Gare di droni in Italia? È già realtà…

Le Drone Races sono ormai considerate eventi sportivi a tutti gli effetti. A partire dalle più famose, come la ”FVP” di Las Vegas e il ‘‘World Drone Prix” di Dubai, dove piloti di tutto il mondo si sfidano per ricchi montepremi. Il 23 e 24 aprile, alla fiera del Radioamatore di Pordenone, è stata organizzata una delle prima gare di Droni in Italia, anche se con diverse limitazioni.

Gare droni 2

L’Italia è infatti ancora molto indietro nel settore. Come al solito la burocrazia rende sempre le cose difficili, ma qualcosa si sta sbloccando nell’ambito legislativo. L’ENAC (l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) per il momento obbliga l’organizzazione di questo tipo di gare solo in ambienti chiusi, proibendone lo svolgimento all’aperto. Un bel problema se si considera che proprio la libertà d’azione e l’ampio spazio sono l’essenziale per questo tipo di competizioni. Ma voci interne all’Aero Club d’Italia sembrano suggerirci che questa regola sia destinata presto a cambiare, anche se questo dovesse prevedere la chiusura completa dello spazio aereo nella zona richiesta.

L’esperto nonché operatore di droni, Carlo Pirovano, ci ha dato le sue impressioni:

”In Italia siamo ancora molto arretrati per quello che riguarda le gare dei race ed è molto difficile, visto i limiti di legge, organizzare un campionato altrettanto spettacolare come quello di Dubai. Un format, tra l’altro, che con il giusto montaggio per accorciare i tempi morti delle gare, potrebbe interessare anche i media televisivi e che sarebbe bellissimo con i paesaggi italiani, dalle colline umbre alle campagne toscane”

 

Le gare outdoor più spettacolari sono effettuate con droni molto differenti da quelli conosciuti al pubblico. Innanzitutto sono senza GPS, il che li rende molto più sensibili e difficili da manovrare, permettendo però completa libertà agli operatori. Questi vengono guidati invece tramite un sistema definito FPV ”first person view”, dove i piloti vedono attraverso un visore le immagini in prima persona trasmesse in diretta dall’apparecchio, proprio come se fossero a bordo.

Gare di Droni in Italia

”La cosa più strana è l’obbligo di un terminatore del volo, che serve solo per il gps in caso il drone faccia un “fly away”. Imporlo sui race, infatti, è un’insensatezza visto che non ce l’hanno. In più, perché richiedere un Notam (la segregazione dello spazio aereo) per i droni race che volano a 10/20 metri d’altezza?”

Insomma, la strada è ancora lunga, ma la speranza è che presto potremo godere anche noi dal vivo di queste adrenaliniche competizioni. Vi lasciamo intanto con uno splendido video per darvi l’idea di cosa significhi gareggiare con i questi apparechi.