Spider-Man 4K Collection: tutti i film dell’arrampicamuri in un unico box

Spider Man 4K Collection

Sono passati ormai 16 anni dal primo Spider-Man cinematografico degno di nota, quello del 2002 di Sam Raimi con Tobey Maguire. Il primo caso di trasposizione in live-action dell’arrampicamuri però, si era già visto nella serie TV The Amazing Spider-Man prodotta da CBS (1977), con Nicholas Hammond nel ruolo del protagonista.

Dal 4 dicembre è disponibile la Spider-Man 4K Collection, in VENDITA QUI, contenente tutti e sei i film sopracitati in qualità Blu-ray e Ultra HD. L’edizione home-video più completa che si possa trovare in circolazione. Ogni disco contiene un film e gli extra corrispondenti. Un oggetto imperdibile per qualsiasi vero appassionato dell’Arrampicamuri.

Arriva in home video Spider-Man 4K Collection, la collection definitiva per i fan del buon vecchio Spider-Man di quartiere 

Nel primo film della trilogia, Raimi & Co. si limiteranno a seguire pedissequamente la trama del comic, portando sul grande schermo gli eventi quasi identici a quelli del fumetto creato da Steve Ditko e Stan Lee, recentemente scomparsi, il primo a giugno e il secondo a novembre (strane coincidenze). I piccoli cambiamenti e le innovazioni stilistiche allettano i fan e vengono accettate di buon grado: il costume di Spidey è più hi-tech, la tuta più spessa (alla Batman) e le ragnatele “naturali”, quindi non sparate con i lancia-ragnatele creati dall’ingegno del giovane Peter Parker. Un film che deve molto alla fantastica interpretazione di Willem Defoe, che nei panni dello schizofrenico Goblin, regala monologhi indimenticabili.

Spider-Man 2 del 2004, procede in continuità, presentando un Peter e un Uomo Ragno più maturi e responsabilizzati. Il villian di questo capitolo è il mitico Doc Ock, il mio “cattivo” preferito (insieme a Goblin) tra quelli che hanno contribuito al dramma di Parker. Decisamente vincente la scelta di assegnare il ruolo a Vincent Molina. In questo secondo atto della trilogia di Raimi, troviamo un netto miglioramento degli effetti CGI che non risultano datati come nel primo film. La grande maestria del regista chiude il cerchio e regala un ottimo sequel ai fan dell’arrampicamuri. 

Siamo nel 2007 e arriva Spider-Man 3, l’ultimo dei film di Raimi e anche il più controverso. Tra tutti, è quello che si distacca di più dal fumetto. L’avvento del costume alieno (Venom) è il pretesto, per il regista creatore della saga di Evil Dead, di dare sfogo alla sua grande creatività. Un capitolo finale pesantemente dark, con impennate al limite del trash-movie, dove vedremo un Peter Parker irriconoscibile, che cerca di non farsi divorare dal lato oscuro. La sempre più curata computer grafica rende questo ultimo capitolo il più alto, a livello tecnico, ma la sceneggiatura a tratti grottesca lascia il pubblico frastornato e diviso, c’è chi lo ha apprezzato e chi come me ne è rimasto interdetto.

La trilogia di Raimi ha una sua forte omogeneità ed è un escalation di effetti speciali e virtuosismi registici da lasciare a bocca aperta. Un piccolo gioiellino supereroistico che ha fatto da spartiacque a tutto il mondo dei cinecomic. 

Arriva l’Amazing

Nel 2010 iniziano i lavori per un reboot della saga, chiuso il capitolo Raimi, Marc Webb prende il timone per dirige The Amazing Spider-Man che uscirà nel 2012. Nei panni di Peter subentra Andrew Garfield, a mio avviso più adatto per la sua conformazione fisica ad interpretare il ruolo.

Questa volta la saga comincia da un punto più avanzato, infatti Peter frequenta Gwen Stacy, ma non ha già i poteri del ragno. Li acquisirà dal solito morso, mentre all’interno delle Oscorp Industries indaga sulla morte dei suoi genitori. In seguito si troverà ad affrontare Lizard, a mio avviso uno dei meno affascinanti villain dell’Uomo Ragno che lo Spararagnatele si sia trovato ad affrontare (in questo film realizzato non troppo bene). Non mi è chiaro perché non si sia optato per sfoderare la carta Sinistri 6, molto più affascinanti e cattivi del Dott. Connors, che si trova ad essere un antagonista contro la sua volontà, visto che Doc alla fine è un buono.

