Dungeons and Dragons: rivelate possibili modifiche alla OGL

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In attesa dell’uscita di One D&D, Wizards of the Coast ha rivelato di essere al lavoro su un nuovo contratto di licenza che regolamenterà la sua OGL (Open Gaming License), ossia quel documento tramite il quale anche soggetti di terze parti (quindi non WotC) possono pubblicare legalmente prodotti basati su Dungeons and Dragons 5E utilizzandone il regolamento base.

Secondo quanto rivelato in un post su D&D Beyond da parte del DND Beyond Staff una nuova versione 1.1 del documento della Open Gaming License verrà rilasciata a inizio 2023 e aggiornerà e chiarirà alcuni termini del contratto già esistente.

Ma quali potrebbero essere le novità del documento? Scopriamole!

Premessa importante: queste rivelazioni non sono ancora state confermate e il nuovo documento dell’OGL non è ancora stato rilasciato. Quindi le considerazione sono al momento da ritenersi solo ipotesi in attesa di una eventuale conferma.

Le dichiarazioni riportate sul forum hanno sottolineato che verrà pubblicata una nuova licenza OGL per One D&D, ossia la (quasi) nuova edizione del popolare gioco di ruolo che verrà svelata nel 2024 per festeggiare i 50 anni di Dungeons and Dragons, completamente retrocompatibile con D&D Quinta Edizione.

I termini dell’OGL verranno aggiornati nell’ottica di mantenere la possibilità che creatori indipendenti della comunità di D&D possano creare a partire dal regolamento base, ma evitando che grandi aziende possano sfruttare la proprietà intellettuale di Wizards of the Coast.

Se qualcuno intende utilizzare la licenza per creare contenuti da condividere gratuitamente non ci saranno cambiamenti, invece potrebbero essercene per quanti avranno intenzione di pubblicare e vendere utilizzando l’Open Gaming License. Riportiamo di seguito quanto scritto nella dichiarazione:

Si dovranno accettare i termini della licenza e far sapere cosa si offre in vendita. Segnalare annualmente le entrate relative all’OGL (in caso di guadagni superiori ai $ 50.000 all’anno). Includere un badge del prodotto.

Per quei pochi creatori (meno di 20 in tutto il mondo) che guadagnano più di $ 750.000 in un anno, aggiungeremo una royalty a partire dal 2024. Quindi, anche per i creatori che guadagnano molto vendendo supplementi e giochi di D&D, non saranno dovute royalty per il 2023 e tutte le entrate inferiori a $ 750.000 negli anni futuri saranno esenti da royalty.

Il team si impegna, inoltre, a corredare l’OGL 1.1 di video esplicativi, domande frequenti e un portale Web dedicato.

Ma questo che cosa vuol dire per noi giocatori? Per noi dovrebbe cambiare poco: potrebbero esserci modifiche nella quantità di produzione di ambientazioni e campagne create da editori italiani basate su Dungeons and Dragons (come molte di successo degli ultimi anni come Brancalonia, Historia, Inferno: Dante’s Guide to Hell), ma nulla cambierà per quanto riguarda le uscite ufficiali di D&D gestite da Wizards of the Coast.

Il vero cambiamento toccherà a creatori o editori, alcuni dei quali potrebbero decidere di puntare su propri regolamenti invece che utilizzare la licenza di D&D. Insomma, non ci resta che attendere novità sull’argomento e restare aggiornati su One D&D!