Between Two Castles of Mad King Ludwig: il meglio di due giochi da tavolo in un epico crossover? – Recensione

Between Two Castles of Mad King Ludwig

Approdato sul mercato nel corso del 2017 e solamente poche settimane fa in Italia grazie a Ghenos Games, Between Two Castles of Mad King Ludwig, il gioco da tavolo crossover di Between Two Cities e Castles of Mad King Ludwig, è stata una sorpresa praticamente per chiunque.

Non solo perché si tratta di un gioco proveniente dalla partnership due case editrici molto differenti, Bezier Games e Stonemaier Games, ma anche perché stiamo parlando di un crossover di due titoli piuttosto recenti, che hanno incontrato i favori del pubblico e un grande successo sul mercato.

La domanda che tutti si sono posti era quindi sorta spontanea: “Si tratta del gioco definitivo per gli amanti dei piazzamenti tessere“? Scopriamolo insieme, nella recensione di Between Two Castles of Mad King Ludwig!

Nella scatola di Between Two Castles of Mad King Ludwig

All’interno della scatola di Between Two Castles of Mad King Ludwig troveremo ad attenderci:

  • 147 tessere Stanza Normale
  • 48 tessere Stanza Speciale
  • 7 tessere Sala del Trono
  • 7 carte aiuto giocatore
  • 28 assistenti reali
  • 20 carte bonus
  • 7 segnalini castello
  • un blocchetto di fogli punteggio

Quello che salta però subito all’occhio sono i due grandi contenitori in plastica colorati (con tanto di coperchio trasparente) presenti all’interno della scatola, utili non solo per tenere il gioco organizzato sul tavolo ma anche praticissimi per riporre il tutto velocemente una volta terminata la nostra sessione di gioco.

Tutte le tessere presenti nel gioco, il materiale che maneggerete più di frequente durante le vostre partite, sono state realizzate in cartone rigido e splendidamente raffigurate con stanze medievali da diversi artisti che bazzicano nel mondo dei GdT già da tempo: Laura Bevon, Agnieszka Dabrowiecka, Bartłomiej Kordowski.

Chi ci segue fedelmente conoscerà ormai la mia avversione per i blocchetti segna punteggio usa e getta; ma la quantità di foglietti questa volta è davvero alta e, prima di finire tutto il blocco, probabilmente sarete ormai in grado di calcolare i punteggi a mente (no, non è possibile, facevo solo dell’ironia).

Utili come sempre le carte aiuto giocatore, che riepilogano praticamente tutte le possibilità in termini di regolamento offerte da Between Two Castles of Mad King Ludwig.

Sempre pratiche, ma decisamente meno evocative, sono invece le carte bonus. Di un arancione mandarino che risulta subito non in tema con il resto dell’ambientazione medievale. Il motivo di tale decisione è inspiegabile.

Due castelli per un Re o due Re per un castello?

Nel gioco di Ben Rossett e Matthew O’Malley, da 3 a 7 giocatori dovranno collaborare con i compagni seduti al loro fianco per realizzare “il castello migliore del mondo”. Che non sono parole mie ma dell’introduzione stessa del gioco, quindi non voletemene.

Per farlo, avremo a disposizione diverse tessere con 7 differenti tipologie di stanze (10 se contiamo le stanze speciali): dalle camere da letto alle segrete, passando per i corridoi e ai rigogliosi giardini.

Tutto si sviluppa in “soli” 2 round di gioco suddivisi in 4 turni, in cui dovremo scegliere due tessere presenti nella nostra casuale pila di stanze per poi passare le rimanenti tessere al giocatore al nostro fianco.

E con lo stesso giocatore (sia quello alla nostra destra che quello alla nostra sinistra) dovremo collaborare per decidere dove piazzare la tessera che abbiamo scelto (e quella che, chiaramente, avrà scelto lui). Tutto simultaneamente con gli altri giocatori.

Ogni stanza potrà infatti essere piazzata attorno alla Sala del Trono di partenza solamente seguendo tutta una serie di limitazioni, anche piuttosto logiche in realtà. Ad esempio saremo obbligati a piazzare le tessere delle segrete sotto la linea del terreno (la parte bassa della tessera del trono), così come non potremo piazzare delle stanze sopra ai giardini a cielo aperto non essendoci un pavimento.

Ogni tessera fornirà dei punti bonus a seconda dell’iconografia stampata su di essa. Ad esempio potremmo ricevere dei punti per aver collegato molte stanze della stessa tipologia o colore, oppure ottenere dei punti per averle piazzate adiacenti o sulla stessa colonna o riga di altre stanze affini (ma si tratta solamente di un paio di esempi, le possibilità sono veramente tante).

Inoltre, ogni volta che piazzeremo tre o 5 tessere dello stesso tipo riceveremo un bonus diverso a seconda della tipologia della tessera. Potremmo essere così in grado di piazzare delle tessere speciali come le torri (da posizionare su una colonna più alta possibile) o pescare delle carte che ci forniranno dei punti aggiuntivi a fine partita.

Al termine del gioco, aiutati dal blocchetto dei punteggi, calcoleremo i punteggi di tutti i castelli condivisi e il castello che risulterà quello con il punteggio più basso (sì, il più basso) tra i due che avremo costruito sarà il nostro punteggio finale.

Chi avrà più punti sarà il vincitore. In caso di pareggio, conterà il punteggio del secondo castello.

Conslusioni

Partiamo subito con l’affermare che, per Between Two Castles of Mad King Ludwig, sono stati effettivamente presi gli elementi migliori dei due giochi, mescolandoli sapientemente in un crossover che ci ha convinto sin dalla sua prima partita.

L’influenza maggiore del titolo è probabilmente sbilanciata a favore di Between Two Cities, rendendo sostanzialmente questo nuovo gioco un’evoluzione del già apprezzato gioco da tavolo di Matthew O’Malley più che una vera e propria novità.

Tuttavia non mi sento assolutamente di sconsigliarne l’acquisto a coloro che possedessero già BTC, ma piuttosto consiglierei di rimpiazzare direttamente quest’ultimo con Between Two Castles of Mad King Ludwig… a patto che cerchiate un’esperienza più complessa e sfidante di quanto eravate abituati.

Sì. Perché se da un lato rimane sempre valida l’alta interazione tra i giocatori di BTC che, ricordo, saranno costretti a collaborare ed interagire per realizzare i due castelli migliori (nonché quelli più equilibrati possibile), dall’altro il numero elevato di combinazioni tra le stanze e la quasi totale casualità con le quali queste vi capiteranno fra le mani metteranno a dura prova il vostro ingegno (sedersi vicino alla persona giusta al tavolo non è mai stato così importante in un GdT).

Ed è sempre il numero elevato di possibilità che segna però un punto a sfavore di questo titolo, che nella fase di conteggio dei punteggi rallenterà terribilmente il ritmo di gioco, rimasto fino ad ora sempre piacevolmente scorrevole.

Questo non dovrebbe comunque scoraggiarvi dal regalarvi l’esperienza rinnovata di Between Two City e Castles of Mad King Ludwig, che con questo Between Two Castles of Mad King Ludwig trovano un degno erede. L’ambientazione, seppur estranea ai fini del regolamento, è decisamente più evocativa di altri giochi simili e i quasi 60 minuti di gioco richiesti per portare a termine due castelli voleranno via senza troppo interruzioni.

Between Two Castles of Mad King Ludwig è un gioco che, in definitiva, accompagnerà certamente le nostre sessioni di gioco da tavolo ancora per molto tempo a venire.