Inhumans: la recensione del terzo episodio

inhumans maximus and crystal

“Dividi e Conquista”, il terzo episodio di Marvel’s Inhumans, ancora non fa decollare la serie TV che continua a confermare tutti i dubbi venuti a galla al suo esordio

Continua l’epopea dell’esilio forzato della famiglia reale degli Inumani, la serie TV Marvel e ABC trasmessa in Italia dal canale satellitare FOX.

Dopo le prime due puntate dirette da Roel Reiné, che non avevano scaldato i cuori né dei critici né dei fan, questa volta è il turno di Chris Fisher di portare in vita sul piccolo schermo l’universo degli Inhumans creato da Stan Lee e Jack Kirby.

Episodio 3: Dividi e conquista

Medusa, sopravvissuta allo scontro con Auran, continua la sua ricerca di Freccia Nera, ancora in custodia della polizia di Honolulu. Lo ritrova, per poi perderlo nuovamente, proprio mentre il Re riesce a fuggire dal carcere nel quale era detenuto coll’aiuto da un compagno di cella, anch’egli inumano.

Nel frattempo Maximus invia una squadra per aiutare Auran a uccidere Gorgon, che insieme ai suoi amici surfisti è costretto a fuggire. Karnak viene catturato da un gruppo di trafficanti di droga, che decidono di risparmiargli la vita.

Ad Attilan, Crystal si oppone pubblicamente a Maximus e riesce a fuggire grazie a Lockjaw, che la teletrasporta sulla terra; stremato dalla fatica, Lockjaw viene accidentalmente investito da un quad.

Come già successo per i primi due episodi Inhumans, anche in questo terzo appuntamento quella che si conferma come la grande assente di questa nuova serie TV Marvel è proprio la profondità e la grandezza del genio creativo di Lee e Kirby.

Si è molto discusso del budget ridotto che Marvel avrebbe deciso di dedicare a questo progetto nonostante una premiere di tutto rispetto. Anche senza pretendere gli investimenti e gli effetti speciali ai quali la Marvel ci ha abituati per le sue altre produzioni cinematografiche, resta la sensazione che con Inhumans ci si sia dimenticati dell’importanza di sorprendere e far sognare lo spettatore, spogliando la serie di quegli elementi fantastici, certamente costosi, ma anche caratterizzanti degli Inumani e del loro mondo.

Così la città rifugio di Attilan, immaginata come un crocevia di creature dalle mille forme e dai mille poteri, si riduce a pochi set popolati da masse anonime di minatori o da cortigiani imbalsamati.

Ancora più penalizzati risultano poi i personaggi principali di Inhumans che, anche in questo terzo episodio, continuano ad essere presentati come smarriti (e non certo per colpa della diaspora che li ha investiti), imbalsamati e in attesa di una salvifica rinascita che tarda però da arrivare.

Ritroviamo Medusa (Serinda Swan), che continua ad essere secondo me una delle interpretazioni più convincente della serie, alla disperata e determinata ricerca del suo consorte ma ancora privata dei suoi poteri, senza i quali la regina degli Inumani dovrebbe diventare una vera eroina per il fatto di essere una donna disperata e in difficoltà ma dannatamente determinata. Invece la sceneggiatura le regala solo pochi sprazzi per evidenziare questa sua ardente determinazione, puntando l’accento invece su scene inutili e comicamente grottesche come quella in cui Medusa quando litiga con un bancomat sul lungomare di Honolulu.

Anche Karnak, il saggio consigliere del Re e maestro di arti marziali, non riesce ad utilizzare il suo potere a seguito delle ferite riportate durante il suo arrivo sulla Terra, finendo prigioniero di un gruppo di improvvisati trafficanti di droga.

Gorgon, unico Inumano a poter usare i suoi poteri, continua la sua cieca lotta contro le truppe inviate da Maximus. Anche in questo caso la resa delle scene d’azione è assai deludente, sia per gli effetti speciali che per la performance degli stuntman.

Crystal, il solo membro della famiglia reale rimasto sulla Luna, anche se prigioniera, riesce ad ingannare Maximus e a fuggire sulla Terra grazie al potere del suo fedele Lockjaw, vittima però di un incidente al suo arrivo alle Hawaii (scommettiamo che perderà anche lui i poteri?).

Inhumans o Humans?

Personaggi più dinamici e interessanti nella serie Inhumans risultano, paradossalmente, proprio quelli che la storia vuole senza potere: uno per scelta, Freccia Nera (Anson Mount)e l’altro, l’usurpatore Maximus, per destino.

Il primo ancora in mano alla polizia delle Hawaii, è protagonista di una rocambolesca, anche se visivamente interessante fuga dalla prigione ad opera di un misterioso benefattore interessato alla sorte degli inumani; il secondo, sempre intento a tessere le sue trame per assicurarsi il potere (anche se perde di credibilità nel non riuscire a riconoscere l’inganno di Crystal).

Il terzo episodio ci regala anche ulteriori dettagli sul passato dei due fratelli, cosa che suscita qualche interessata curiosità nel pubblico, e fornisce elementi di background che da un po’ più di corpo e svela segreti sul loro conflittuale rapporto.

C’è ancora tempo per Inhumans?

La serie Inhumans dunque stenta ancora a decollare, restando in impassibile attesa di una svolta che,  a cinque puntate dalla fine, sempre ormai irrimediabilmente in ritardo. Restiamo, incoscienti e forse anche un tantino illusi, ancora in attesa per vedere di più e sperare in qualche sorpresa.

Ma attenzione Inhumans, perché ora a contenderti la serata su FOX ci sono anche i mutanti di The Gifted.

Voi avete visto i primi episodi della serie? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere lasciando un commento qui sotto!