Oscuro Prossimo Venturo: la fantascienza di Luigi Rinaldi – Recensione

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Oscuro Prossimo Venturo è il titolo dell’antologia personale di Luigi Rinaldi, uno tra gli autori più importanti di fantascienza in Italia. Il libro fa parte della collana Memorie dal futuro, che raccoglie una raccolta personale di racconti degli autori che si sono maggiormente distinti nell’ambito del Trofeo RiLL.

Il Trofeo RiLL, dell’Associazione Riflessi di Luce Lunare, è uno degli appuntamenti più importanti della letteratura fantastica e di fantascienza in Italia, e ogni anno bandisce un prestigioso concorso al quale partecipano più di 250 racconti.

Scopriamo Oscuro Prossimo Venturo, l’antologia personale di Luigi Rinaldi, autore di spicco del Trofeo RiLL. Ecco i suoi nove racconti di fantascienza!

Oscuro Prossimo Venturo è un volume che raccoglie nove racconti particolari e controversi di fantascienza, genere principe dell’autore. L’antologia è un vero e proprio spaccato sulla fantascienza vista nelle sue diverse declinazioni: dall’ucronia, alla distopia, fino a toccare temi di attualità di un mondo diverso, ma molto simile al nostro.

Il volume è una porta aperta verso mondi alternativi e futuri, un viaggio per comprendere meglio chi siamo nella dissonanza di un tempo che deve ancora arrivare.

Cronache di fantascienza di un prossimo futuro

Rimasero in assoluto silenzio, a bocca aperta, a guardarci ridere e passare, passare e ridere, senza capirne, neppure lontanamente, come noi, senza di noi, il motivo.

I nove racconti dell’opera danno ciascuno uno spaccato diverso su un mondo alternativo o futuro. Il genere del racconto di fantascienza permette così di aprire la porta che va “al di là”, su scenari ipotetici diversi ma ciascuno portatore di un forte e penetrante messaggio.

Non a caso questa antologia apre i battenti con un racconto forte e destabilizzante. Prova di recupero racconta del giovane Tony che, come molti ragazzi alle prese con le difficoltà della scuola, deve affrontare gli esami di recupero. Nulla di più canonico, nulla che si discosti molto dalla nostra realtà, eppure il mondo in cui vive Tony è diverso.

In quel mondo futuro, ma così simile al nostro, non c’è posto per la diversità, non c’è posto per gli errori e gli incidenti di percorso. E in quel mondo questa lezione è qualcosa che si impara sin da piccoli, come vivrà Tony sulla sua stessa pelle.

Dura critica sociale anche in Fiocchi di neve in primavera, che presenta un mondo in cui una terribile sindrome abbassa progressivamente le capacità intellettive degli esseri umani. Un racconto che è per metà realizzato con bollettini di informazione sulla malattia e che poi racconta di come questa vicenda possa essere sfruttata per arricchirsi. Ma alla fine il contagio, inesorabile, colpisce tutti.

Diversi eppure con interessanti punti in comune sono invece i racconti Il mio 1978 e Festa di compleanno. Nel primo il lettore viene catapultato in un’Italia alternativa del passato in cui le vicende storiche e politiche hanno portato alcuni schieramenti ideologici ad essere considerati da tutti nemici, e per questo perseguitati. Una visione di fantasia, eppure incredibilmente reale. Anche Festa di compleanno racconta la storia di un’Italia passata, un’Italia degli anni ’80, in cui occhi alieni e terribili scoprono la delicatezza e l’intensità del dolore e dell’amore.

Il tema amoroso è al centro anche del racconto seguente, Hidden, vincitore della quarta edizione del premio Robot. Una storia toccante e del tutto particolare alla ricerca degli Hidden, in una missione che porterà a scoprire molto di più di misteriose creature che si nascondono in luoghi solitari. Strane creature e presenze sono protagonisti anche del racconto Quelli dell’impianto. Si tratta di una visione cruda e dissacrante di un futuro in cui scorie, rifiuti e contaminazioni hanno cambiato la vita delle persone per sempre.

Samurai in Autunno, invece, è un racconto che si allontana dalla critica sociale e ambientale per avvicinarsi di più a una tematica tipica della fantascienza, ossia le ripercussioni a lungo termine dell’avanzamento tecnologico. Samurai in Autunno è un ottimo racconto che con cruda semplicità, e un tocco di note romantiche, ci parla delle conseguenze del collasso di un sistema tecnologico che si pensava ottimizzabile e immutabile.

L’ucronia è invece il grande tema di Parole Proibite, racconto che ci trasporta in un’Italia vincitrice dopo la Seconda Guerra Mondiale e in cui le leggi razziali sono ancora valide e applicate. Una storia dissacrante che ribalta i tipici schemi di pensiero, facendoci entrare in un mondo fatto di principi e convenzioni totalmente, in teoria, diversi dai nostri.

Oscuro Prossimo Venturo conclude in bellezza la sua rassegna con Processione Cremisi, racconto che viene riecheggiato anche nella copertina del volume. In Processione Cremisi si guarda ad un futuro distopico seguendo il punto di vista dimenticato e lasciato in secondo piano degli anziani, in un mondo in cui la loro presenza viene considerata di peso e ingombrante. Una storia che affronta una tematica importante e per nulla banale come quella della sovrappopolazione, dandoci uno scorcio di un mondo profondamente mutato a livello sociale ma nel quale, forse, si riesce ancora a sorridere di fronte alla morte.

La fantascienza e i sentimenti umani

“Perdonami”. Perché ha capito che ha perso l’unica occasione della sua vita, l’unica sola vittoria possibile. Quella di morire insieme a lei, con un atto di dignità.

Uno degli elementi che ho apprezzato di più di Oscuro Prossimo Venturo è il fatto che si tratta di una raccolta in cui i veri protagonisti sono i sentimenti umani. Come in ogni opera di fantascienza non mancano le critiche alla società contemporanea, ai costumi e al nostro modo di vivere, ma queste tematiche, pur affrontate dall’autore con magistrale abilità, trovano sempre una loro forte base nei sentimenti dei protagonisti.

Questo è un tratto distintivo di ciascun racconto che fa sì che al termine della storia ci si ricordi dello sguardo tra quei due personaggi più che delle caratteristiche dell’abominio pieno di spore; ci si ricorda del dolore per la perdita dell’amata più che del nome delle particelle computerizzate di nuova invenzione.

Questo tratto, lungi da essere una componente negativa dell’antologia, è invece l’elemento che contraddistingue in maniera del tutto positiva il libro di Rinaldi. Perché, spremendo, è questo il succo della fantascienza: si può pensare a mille mondi futuri e alternativi terribili e minacciosi, ma l’animo umano con le sue passioni e i suoi sentimenti resta lo stesso, nonostante tutto.

Sicuramente una grande nota di merito va all’autore che riesce ad affrontare tematiche diverse e di un certo spessore adattando di volta in volta lo stile di scrittura alle necessità del racconto. Un’abilità non così comune e che è uno degli elementi che fa sì che Oscuro Prossimo Venturo scorra veloce in una piacevole e partecipata lettura. Interessante anche la scelta dei singoli racconti e la loro distribuzione: non è un caso che l’antologia inizi con il protagonista anagraficamente più giovane e termini raccontando le vicende di un anziano.

Una lettura davvero coinvolgente e piacevole per tutti gli amanti della letteratura fantastica e di fantascienza, uno sguardo intenso su possibili mondi futuri che sicuramente farà riflettere e appassionerà i lettori.