Il giovane Parker torna ad essere un nerd, in grado di costruire marchingegni, come i suoi lanciaragnatele. Spidersense, super agilità e altri super poteri verranno rappresentati come si deve. Il costume più “tutina”, è decisamente più convincente del predecessore, escluse le visiere troppo scure all’interno, ma che verranno migliorate adeguatamente nel secondo capitolo. Una regia quella di Mark Webb molto meno virtuosa rispetto a quella del maestro Raimi, elemento che però non mi fa ricredere sull’ottima riuscita di questo reboot. Degne di nota le partecipazioni di Sally Field e Martin Sheen nei ruoli di Zia May e Zio Ben. 

The Amazing Spider-Man 2 parte in maniera spumeggiante e sin dalle prima scene capiamo che questo nuovo “universe” non perde il vizio di ingaggiare attori di livello per i ruoli secondari: Paul Giamatti sarà Aleksei Sytsevich alias Rhino e Jamie Foxx sarà Maxwell “Max” Dillon alias Electro. Il primo farà solo una comparsata nel finale mostrando un moderno costume costituito da un esoscheletro strepitoso (peccato che non lo rivedremo più), mentre il secondo che sarà il “cattivo” del film, avrà una realizzazione estetica davvero discutibile, controbilanciata da una prova attoriale grandiosa di Foxx che gli darà un incredibile fascino. 

Sarebbero dovuti seguire due spin-off della saga The Amazing Spider-Man: uno sui Sinistri Sei e uno su Venom. Il film su Venom (interpretato da Tom Hardy) alla fine è uscito proprio quest’anno, ma come ha dichiarato il produttore Matt Tolmach: “Venom non fa parte del Marvel Cinematic Universe”.

L’Uomo Ragno dell’MCU

Finito un reboot se ne fa un altro e nel 2017 arriva Spider-Man: Homecoming diretto da Jon Watts, rifacimento molto controverso.

In questo ultimo film di spider-man, molte cose sono differenti dal fumetto originale, cose che hanno fatto storcere il naso ai puristi dell’Uomo Ragno come me, ma che probabilmente andranno benissimo a tutti i giovani che scoprono per la prima volta le vicende del Tessiragnatele.

Questi cambiamenti  particolari, sono stati fatti anche in funzione del fatto che Spider-Man: Homecoming è il primo film su Spidey a far parte del Marvel Cinematic Universe. Dopo il successo di Spiderman di Raimi infatti, sono stati molti i film di supereroi Marvel che hanno raggiunto le sale: Iron Man, Hulk, Capitan America, The Avengers, Dottor Strange, I guardiani della Galassia, Ant-Man e chi più ne ha più ne metta.

Nonostante Spider-Man: Homecoming sia il più distante dai miei gusti, è anche quello ovviamente realizzato meglio dal punto di vista tecnico e della CGI. Tom Holland è un ottimo interprete di Spider-Man, sicuramente più somigliante al Peter fumettistico rispetto a Tobey Maguire, ma meno rispetto a Andrew Garfield a mio avviso, quest’ultimo più adatto per la sua conformazione fisica slanciata e prominente. Un tocco di classe la partecipazione di Michael Keaton nei panni dell’Avvoltoio e ottima l’interpretazione in chiave moderna del costume di questo villian. La tutina verde, con grandi ali ricche di piume bianche che sfoggiava nei vecchi fumetti non sarebbe in effetti stata proponibile al giorno d’oggi.

Che siate fedeli alla trilogia di Raimi, o fan Gargield-iani della saga “The Amazing” o neo follower dello Spider-poppante di Homecoming, amerete vedere l’Uomo Ragno saltare da un palazzo all’altro in tutti e 6 i film usciti fino ad ora con questa fantastica Spider-Man 4K Collection che ogni vero fan dell’Arrampicamuri dovrebbe acquistare di volata!