Morgan Lost Dark Novels: Ricordi, il passato che ritorna

Morgan Lost Dark Novels doveva arrivare alla sua conclusione, era inevitabile, ma dopo una serie di storie così travolgenti serviva un finale ad effetto. Abbiamo visto Morgan affrontare la sua nemesi per eccellenza, Wallendream, e perdere l’amore della sua vita, Lisbeth. Tutte emozioni forti, cariche di tensione e che hanno mostrato la cattiveria del destino nei confronti del personaggio, eppure Chiaverotti ha deciso di chiudere questo secondo ciclo narrativo del suo cacciatore di taglie con un storia particolarmente potente.

Morgan Lost chiude la parentesi delle Dark Novels con una storia disegnata da Corrado Roi!

Ricordi ha già nel titolo lo spirito dell’intera trama. Quante volte la nostra memoria, dopo anni, confonde certi riflessi del passato, cerca di colmare i vuoti ricostruendo eventi secondo quello che è il nostro sentore interiore, che non sempre segue la realtà. Chiaverotti decide che sia il momento per Morgan di sanare una delle ferite rimaste aperte del suo passato: il rapporto con la madre.

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Ed è curioso come dopo la perdita di Lisbeth a Morgan venga offerta la possibilità di chiudere il cerchio anche con l’altra donna della sua vita, la madre appunto. Abbiamo visto pochissimo della famiglia di Morgan, fugacemente apparsa in Megamultiplex nella prima serie, eppure la figura materna si potrebbe vedere come un elemento essenziale della crescita emotiva di Morgan.

L’assenza delle donna e la sua crescita in un orfanotrofio sono elementi che inevitabilmente hanno avuto un impatto sulla formazione del giovane Lost, ed in questo numero delle Morgan Lost Dark Novels assistiamo alle conseguenze di questo deficit, esaltato dalla necessità del bounty hunter di avere finalmente risposte a domande tanto attese.

Fa male leggere questa storia, ma è un male che arricchisce. Chiaverotti ha la forza di affrontare anche temi brucianti e personali, come la perdita della memoria in chi amiamo, con la sua solita onestà, romanzando il giusto e lasciando che l’emozione scorra, impietosa e disperata, in una ricerca della verità che può lasciare più cicatrici che risposte.

Vedere Morgan andare oltre alla proprie illusioni, affrontare quella che non è più una semplice indagine ma la ricostruzione della propria vita è toccante. In alcuni passaggi si intravede al follia di certi personaggi, la perfidia umana ma anche la disperazione, il senso di solitudine ed abbandono del malato. A livello emotivo, Ricordi è una delle storie più emozionanti dell’intera epopea di Morgan Lost, grazie ad un alternarsi di realtà e percezione personale che sembra inizialmente voler confondere il lettore, ma che si rivela presto un ritratto lucido del nostro bisogno di dare risposte confortevoli a dolorosi interrogativi. Ma come si reagisce quando arriva a bussare la verità?

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Per dare un tocco in più, si è scelto di farsi aiutare dalla maestria di uno dei grandi disegnatori italiani: Corrado Roi. Ammirato recentemente nel Dylan Dog di Dario Argento, Roi è stato, a mio avviso, privato di uno dei suoi tratti distintivi: il bianco e nero. Le tavole di Roi sono da sempre un esempio di racconto visivo per come riesce a creare mondi con due soli colori, ma saperlo all’opera su una tricromia come quella di Morgan Lost mi lasciava sospettoso. Invece, nonostante una minor incisività del solito, Roi ha svolto il suo lavoro con la solita cura, con disegni che esaltano le emozioni, capaci di sedurre o atterrire, ma mai neutri, impersonali.

Fabrizio de Tommaso sceglie di celebrare l’ultima copertina delle Morgan Lost Dark Novels con una tavola inquietante e affascinante, in cui le ombre del passato incombono sul nostro cacciatore di taglie. Come sempre, emozione pura.

Certo, ora, esattamente come lo scorso anno, inizia il periodo di riposo di Morgan Lost. Se un anno fa questa pausa aveva preceduto l’arrivo della Morgan Lost Dark Novels, per il 2018 si punta ad un crossover con un altro personaggio dannato e che Chiaverotti ben conosce: Dylan Dog! In anteprima a Lucca, infatti, arriverà questo incontro particolarmente curioso, che precede l’inizio di una terza serie del cacciatore di serial killer.