 il valore del dado. I lavoratori possono essere usati in qualunque momento successivo della partita, anche in più di una alla volta. In The Castles of Burgundy un dado di valore 6 può diventare un 1, e viceversa, spendendo 1 lavoratore.

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Insalata di punti

Ok, ma in tutto ciò, come si fanno i punti? La risposta è “in molti modi diversi”. Sarebbe inutile stare a vederli tutti, e dopotutto la spiegazione del gioco, ricetta dell’insalata di punti compresa, non richiede più di 15 minuti. Il vero dilemma tattico del gioco è riuscire a ottimizzare le proprie azioni per creare l’insalata più saporita possibile usando solo i 50 dadi a disposizione in tutta la partita.

Il gioco è più tattico che strategico: infatti non conosciamo in anticipo il valore dei dadi che avremo a disposizione in ciascun turno. Anche se è possibile trovare qualche eccezione, è sempre meglio sfruttare al massimo i propri dadi attuali piuttosto che perseguire una strategia predeterminata, che un paio di lanci sfortunati ci possono mandare in fumo. Uno dei segreti del gioco, infatti, importante soprattutto nelle fasi centrali della partita, è garantirsi sempre diverse possibilità, in maniera da poter sfruttare al meglio tutti i valori sui nostri dadi. In questa maniera, andiamo ad annullare il fattore fortuna: ciascun dado può avere una sua utilità, senza essere troppo legati a dei valori specifici di cui necessitiamo.

I lavoratori ci vengono in aiuto, ma non ne avremo mai abbastanza per poter modificare tutti i dadi. Meglio spenderli solo quando necessario, e pazienza se ne avanzeranno a fine partita: anche quelli ci daranno dei punti.

La pianificazione che è importante fare riguarda più il genere di tessere che andiamo ad acquistare e posizionare: la maggior parte ci dà punti in vari modi, ma alcune permettono di guadagnare effetti e bonus importanti per tutta la durata della partita. Chiaramente, prima questo genere di tessere viene posizionato, maggiore sarà la loro efficacia.

Insomma, tutti sanno mettere insieme due foglie di lattuga e qualche condimento, ma un’insalata degna di uno chef è per pochi!

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Conclusioni della nostra recensione di The Castles of Burgundy

The Castles of Burgundy è un gioco da tavolo che nella sua categoria è elegante, ben riuscito, semplice a livello meccanico ma allo stesso modo sufficientemente profondo.

Non è sicuramente il titolo più adatto a coloro che cercano una buona ambientazione, la narrazione di una storia o il vivere un’avventura al tavolo. Giocare ottimizzando le azioni e le scelte è il suo core business. Ma d’altronde non ci si aspettava altro, conoscendo l’autore.

Nonostante The Castles of Burgundy sia governato dai dadi, la fortuna ha un peso piccolo in una conduzione di partita ben fatta. Alla lunga, è probabile che la scure della sorte cada su tutte le teste; tuttavia, è innegabile dire che partite tirate tra giocatori di livello pari possano essere decise dai dadi. Il vero tiro sfortunato è quello che dà un doppio risultato, ma è possibile utilizzare l’interessante espansione degli Scudi per limare questo problema.

Il gioco funziona bene con qualsiasi numero di giocatori, ma giocarlo in 3 o 4 non aggiunge quasi nulla all’esperienza di gioco; al contrario, allunga un po’ la durata complessiva e il downtime tra un turno e l’altro.

All’interno dell’ultima edizione Ravensburger sono presenti ben 10 espansioni, più che altro nuove tessere diverse da aggiungere al pool, che aumentano la variabilità al gioco e le possibilità. Alcune sono molto ben riuscite, altre invece passano un po’ inosservate, ma lasciamo a voi scoprire quelle che più vi piacciono.

Grazie ai molti effetti delle tessere, e alle tante diverse plance personali con ducati diversi, la rigiocabilità è molto alta, e nessuna partita avrà lo stesso svolgimento della precedente.

La modalità solitaria cambia un po’ lo svolgimento della partita, ma è gradevole e si gioca volentieri, anche perché la natura del gioco non è quella dell’essere ricco di interazione. Si tratta di un modo di giocare in solitario che consiglieremmo di provare, ovviamente se avete gradito il gioco nella sua versione normale. È anche possibile variare la difficoltà della partita, il cui scopo è riempire completamente il ducato di tessere. La modalità a squadre può essere un’interessante variazione sul tema una volta che i giocatori hanno preso dimestichezza con il gioco.

In conclusione di recensione, The Castles of Burgundy è davvero un ottimo titolo nella sua categoria: se vi piace scervellarvi per spremere ogni punto possibile, questo gioco da tavolo mette a disposizione un sistema di gioco tutto sommato semplice (e quindi adatto anche a giocatori non esperti), la cui ottimizzazione rappresenta però una vera sfida. Non abbiamo di fronte materiali eccelsi, ma comunque dignitosi; tuttavia sarete troppo concentrati sul valutare le opzioni per preoccuparvene. I simboli chiari ed il regolamento snello ci vengono in aiuto; la grande rigiocabilità e variabilità fa si che, se il titolo corrisponde ai vostri gusti personali, saranno davvero tante le occasioni di divertirsi e sfidarsi a The Castles of Burgundy.

Potete acquistare The Castles of Burgundy A QUESTO INDIRIZZO.

The Castles of Burgundy
The Castles of Burgundy
Nel suo genere, The Castles of Burgundy è un piccolo gioiello: elegante e chiaro, semplice ma non banale, immediato nella comprensione ma molto rigiocabile anche grazie alle 10 espansioni di questa edizione. Se non cercate un'avventura, ma una pura sfida ludica contro gli altri e voi stessi, i Castelli della Borgogna non vi deluderà.
Pro
Sistema di gioco elegante
Ottima rigiocabilità e variabilità
Buona profondità tattica
Contro
Materiali non eccelsi
Ambientazione praticamente nulla
8.2
Voto Finale
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