Fire and stone: Predator, strane alleanze! – Recensione

Predator Fire and stone

Fire and Stone torna con Predator, quinto capitolo dedicato alla nascita di una strana coppia di cacciatori spaziali!

Dopo averci lasciato con il fiato sospeso per ben due mesi, saldaPress a settembre riprende la pubblicazione della seconda serie di fumetti dedicati al mondo di Aliens, Fire and Stone. Non che in questa pausa ci sia mancata la nostra dose di xenomorfi, grazie alla presenza di Aliens Defiance, ma la storia rimasta in sospeso con Fire and Stone: Alien VS Predator meritava di esser ripesa quanto prima!

Ed ecco quindi in arrivo il quarto capitolo di questa saga, il cui titolo è già tutto un programma: Predator!

Affidato alla penna di un veterano del mondo dei comics come Joshua Williamson (Nailbiter, Birthright, Ghosted), questo quarto volume di Fire and Stone ci riporta al fianco di Galgo, l’avventuriero che già in precedenza ha dimostrato di possedere due doti non indifferenti quando si tratta di sopravvivere: egoismo smodato e tenacia di ferro.

fire and stone Predator 1

Sono queste due caratteristiche che lo hanno reso uno dei personaggi più longevi in questa serie in cui la morte sembra falciare vite come se niente fosse. Galgo è un personaggio che difficilmente si dimentica, vista la sua natura complessa.

In una situazione in cui i reduci della spedizione conosciuti ai tempi del primo albo, Prometheus, hanno cercato di trovare nella compattezza di intenti la loro chiave per la salvezza, Galgo non ha mai esitato quando si trattava di scegliere fra la sua vita e il sostenere i suoi compagni. Anche in Fire and Stone: Predator, il mercenario non si fa scrupoli, mostrando una spregiudicatezza che sembra scontrarsi in modo piuttosto evidente con la volontà dei propri compagni.

Riuscito a scampare all’assalto congiunto di Predator, Alien e di Francis (il sintetico trasformato dal black goo che abbiamo conosciuto nelle pellicole di Scott), Galgo continua la sua fuga verso la salvezza. Immaginate che sorpresa per il nostro anti-eroe nello scoprire che sulla sua adorata nave si trova un clandestino, ma non uno qualsiasi. Uno Yautja, un Predator.

fire and stone Predator 2

Da questa scoperta inizia una sfida tra Galgo e il Predator, in cui il ruolo di cacciatore e di preda sembra essere sempre in bilico. Williamson sa come tenere il lettore incollato alle pagine, e Fire and Stone giova non poco dalla sua presenza alla sceneggiatura. La lotta tra i due contendenti, la caccia, è ritmata alla perfezione, ottima occasione per mostrare tutta la perizia e l’astuzia del Predator, contrapposta al lucido pragmatismo di Galgo.

Williamson si diverte a giocare con i suoi personaggi, da sempre. Nelle sue trame i rapporti tra i diversi protagonisti non sono mai facili, spesso vengono arricchiti di una certa ironia, che muta le relazioni in modo da aprire a scenari imprevisti. Fire and Stone: Predator conferma questa sua cifra stilistica, creando (e scorprite come) una delle coppie meno probabili della saga: Galgo e il Predator.

Costretti ad una difficile convivenza basata sul mutuo soccorso, certo non il forte di Galgo, tra i due si instaura un forte legame (letterale, come vedrete) che li costringe a collaborare per non finire nel lungo elenco dei caduti. Williamson arricchisce il loro background con due flashback illuminanti, in cui compaiono dei dettagli che aiutano il lettore a capire maggiormente il rapporto tra i due, maturato in virtù di passate esperienze.

Ho apprezzato molto la crescita di Galgo come personaggio all’interno di questa serie, e il tocco di Williamson in questo capitolo si vede. Il mercenario mostra un lato inaspettatamente umano, quasi una voglia di redenzione per i suoi precedenti peccati, oltre a sviluppare una mentalità di branco che non ci si sarebbe mai aspettati da lui. Non si tratta di un tradimento allo spirito iniziale del personaggio, Galgo sotto Williamson compie un vero percorso interiore, fatto di passaggi e di prese di coscienza, che lo portano a maturare una diversa concezione del suo rapporto con gli altri, partendo proprio dal Predator.

Non è facile conciliare due caratteri forti come i loro, soprattutto non potendo farli dialogare tra loro, viste le differenti lingue.

fire and stone Predator 3

In questo è essenziale il contributo del team di artisti che si occupa del comparto grafico di Fire and Stone. Christopher Mooneyham, con i suoi disegni, riesce magnificamente a trasmettere sia il senso di adrenalina e pericolo della caccia, che la divertente tensione tra Galgo e il Predator, tramite una serie di primi piani e scene quasi comiche in cui i due sembrano capirsi a gesti e urla (soprattutto queste ultime). Dan Brown si occupa di colorare il tutto (lasciando le chine allo stesso Mooneyham e John Lucas), offrendo una gamma cromatica che rispecchia sia il profondo spazio che la pericolosa vegetazione del pianeta su cui i due cacciatori troveranno vecchie conoscenze! Particolarmente riuscito l’effetto tipico della visione del Ppredator, una delle caratteristiche chiave degli Yautja.

Il finale di Predator rilancia in modo magnetico questo arco narrativo verso il suo finale, sia per l’impronta data alla storia che per il curioso gruppo di protagonisti che ci attende in fumetteria a fine ottobre con il penultimo volume di Fire and Stone, Prometheus Omega.