Lun 7 Ottobre, 2024

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Dungeons and Dragons: i combattimenti contro i Goblin sono veramente i peggiori?

Ecco un argomento poco considerato al tavolo di gioco: gli incontri casuali!

Goblin, troll, briganti… le campagne fantasy di Dungeons and Dragons spesso pullulano di incontri fortuiti che si risolvono in un combattimento senza perché e senza ma, e che si concludono con l’aumento dei punti esperienza e con qualche tesoro in più per i giocatori.

Ma perché si sente il bisogno di inserire questi combattimenti randomici?

Spesso si vuole spezzare la monotonia di una trama che è stata troppo interpretativa, i personaggi si sono avventurati in una foresta e sembra stano che dentro non ci sia nessuna creatura ostile, oppure questa meccanica sembra il miglior modo per far provare un primo combattimento a inizio campagna.

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I PG incontrano così i Goblin di turno e, senza nemmeno porsi troppe domande, il combattimento inizia, sapendo a priori che i Goblin sono creature ostili, poco intelligenti e che sono lì per motivi facilmente aggirabili, come il fatto che i personaggi sono incautamente entrati nel loro territorio. Questo tipo di sfide sono davvero divertenti e piacevoli per i giocatori?

Perché, immancabilmente, quando si entra in una foresta si deve essere attaccati dai briganti? Spesso non si capisce il motivo di questi attacchi casuali, quando invece sarebbe interessante rendere anche i più tipici cliché di D&D delle ottime opportunità di gioco e spunti interpretativi, sia per i giocatori che per i Master.

Ad esempio, come vi comportereste se i vostri personaggi incontrassero non Goblin pronti ad ucciderli, ma che stanno litigando tra loro in una guerra tra clan rivali per motivi religiosi? Oppure, il bandito nascosto tra gli intricati rami della foresta potrebbe non essere lì sempre per derubare i malcapitati PG, ma potrebbe pattugliare le vie della foresta per salvaguardare quel bosco tanto caro alla sua amata ormai perduta. Come si comporteranno i giocatori? Attaccheranno comunque per il piacere del combattimento o cercheranno di scoprirne di più sui PNG che hanno davanti?

Il piacere del combattimento

Il piacere del combattimento è un altro punto focale in quanto è innegabile che, come per molti giocatori di D&D gli incontri casuali sono sterili e noiosi, per altri player le cose non stanno affatto così. Tanti giocatori di D&D apprezzano il sistema e le dinamiche dei Combattimenti del gioco e, anche se l’attacco non è motivato, non disdegnano per nulla il poter incrociare qualche Troll e dar loro una lezione.

Anzi, per molti giocatori le campagne sono rese divertenti proprio dai Combattimenti, dalle dinamiche che si creano al Tiro d’Iniziativa e dalla strategia da adottare per sconfiggere i PNG. Non è forse meglio, anche in questo caso, evitare di rendere i Goblin delle creature sciocche che attaccano a caso, ma creare un combattimento con un gruppo di avversari coordinati tra loro e che combattono su più fronti con criterio e strategia?

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Gli incontri casuali non sono e non devono per forza essere dei cliché del gioco di ruolo, ma possono trasformarsi in un ottimo espediente narrativo per creare movimento e colore all’interno della storia. I giocatori possono trarre maggior divertimento se si sentono coinvolti nella storia che viene raccontata al tavolo, se sentono di stare contribuendo a qualcosa e non che il loro combattimento con i Troll è uguale a quello fatto l’anno prima in un’altra campagna.

Tutta colpa del Master? Di certo no, in quanto il DM non gioca mai da solo. Anche se il Master fa incontrare dei semplici Goblin sciocchi, sporchi e che mugugnano frasi in una lingua incomprensibile, il party potrebbe comunque decidere di non attaccarli, o di attaccarli ma senza ucciderli di modo da poterli interrogare, far loro delle domande, anche solo per capire di più sul loro modo di attaccare gli intrusi e sulle loro armi.

Non si sa mai che nella vostra campagna i Goblin siano artigiani di qualche strana arma tecnologica e che qualcuno nel vostro party riesca a capirne il funzionamento!

Incontri casuali sì o no? Voi cosa ne pensate? Fateci sapere la vostra con un commento!

Fonte: Kotaku

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