Sweet Agatha: il GdR noir per due persone – Recensione

Di Veronica Maramonte 9 Min di lettura

Sweet Agatha, edito in italiano grazie alla collaborazione tra Dreamlord e NessunDove, è un gioco di ruolo per due persone realizzato dal game designer e fotografo Kevin Allen Jr. Ebbene sì, si tratta di un GdR pensato esclusivamente per essere giocato in due, e qui sta la sua prima particolarità (ma ne scopriremo molte altre!). Abbiamo avuto la fortuna di poter ricevere questo gioco e di provarlo, e non vediamo l’ora di condividere le nostre impressioni con voi!

Il gioco si basa sul fatto che Agatha, alla quale siamo molto legati, è dispersa e vogliamo ritrovarla e scoprire cosa c’è dietro questa misteriosa sparizione. Si tratta, quindi, di un gioco investigativo, ma con forti tratti noir e atmosfere malinconiche. Riusciremo a trovare Agatha? Cosa scopriremo sul suo passato e sulle persone che ha conosciuto? Le nostre impressioni su di lei cambieranno alla fine del gioco?

Sweet Agatha: un gioco di ruolo per due persone

Questo gioco di ruolo, vincitore dell’Indie RPG Award For Most Innovative Game, dimostra la sua originalità e particolarità anche solo a un primo sguardo. Infatti, non ha il formato della maggior parte dei GdR a cui siamo abituati, ma tutto il materiale necessario per giocare è contenuto in una busta. All’interno vi troveremo le Regole di gioco e il Diario di Agatha. Ma andiamo con ordine e scopriamo un passo alla volta come si compone il materiale di Sweet Agatha e le regole per giocare.

Prima di addentrarci meglio in questo gioco di ruolo, è giusto segnalarvi che non abbiamo avuto tra le mani il GdR nella sua forma fisica, ma solo digitale. Continuando nella lettura della recensione capirete che l’aspetto “materiale” di questo gioco è una componente importante e che non può essere trascurata.

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Sweet Agatha è un ponte tra i mondi della narrativa tradizionale e della narrazione condivisa. Un avvincente mistero che si presenta sotto forma di una busta contenente un diario ricco di fotografie a colori e un inserto con le regole da seguire. Sfogliandoli, potrai decifrarne i segreti e riempire il vuoto dei sottintesi, fino a diventare parte attiva e integrante della storia. Tu, in quanto lettore, ti calerai nei panni dell’unica persona in cerca di risposte.

Il contenuto e le regole di Sweet Agatha

Sweet Agatha si compone materialmente di una busta, un breve fascicolo con le regole e il Diario di Agatha. Le regole di questo gioco di narrazione sono abbastanza semplici e contenute nell’equivalente di circa una pagina di testo.

Tra i due giocatori uno sarà il Lettore e l’altro la Verità. Il primo è il protagonista della storia che andremo (idealmente) a scrivere, è colui che è legato in un qualche modo ad Agatha e la sta cercando; la Verità, invece, è il giocatore che muove il mondo e i personaggi attorno al Lettore. Il gioco si sviluppa per 10 scene attraverso le quali le indagini e le ricerche su Agatha si sviluppano fino all’Epilogo finale.

In Sweet Agatha non ci sono dadi e nessun altro elemento aleatorio, ma la ricerca della giovane ragazza scomparsa prosegue grazie a degli Indizi. La Verità, di volta in volta, seleziona tre Indizi che devono essere contenuti e sviluppati in una singola scena, e così via fino ad arrivare all’Epilogo. Gli indizi (e qui abbiamo una delle caratteristiche più peculiari del gioco!) sono contenuti all’interno del Diario e, per giocare, devono essere fisicamente ritagliati dal Diario e inseriti all’interno della busta.

Si tratta di un gesto molto forte e incisivo: un po’ come se fosse un gioco da tavolo legacy, in Sweet Agatha noi dobbiamo fisicamente ritagliare delle parti del manuale di gioco per poter iniziare la partita. Un gesto di rottura caratterizza quindi l’inizio di questo GdR, e non potrebbe essere altrimenti per un gioco che si basa sulla sparizione di una giovane ragazza. Attenzione però: Sweet Agatha non è affatto un gioco legacy e gli Indizi ritagliati sono molti di più di quelli necessari per una singola partita e oltretutto gli Indizi possono essere ricombinati in molti modi diversi, così da garantire un’assoluta rigiocabilità.

La scelta degli Indizi dovrebbe essere casuale, così da incentivare l’immaginazione e la narrazione al tavolo, ma nulla vieta che i giocatori possano accordarsi diversamente (anche se sceglierli a caso ha tutto un altro fascino!).

Sweet Agatha: esperienza di gioco

L’esperienza di gioco di ruolo per due è sicuramente particolare e, come in questo caso, può dare davvero molte soddisfazioni, tanti spunti di riflessione ed essere stimolante tanto quanto una consueta sessione di GdR in gruppo. La nostra sessione con Sweet Agatha ci ha davvero sorpreso e a fine serata è emersa una storia sfaccettata e particolare, con anche un paio di colpi di scena che non ci saremmo mai aspettati dai primi Indizi!

Nella nostra storia Agatha, che sembrava essersi allontanata volontariamente dalla città per unirsi a una misteriosa setta, viene infine trovata da una sua cara amica la quale, ripercorrendo i messaggi nascosti negli indizi, riesce a scoprire una storia torbida d’amore possessivo per la quale Agatha era stata rapita e rinchiusa in un luogo abbandonato. Alla fine, nella nostra sessione, Agatha si è salvata… ma a che prezzo?

Si è trattata sicuramente di un’esperienza di gioco stimolante che ci ha convolto appieno; e questo nonostante non avessimo gli Indizi fisicamente davanti a noi, cosa che probabilmente avrebbe migliorato l’esperienza di gioco.

Conclusioni alla recensione di Sweet Agatha

Sweet Agatha è un malinconico ed emozionante viaggio; un’esperienza di gioco di ruolo stimolante e avvincente. Uno degli elementi che ho preferito è che si tratta di un GdR per due giocatori che non è un librogame o un gioco da tavolo mascherato come gioco di narrazione, ma si tratta di una vera e propria esperienza di gioco di ruolo pensata e strutturata per due.

Un’altra caratteristica peculiare di Sweet Agatha è la sua ambientazione: è stato molto interessante giocare un GdR investigativo per due. Si tratta di un gioco che coinvolge direttamente e che, nel bene e nel male, a fine sessione ci porterà al termine di un percorso per entrambi i giocatori, rispondendo (forse non) a tutti gli interrogativi che ci siamo posti durante la partita. Si potrà così realizzare in due un viaggio sì beve, ma anche introspettivo e intimo.

Sweet Agatha è assolutamente consigliato se volete provare un gioco di ruolo per due persone. Le tematiche e l’ambientazione lo rendono adatto sia per una coppia di giocatori che si conoscono da tempo, sia per due persone che non hanno mai giocato insieme o che sono meno legate. Infatti, Sweet Agatha non è un gioco che necessita di affrontare obbligatoriamente temi intimi o spinosi, ma è una “semplice” storia del ritrovamento (o meno) di una persona cara tramite indizi e segreti del passato.

Noi ci siamo divertiti moltissimo e siamo curiosi di sapere se avete provato anche voi Sweet Agatha e cosa ne pensate!

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