Scoperto un pianeta “orfano” che vaga nella Via Lattea

pianeta errante OGLE 2016 BLG 1928

La nostra galassia è grande, ricca di oggetti cosmici di ogni tipo. Alcuni, però, sono molto difficili da individuare: per le loro dimensioni o perché non emettono luce. È quindi molto interessante la scoperta, annunciata sull’Astrophysical Journal Letters, di un pianeta “orfano” della sua stella che vaga nella Via Lattea.

OGLE-2016-BLG-1928 è il nome del pianeta recentemente osservato, rimasto orfano della sua stella, che vaga nella nostra galassia

OGLE-2016-BLG-1928 è il nome dato a questo oggetto cosmico, rilevato grazie al fenomeno del lensing gravitazionale.

Come tutti i pianeti, OGLE-2016-BLG-1928 non emette luce propria, ed è quindi impossibile da individuare tramite la sua emissione di onde elettromagnetiche (luce visibile compresa). Inoltre, le sue ridotte dimensioni, ne fanno l’oggetto più minuto del suo tipo mai scoperto.

Il lensing gravitazionale (o microlensing, come è stato definito in questo caso) è uno dei pochissimi modi tramite il quale siamo in grado di notare la presenza di oggetti simili a questo esopianeta. È il fenomeno tramite il quale la luce proveniente da oggetti più lontani vieni distorta dalla massa di un oggetto vicino a cui si trova a passare.

L’evento di microlensing con il quale abbiamo scoperto OGLE-2016-BLG-1928 è durato appena 41,5 minuti; sufficienti però a fornire agli astrofisici dati sufficienti per stimare la sua massa tra 0,3 e 1 masse terrestri.

Non è ancora possibile stabilire con certezza se questo pianeta sia effettivamente “orfano” o meno; si ipotizza che potrebbe avere una stella “compagna” in questo suo viaggio attraverso lo spazio interstellare. Gli scienziati sono però riusciti a verificare che, se anche essa esiste, non si trova a meno di 8 UA dall’esopianeta, cioè otto volte la distanza media tra la Terra ed il Sole.

La ricerca continuerà, grazie alla prova, finalmente arrivata con OGLE-2016-BLG-1928, che oggetti di questo tipo possono essere osservati tramite il microlensing gravitazionale.