Sab 27 Luglio, 2024

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Diabolik: guida ai fumetti del Re del Terrore

Oltre a essere l’anniversario dei 60 anni di Eva Kant, quest’anno anche il Re del Terrore compie ben 61 anni e Astorina ha deciso di condividere una piccola guida ai fumetti che hanno reso Diabolik quello che è oggi.

Già un approfondimento del genere era strato fatto per la Lady compagna del celebre ladro, e adesso, per chi non sapesse cosa leggere sotto l’ombrellone, potrà scoprire anche quali sono state le origini del ladro nato dalle menti delle sorelle Giussani.

A seguito da una ricerca di mercato fatto dalle due scrittrice milanesi, condotta alla stazione centrale, uscì il primo volume di Diabolik. Detto ciò bisogna però specificare una cosa: nel numero del novembre 1962 Diabolik si presenta già come un ladro leggendario di cui parlano i giornali e che incute terrore. La sua fama quindi è già alta e la sua bravura altamente riconosciuta nel mondo della criminalità e nell’alta società. Anche la polizia lo ricerca già in maniera quasi ossessiva e vediamo che l’ispettore Ginko ha già avuto diversi trascorsi con lui. Dunque non si conosceva nulla del suo passato. I primi dettagli appariranno nell’albo 107, “Diabolik, chi sei?”, andando a scavare nella storia di questo personaggio enigmatico.

Negli anni si sono poi aggiunti diversi numeri che ci hanno raccontato pezzi della sua storia. La maggior parte sono entrati a far parte della collana “Il Grande Diabolik” andando a coinvolgere grandi autori come ad esempio Faraci e Palumbo.

La guida ai fumetti che hanno reso Diabolik il Re del Terrore

Negli anni Diabolik ha subito una grande evoluzione, che allo stesso tempo è stata accompagnata di diversi flashback che hanno spiegato quelle che fossero le motivazioni della sua ascesa nel mondo della criminalità.

Astorina ha quindi condiviso questa piccola guida con i fumetti contenenti gli avvenimenti che più hanno segnato l’infanzia di Diabolik, portandolo a diventare il temuto Re del Terrore. Tutti i volumi sono disponibili all’acquisto sullo store ufficiale della casa editrice.

La vera storia dell’isola di King

In questo albo del 2014 narra di avvenimenti procedenti alla nascita di Diabolik. La vicenda è incentra su King, su come sia diventato il boss che viene mostrato in “Diabolik, chi sei?” e come abbia fondato la comunità di fuorilegge in cui sarebbe cresciuto il Re del Terrore.

Diabolik, chi sei?

Come ho anticipato prima, questo è il primo volume dove vengono dati alcuni dettagli sul passato del celebre ladro. Credendosi sul punto di morire assieme al suo acerrimo nemico, Diabolik decide di raccontare a Ginko tutta la sua storia. Iniziando dall’arrivo sull’isola di King, fino alla giovinezza trascorsa in un villaggio abitato solo da criminali che non gli avevano neanche dato un nome (era per tutti “il ragazzo”). Vengono forniti poi dettagli sull’invenzione delle sue prodigiose maschere. Diabolik racconta poi anche della prima volta che è stato ammesso alla villa di King, a 22 anni, e di come lo ha poi ucciso. Infine racconta a Ginko della sua fuga dall’isola con il suo tesoro e l’origine del nome “Diabolik”. Questo era infatti il nome della pantera che King aveva tenuto come trofeo di caccia.

La maschera e il volto

Anche questo albo è ambientato sull’isola di King e copre un ampio arco temporale. La vicenda inizia con un Diabolik preadolescente che fa la conoscenza della coetanea Luana e di suo nonno Leo, abitanti del villaggio di pescatori dall’altra parte dell’isola. Questa sezione si conclude, ancora, con la sua fuga dopo l’uccisione di King. Il fulcro di tutta la storia però sono le celebri maschere. Si Assiste infatti alla drammatica avventura fuori dall’isola che spingerà il giovane Diabolik a lavorare alla sua sensazionale invenzione. Sarà grazie a nonno Leo, abilissimo scultore, se imparerà l’arte di plasmare volti identici agli originali.

L’ombra della luna

Prendendo spunto da un evento straordinario, un’eclissi di sole, vengono raccontati tre episodi indipendenti con protagonisti i giovani Diabolik, Ginko ed Eva (questo volume è citato, infatti, anche nella guida ai volumi più significativi per la Kant). Quello di Diabolik mostra il suo incontro, da adolescente, con la feroce pantera da cui, anni dopo, prenderà il nome.

