Final Fantasy VII Remake – Anteprima e impressioni sulla demo giocabile

Final Fantasy 7 Remake

Appena ieri Square Enix ha pubblicato, un po’ a sorpresa, la demo giocabile di Final Fantasy VII Remake, il rifacimento di uno dei capitoli più riusciti (a dire il vero forse il migliore) e più apprezzati della celebre saga videoludica.

Ecco il nostro provato della demo giocabile di Final Fantasy VII Remake con le prime impressioni sull’atteso rifacimento Square Enix

Final Fantasy 7 Remake non è un progetto come tutti gli altri, su di esso gravano ambizioni e speranze di una software house ormai da diverso tempo finita in profonda crisi creativa. Dopo i passi falsi compiuti con Kingdom Hearts III e Final Fantasy XV, le speranze che Square Enix possa tornare ai fasti di un tempo sono state, sin dal suo annuncio, riposte tutte su questo remake.

Sono passati più di vent’anni dal lancio dello storico capitolo approdato sulla prima PlayStation, un lasso di tempo veramente gigantesco, considerando la velocità a cui si evolve l’industria del videogioco, per questo motivo i fan storici della serie nutrivano molte perplessità sul progetto, fra cui spicca quella relativa alla tanto chiacchierata episodicità.

Eh si, perché per quei pochi che ancora non lo sapessero, quello che uscirà fra poco non è il gioco intero, ma solo una parte, e più precisamente tutta quella che riguarda la città di Midgar, anche se ampliata ed estesa rispetto a quanto visto nel 1997.

Ma c’è un lato positivo in tutto ciò, ed è  che ogni “episodio” sarà grande quanto un’intero capitolo stand alone del franchise; un po’ sulla falsa riga di quanto avvenuto con la  trilogia di Final Fantasy XIII per intenderci.

Fra dubbi e paure, a poco più di un mese dalla sua uscita effettiva nei negozi, abbiamo scaricato e provato la demo del gioco (raggiungibile a questo indirizzo) rilasciata giusto qualche ora fa dal colosso nipponico.

Lunga vita a Square Enix

Partiamo subito col toglierci il proverbiale sassolino dalla scarpa: i fan storici del capitolo originale possono dormire sonni tranquilli perché Square Enix è tornata.

Kitase e il suo team hanno fatto un lavoro a dir poco impressionante, sia dal punto di vista tecnico, che per ciò che concerne il gameplay.

Graficamente parlando, questo remake è impressionante! Il motore grafico su cui è stato costruito il gioco riesce a portare su schermo una quantità di dettagli veramente impressionante, per qualità e quantità.  Non è da meno l’effettistica particellare, con luci, ombre, scintillii ed esplosioni davvero molto convincenti.

Il gameplay, è un sapiente ibrido fra la tradizione della serie e l’innovazione in grado di accontentare sia il neofita che il fan di vecchia data, e per tutti quelli che non digerisco la deriva action, basti sapere che si può possono sempre settare il gioco in “modalità classica” , così da avere un sistema di combattimento basato sui turni.

Sorpresa ATB

La vera sorpresa risiede nel modo in cui è stata reinterpretata la storica barra del sistema ATB (Active Time Battle ndr): la barra infatti non si caricherà più solamente con il passare del tempo, ma anche a seconda di come combatterete, da quanti danni sarete capaci di infliggere e dalle schivate che farete. I nemici, inoltre, con la giusta tattica si potranno portare in modalità “STREMO” così da fargli subire un maggiore quantitativo di danni. Sempre a proposito di quest’ultimo aspetto, va detto che durante gli scontri potrete passare da un personaggio all’altro con la semplice pressione di un  tasto, oppure impartirgli degli ordini diretti.

Di ottima fattura la colonna sonora di Final Fantasy VII Remake composta da riarrangiamenti di quella originale creata dal leggendario compositore della serie Nobuo Uematsu: le musiche sono in grado di sottolineare perfettamente l’azione che si svolge su schermo.

A rovinare, in parte, l’esperienza di gioco però ci pensa una  localizzazione in italiano non sempre precisa, e una telecamera che non riesce sempre a seguire bene l’azione su schermo durante le battaglie; si tratta tuttavia di difetti che sicuramente verranno “aggiustati” in tempo per l’uscita ufficiale del gioco.

Questa demo di Final Fantasy VII Remake, purtroppo, non dura molto (circa una quarantina di minuti) e non fuga tutti i dubbi che avevamo sul ritorno di Cloud Strife, ma una cosa è certa: Square Enix è tornata e sta per dimostrare a tutti ancora una volta che il Giappone, se vuole, è ancora perfettamente in grado di dire la sua all’interno di una games industry sempre più occidentalizzata.