Game of Thrones 7: Recensione del sesto episodio “Beyond the Wall”

game of thrones beyond the wall

Beyond the Wall riporta Game of Thrones su un binario molto action, pieno di eroismo e grandi imprese!

Attenzione! L’articolo che segue contiene spoiler!

Beyond the Wall, il sesto episodio della settima stagione di Game of Thrones è davvero una bomba! L’episodio in questione, cosa che sembra diventata di routine, non solo è stato leakato, ma è anche stato divulgato, per errore, da HBO Spain.

Quindi, giocoforza, ormai è davvero reperibile in ogni dove.

Leak a parte, come ho già detto, è davvero un grandissimo episodio, basato fondamentalmente sul gruppone di pazzi eroi che hanno attraversato la Barriera con un compito ben preciso: catturare un Estraneo.

Il dream team guidato da Jon Snow si trova immediatamente a dover fare i conti con tutte le cose brutte e pericolose che si possono incontrare nelle lande ghiacciate a nord. Questo ovviamente non aiuta, almeno non subito, il gruppo ad amalgamarsi, anzi, per tutta la prima parte del loro viaggio, i partecipanti a questa folle spedizione non fanno altro che punzecchiarsi l’un l’altro, in un continuo scambio di battuta grevi e risposte oscene ed ironiche che, in altri frangenti, avrebbero scatenato sicuramente una bella rissa, se non peggio.

Ma, purtroppo per loro, la situazione in cui si trovano è ben peggiore che una serata in una bettola malfamata di Westeros. Aldilà della Barriera non c’è tempo di scherzare, bisogna stoicamente andare avanti e cercare di riportare a casa, in un modo o nell’altro, la pellaccia.

Qui i personaggi sono stati interpretati e caratterizzati davvero in maniera magistrale. È un vero spasso vedere i vari componenti del gruppo rompersi le palle a vicenda: in una squadra formata da ceffi di così diversa natura e attitudine era normale aspettarselo. Come era normale aspettarsi che a queste facezie da caserma non prendesse parte Jon, in quanto leader designato e quindi richiedente una certa austera autorità (ma chi, Jon Snow?! Ma per favore!) e Jorah Mormont, nel ruolo di vecchio saggio della compagnia.

Frizzi e lazzi, però, svaniscono subito sotto i colpi feroci di un mostruoso orso non morto e qui, signori miei, inizia una sensazione che accompagnerà lo spettatore per tutta la puntata. Sembra di assistere a una session di Dungeons & Dragons! Ne più, ne meno! Se la cosa sia un male, oppure una figata assoluta devo ancora deciderlo, ma certamente fa filare la storia come un treno!

Game of Thrones 7

Come in una delle miriadi di campagne affrontate da molti di noi con carta e dadi (si, non siate timidi, lo so perfettamente che lo avete fatto e, giustamente, alcuni lo fanno ancora!) la situazione comincia a prendere una piega pericolosa e rocambolesca.

Fatto secco, non senza difficoltà e danni, l’orso non morto, il nostro party (perché ormai sappiamo che di quello si tratta) ingaggia battaglia con un’avanguardia dell’esercito del Re della Notte, che sopraggiunge poco dopo con il grosso della truppa.

Gli impavidi eroi trovano, come nelle migliori session, rifugio su un isolotto in mezzo a un lago ghiacciato. Di li non ci si muove! Classico, già visto, ma tremendamente figo! Si, perché l’atmosfera è, secondo me, davvero quella delle interminabili partite a D&D, ben strutturata ma, a conti fatti, una serie ininterrotta di casini e combattimenti da affrontare cercando una soluzione degna mentre si menano colpi a destra e a manca!

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Lasciando i nostri eroi ai loro problemi, poco più a sud, a Grande Inverno, le sorelle Stark sono ai ferri corti.

Le malefiche trame del viscido Ditocorto hanno cominciato a dare i propri frutti. Sansa, con tutto il peso del comando sulle spalle, sta cedendo alle lusinghe del cialtronesco Petyr, che ha lavorato di fino per metterla contro sua sorella Arya, che di per sé sta dando qualche segno di squilibrio.

Personaggio epico Arya, forse il più in palla della stagione. Se ci fermiamo ad osservarla tutto il suo cammino, possiamo vedere quanto è cambiata e, soprattutto, quanto si è distorta.

Niente, io credo che il suo scopo sia solo quello di far fuori tutti quelli che ha in lista. Zero interesse per la guerra in arrivo, zero interesse (anche se dice il contrario) per le sorti della sua famiglia… Arya cerca vendetta per i suoi genitori e per suo fratello Robb e, credetemi, sarebbe meglio non intralciarla perché sembra disposta a fare di tutto per raggiungere il suo obiettivo: se avesse deciso di proseguire verso Approdo del Re, invece che deviare per Grande Inverno, a quest’ora la guerra sarebbe finita e non ci sarebbe nessun Lannister sotto il sole.

Tornando agli Avengers de noartri, la situazione è di difficile sblocco ma, grazie a un Gendry in versione Filippide, un sos può essere lanciato a sud, chiamando l’aiuto il supporto aereo.

Una volta che il messaggio è arrivato a Dragonstone, Daenerys decide di partire al salvataggio con Drogon e gli altri suoi draghi. L’intervento dell’affascinate e biondissima Targaryen è infatti risolutivo per i nostri eroi, che nel frattempo cominciavano a prenderle di santa ragione.

Purtroppo, tutto questo immenso sfoggio di potenza incendiaria ha un prezzo: il Re della Notte, che di certo non è storto come Ser Bronn, riesce ad abbattere Viserion, uno dei draghi di Dany: no, non lo ferisce, lo uccide con tanto di schianto in acqua e tutto il resto, innescando un vero casino, dato che il drago ucciso potrà tornare come non morto! Brutta faccenda!!

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Mentre tutti i superstiti fuggono a cavallo di Drogon, Jon pensa bene di coprire la ritirata dei suoi e fare l’eroe di stampo patetico, che subito sembra spacciato ma poi si salva per un pelo. Ma questo è niente. La scenetta che segue, tra una Daenerys neppure troppo addolorata per la perdita di uno dei suoi “figli” e il belloccio Re del Nord è imbarazzate. Si tengono pure per manina!

Per fortuna che ci pensa il Re della Notte a chiudere in gloria Beyond the Wall, con una bella inquadratura sugli occhi azzurri del suo nuovo animaletto da compagnia…ora, a sud della barriera, hanno un nemico in più!