King non deve sapere

L’avventura raccontata in questo albo albo può essere collocata dopo “L’ombra della luna” e prima della drammatica trasferta narrata ne “La maschera e il volto“. In chiusura del volume, vien riproposta la storia breve “Vinca il migliore“, originariamente pubblicata nel libro “Diabolik visto da lontano” (2002). Si tratta, forse, della prima volta in cui King mette alla prova “il ragazzo” e sicuramente è il racconto che ha fissato una volta per tutte il “look” del boss, con l’inseparabile cappello che da allora non ha più abbandonato.

Gli anni perduti nel sangue

Dopo la fuga dall’isola di King, ritroviamo Diabolik nell’esotico Deccan. Qui viene preso sotto l’ala di Ronin, un carismatico boss che diventa suo amico e mentore. Qui si addestra in una scuola di arti marziali. Un capitolo fondamentale della vita di Diabolik, che si conclude però tragicamente a causa di un occidentale, anche lui a capo di un gruppo criminale: Walter Dorian. Diabolik, dopo averlo ucciso (o almeno così crede), ne prende il posto e decide di trasferirsi a Clerville.

Destini incrociati

Albo ambientato durante il periodo che Diabolik trascorre in Deccan. Qui viene raccontata una sua missione per conto di Ronin. Troviamo quindi Diabolik e la giovane Eva Kant, all’epoca spia industriale in Sud Africa, che incrociano le loro strade per la prima volta, all’insaputa l’uno dell’altra.

Novecento minuti di furore

Questo albo rappresenta il numero 900 della serie regolare. Qui uno dei luogotenenti di Walter Dorian torna dal passato per vendicarsi di Diabolik. Una storia ambientata ai giorni nostri che ai lettori ha dato però modo di scoprire qualche dettaglio in più sulla fine del periodo orientale del Re del Terrore.

Un’isola maledetta / Fuga dall’isola

Questa storia è divisa in due volumi. Le maschere di plastica erano perfette sin dalla partenza dall’isola di King, ma avevano un problema di durata, infatti, dopo qualche ora si scioglievano. Diabolik scopre la soluzione grazie a una particolare resina che si trova solo in un’isola dei mari del Sud. Ciò accadde subito dopo il suo trasferimento a Clerville. La vicenda prosegue con un calo della produzione della resine e con il ladro che deve correre ai ripari.

Io sono Diabolik

Nei primissimi tempi di attività a Clerville, Diabolik viene notato da Natasha Morgan, un’affascinante dark lady a capo di un’organizzazione criminale. Dopo un inizio difficile, tra i due si stabilisce una relazione non solo lavorativa. Nel corso di questa avventura scopriremo che tre dei maestri di Diabolik sull’isola, Dempur, Cen-Fu e Lopez, non hanno mai smesso di cercarlo, sperando di mettere le mani sul tesoro di King.

La morte in pugno

In questo volume troviamo un giovane Diabolik che deve ancora approcciarsi alla malavita di Clerville. Al piccolo Re del Terrore mancano infatti diverse informazioni, che deve trovare il modo di ottenere. Questo lo spinge a frequentare la palestra di pugilato di Big Bolt, un luogo che si dimostrerà pieno di sorprese.

Le ombre del passato

Questo volume narra una delle più drammatiche e apprezzate storie del Re del Terrore. Qualcosa è accaduto anni fa a Clerville, un episodio traumatico che Diabolik proprio non riesce a ricordare ma che, nel corso di questo albo, gli ritornerà alla memoria con tutta la sua forza dirompente.

Diabolik e Ginko: tempesta di ricordi

In questo albo viene raccontati il primo, fatidico, incontro faccia a faccia tra Diabolik e l’ispettore Ginko. Grazie a questa storia viene anche fatta luce su un episodio citato sin dall’esordio della serie ma mai raccontato: la prima volta in cui Ginko ha arrestato Diabolik e la sua successiva evasione dal carcere di Asen.

Una vendetta in sospeso

Storia di difficile collocazione nella cronologia diabolika, che per certi versi sembra ambientata precedentemente al primo incontro tra Ginko e Diabolik e, per altri, dovrebbe essere ambientata dopo. Di sicuro è la prima volta in cui l’ispettore e il criminale si ritrovano ad agire spalla a spalla (senza che l’ispettore ne sia consapevole).

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