Una grande gioia per molti e un incubo per altri, che la si ami o la si odi la scuola è una realtà con cui tutti abbiamo avuto a che fare nel corso della vita. Let’s School è un videogioco di recente uscita che ci permetterà di rivivere quei giorni da una prospettiva differente.
Se pensate che essere il dirigente di un istituto sia semplice, beh, dopo aver provato questo titolo dovrete ricredervi. Il merito di quest’opera va al team di Pathea Games, uno studio di videogiochi indie il cui curriculum include alcuni titoli di cui avevamo parlato con grande entusiasmo come My Time at Sandrock.
Un grande terreno vuoto sarà il nostro punto di partenza in Let’s School, un videogioco di tipo gestionale in cui saremo chiamati a costruire la scuola dei nostri sogni.
Tuttavia, non basterà alzare qualche muro e posizionare un paio di banchi per avere un istituto di successo. Le problematiche da affrontare saranno moltissime e non sempre troveremo personale abbastanza qualificato e studenti ideali per le nostre classi.
Se la cosa vi sta incuriosendo e volete saperne di più, allora seguitemi in questa recensione di questo videogioco un videogioco che, molto probabilmente, finirà tra i preferiti di tutti coloro che amano i titoli gestionali.
Nasce, cresce, si espande: la scuola che vorrei
Identificabile da una piccola icona a forma di martello, il tasto Costruisci sarà senza dubbio quello che utilizzerete di più nelle prime fasi di Let’s School. Una volta alzati i primi muri, il tutorial del gioco ci spiegherà brevemente il funzionamento di questo menù e scopriremo subito molte delle stanze indispensabili da edificare. Oltre alle classi, di cui poi dovremo pagare ogni singolo banco, cattedra e lavagna, dovremo costruire subito i servizi indispensabili come i bagni.
Proseguendo sbloccheremo altre stanze specifiche come i laboratori di ricerca, la stanza della sicurezza, quella per la pausa caffè ecc. Prestare attenzione alle necessità degli studenti e del personale sarà fondamentale per il successo della scuola, l’indicatore della felicità complessiva dovrebbe sempre rimanere nell’area verde per evitare incidenti e lamentele.
Pianificare bene gli spazi, sia interni che esterni, sarà una cosa con cui dovremo avere a che fare molto presto. Non passerà molto tempo, infatti, prima che gli studenti inizino a chiederci luoghi in cui giocare, mangiare all’aperto, praticare sport, passare il tempo libero o dormire la notte. Un piccolo suggerimento è quello di iniziare a costruire su più piani il prima possibile, evitando così di allargarsi troppo al piano terra e togliere spazio ad altri edifici esterni all’istituto perché acquistare altro terreno su cui espandersi costerà .
Una volta compreso per bene le basi della costruzione e gettato le fondamenta della nostra scuola, potremo passare a dedicarci alle risorse umane, al loro reclutamento e al loro benessere.
Ammettere gli studenti e Reclutare i docenti
La prima classe del primo anno nella nostra scuola non sarà di certo la migliore che avremo ma avrà un grosso impatto sui futuri studenti. I primi ragazzi che dovremo ammettere saranno smemorati, distratti e non godranno di molta disponibilità economica. D’altronde, però, la nostra scuola in quel momento sarà ancora priva di fama e purtroppo dovremo accontentarci ammettendo tutti.
Con il proseguire degli anni scolastici, se la fama del nostro istituto crescerà e gli studenti ne parleranno bene, riceveremo richieste d’ammissione da ragazzi più ambiziosi, meno inclini alle distrazioni e dotati di una disponibilità economica maggiore.
Lo stesso discorso si può fare anche per gli insegnanti, le cui competenze iniziali saranno pessime e avranno un impatto non indifferente sul bilancio economico scolastico. Le candidature di nuovi docenti arriveranno regolarmente e dall’apposita finestra potremo valutare l’assunzione o meno di quest’ultimi. Gli insegnanti si dividono in quattro categorie fondamentali e di cui avremo bisogno: materie umanistiche, materie scientifiche, materie sportive e materie artistiche.
Il salario di ogni insegnante alle nostre dipendenze, inoltre, potrà essere gestito a nostro piacimento (riflettendo bene però su ciò che potrebbe comportare un taglio allo stipendio per esempio). In base alle competenze individuali, i docenti dovranno sostenere corsi ed esami di aggiornamento per incrementare il proprio livello e poter quindi alzare il prestigio del nostro istituto.
Durante le ore buche tra le diverse lezioni, gli insegnanti potranno svolgere attività di supporto come la pulizia, gestire la mensa o collaborare per lo sviluppo della scuola. Quest’ultimo punto è una delle caratteristiche più fondamentali di Let’s School, perché, prima di poter costruire nuove stanze o edifici, dovremo completarne la ricerca. Diviso in tre macro-aree (Stile di vita, Educazione e Gestione) questo grande albero di sviluppo ci permetterà di decidere quel che è meglio per l’istituto.
Conclusioni: lo scrutinio di Let’s School
Siamo finalmente giunti al momento dello scrutinio del gioco, pronti a svelarvi tutte le nostre impressioni su Let’s School, titolo disponibile per Windows e può essere acquistato su Steam.
Questo nuovo titolo è, come si può vedere ricavare dalla scheda tecnica, presenta requisiti minimi molto accessibili anche a dispositivi più vecchi e generalmente non adatti a questo tipo di programmi.
Al momento il gioco non è disponibile in Italiano, un fattore che di certo ne limiterà l’uso nel nostro paese.
a grafica di gioco è molto semplice e ricca di colori accesi, una fusione gradevole che aiuta a focalizzare l’attenzione sugli aspetti gestionali di Let’s School.
Indipendentemente dalla difficoltà a cui decideremo di giocare questo titolo, vincere richiederà molto tempo perché gli obiettivi necessari alla vittoria saranno difficili da raggiungere. La capacità d’impressionare che Let’s School offre, però, svanisce pian piano dopo le prime partite concluse, nonostante la rigiocabilità di questo titolo sia buona. L’unico limite sarà la nostra fantasia, una scuola a forma di piramide? Si può fare. Un dedalo di corridoi degno del labirinto di Cnosso? Fattibile.
Dopo diverse ore e altrettante partite, possiamo ritenerci soddisfatti di aver provato questo titolo che non grida al miracolo ma nemmeno abbassa gli standard del genere. L’obiettivo di farci immedesimare nella vita del dirigente scolastico è stato raggiunto in pieno, anche se abbiamo notato la mancanza di ruoli di supporto alla scuola come per esempio bidelli, segretari, giardinieri e simili. La vendita di panini al chiosco, giusto per citarne una, dovrà essere affidata a uno o più degli insegnanti, durante le ore buche nel corso della giornata. Questa semplificazione evita l’aggiunta di un ulteriore menù ai molti già presenti nel gioco ma va a ridurre la credibilità di Let’s School.
Nel complesso, comunque, ci siamo divertiti non poco e il prezzo del gioco è allineato con i contenuti e l’esperienza videoludica offerti.