Il vincitore del Gioco dell’Anno 2020 è stato annunciato ieri sera, durante la diretta su Rai 4 dedicata ai premi di quest’anno di Lucca Changes: a portarsi a casa il premio è stato Kill the Unicorns.
Kill the Unicorns batte la concorrenza e si aggiudica il Gioco dell’Anno 2020
Nonostante la concorrenza fosse aggurerritissima (ricordiamo che fra i finalisti del Gioco dell’Anno 2020 spiccavano i nomi di Villainous, Roam, Draftosaurus ed Insalata di Punti) a vincere è stato il gioco all’apparenza più “puccioso” fra quelli rimasti in gara, ovvero appunto Kill the Unicorns.
Kill The Unicorns un gioco da tavolo per 3-6 giocatori, dai 10 anni in su, ideato dal trio francese composto da Cyril Besnard, Loïc Chorvot Alain Fondrille edito da Morning e distribuito in Italia da Primus Games.
#Wonderland – Speciale @LuccaCandG Awards
Il gioco dell’anno è Kill the unicorns di di Cyril Besnard, Loïc Chorvot, Alain Fondrille@L_o_c_o_n_g #LuccaChanGes #Rai4 @alan_alise pic.twitter.com/1wcoMdJRIE— Rai4 (@RaiQuattro) October 31, 2020
Dimenticate gli unicorni che siete abituati ad immaginare, perché quelli descritti nel gioco infatti sono delle vere e proprie calamità : mangiano solo piante rare in via di estinzione, sporcano ovunque e soprattutto fanno puzzette che inquinano più di una centrale elettrica a carbone.
Ecco perché il compito dei giocatori è quello di ucciderli tutti!
Il titolo di Morning è palesemente “vestito” per attirare il grande pubblico e, nonostante a prima vista possa fare storcere un po’ il naso ai giocatori più avvezzi ai giochi complessi, è caratterizzato dalla compresenza di meccaniche di aste e set collection, che implementate di diversi poteri delle carte lo rendono un gioco più profondo di quanto appare a prima vista.
Inoltre, nonostante in 6 risulti un gioco molto più”cattivo”, gira abbastanza bene con tutti i player counter.
Tirando le somme quindi possiamo dire che Kill The Unicorns, con la sua capacità di amalgamare un tema “modaiolo” come quello degli unicorni a meccaniche interessanti, pare proprio essersi meritato il premio Gioco dell’Anno 2020 e non possiamo che complimentarci con gli autori e l’editore.
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