Welcome to the New World: il webcomic che ha vinto il premio Pulitzer 2018!

Welcome to the New World

Il webcomic Welcome to the New World, scritto dal giornalista Jake Halpern e disegnato da Michael Sloan, ha vinto il premio Pulitzer 2018 nella categoria Editorial Cartooning, segnando una tappa molto importante per la storia del fumetto.

Il progetto è stato pubblicato sul sito online del New York Times anche se la testata non è particolarmente avvezza alla pubblicazione di fumetti o graphic novel.

Perciò, quando Jake Halpern e Michael Sloan, hanno realizzato un vero e proprio fumetto per il sito del famoso quotidiano americano, non erano poi così tanto ottimisti sulla riuscita del loro progetto.

Tuttavia Welcome to the New World ha conquistato pubblico e critica grazie al suo approccio a tematiche attuali molto importanti e al tempo stesso delicate.

Welcome to the New World

Welcome to the New World è basato sulle interviste condotte nel 2016 dal giornalista Jake Halpern, e narra le vicissitudini di due famiglie siriane che hanno cercato rifugio negli USA a causa della devastante guerra e della crisi umanitaria in essere nel paese mediorientale.

Il fumetto ci racconta quindi le vicende di due fratelli siriani, Jamil e Ammar, fuggiti dal loro paese nel 2012 assieme alla propria famiglia.

Dopo un’attesa in Giordania durata quattro anni, riescono finalmente ad ottenere un visto che gli permette di arrivare negli Stati Uniti come rifugiati.

Il corso degli eventi parte seguendo i ragazzi dal giorno stesso del loro arrivo negli USA, l’8 novembre 2016, data che coincide, peraltro, con quella delle ultime elezioni presidenziali.

La storia si snoda in 20 brevi capitoli che raccontano la quotidianità delle due famiglie, il loro percorso di integrazione nel nuovo paese che li ha accolti, tra difficoltà e incomprensioni, in un viaggio che si divide tra il presente e i ricordi che si sono lasciati alle spalle.

La vittoria del webcomic segna un traguardo davvero molto importante per il mondo del fumetto, questo perchè si tratta della prima volta in cui un fumetto longform, e non una striscia, conquista la più prestigiosa onorificenza USA per il giornalismo nella categoria Editorial Cartooning.

Fonte: Poynter