Dom 8 Giugno, 2025
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Danny McBride sarà in Alien Covenant?

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Si avete letto bene. Danny McBride sarà in Alien Covenant, o almeno è in trattative per la sua partecipazione nella nuova pellicola dedicata allo xenomorfo. Questo è quanto si apprende da una intervista rilasciata a The Wrap e apparsa su ComicBookMovie. Siamo abituati a vedere McBride in vesti comiche e demenziali, quindi non abbiamo idea del ruolo che potrebbe interpretare nel nuovo progetto di Ridley Scott. Ne approfittiamo comunque per riportarvi la sinossi ufficiale del film.

Ridley Scott ritorna nell’universo da lui creato in Alien con Alien: Covenant, il secondo capitolo della trilogia prequel iniziata con Prometheus e che si collegherà direttamente all’opera di fantascienza del 1979.

Diretta verso un pianeta remoto ai confini estremi della galassia, la ciurma della navicella Covenant scopre un presunto paradiso inesplorato che in realtà è un mondo oscuro e pericoloso. L’unico abitante è il “sintetico” David (Michael Fassbender), sopravvissuto della fallimentare spedizione Prometheus

Danny McBride sarà in Alien Covenant

A posizionare la ciliegina sulla torta ci pensa la rivelazione della costumista abituale di Scott, Janty Yates, la quale riferisce che il film sarà ambientato 10 anni dopo i fatti accaduti in Prometheus.

Le onde gravitazionali esistono

Arriva la conferma dell’esistenza delle onde gravitazionali, ipotizzate da Albert Einstein un secolo fa. A darne la notizia è l’Agenzia Spaziale Italiana che, grazie alle rilevazioni dell’Osservatorio gravitazionale europeo (Ego), a Cascina, in provincia di Pisa e dalle rilevazioni statunitensi, possono confermare la teoria e quindi rendere ufficiale la loro esistenza. Ecco il comunicato stampa rilasciato dall’ASI:

Con l’annuncio della prima rivelazione diretta di un’onda gravitazionale da parte dell’interferometro LIGO (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), frutto della collaborazione LIGO/Virgo (quest’ultimo una collaborazione INFN e CNRS), si apre una grande prospettiva per la ricerca spaziale e per l’ASI nello studio di un universo finora sconosciuto, accessibile solo tramite la rivelazione delle onde gravitazionali. Oltre alla partecipazione in INTEGRAL, FERMI e SWIFT, l’ASI opera con il satellite italiano, AGILE, che grazie ad un grande campo di vista pari ¼ del cielo parteciperà alla caccia e alla comprensione delle sorgenti di onde gravitazionali provenienti da interazioni che coinvolgono buchi neri e stelle di neutroni. Queste ricerche sono difficili da terra, non essendoci molti telescopi a grande campo. Gli scienziati italiani e la comunità spaziale nazionale saranno quindi in una posizione privilegiata per scandagliare l’Universo e i suoi fenomeni più energetici sfruttando la scoperta della radiazione gravitazionale.
 
“Dopo più di cinquant’anni di ricerca commenta Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, la rivelazione diretta di onde gravitazionali ci permetterà di aprire un nuovo capitolo dell’astrofisica, basato su una nuova tecnica osservativa mai sfruttata in precedenza. In questo ambito gli esperimenti spaziali giocheranno un ruolo decisivo sia contribuendo ad localizzare le sorgenti gravitazionali per mezzo di segnali luminosi (raggi X e raggi gamma) sia realizzando interferometri come quelli realizzati a terra ma milioni di volte più grandi e sensibili, posti nello spazio, strumenti di cui l’esperimento Lisa Pathfinder recentemente messo in orbita con l’ultimo lancio del Vega è il precursore”.
Tra i ricercatori coinvolti nella ricerca di sorgenti di onde gravitazionali con missioni spaziali, c’è anche il team di INTEGRAL, satellite dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) con forte partecipazione italiana, per l’astrofisica nei raggi X e gamma.
 
“INTEGRAL viene costantemente allertato in tempo reale dai colleghi di LIGO quando rivelano l’arrivo sulla terra di segnali gravitazionali, come nel caso dell’evento del settembre scorso» dice Pietro Ubertini, direttore dell’INAF-IAPS e responsabile del gruppo italiano per la ricerca delle sorgenti di onde gravitazionali con INTEGRAL. «L’esperimento LIGO ha rivelato un segnale gravitazionale di notevole intensità ma non è stato in grado di decifrare la direzione di arrivo. Quindi nulla sappiamo sulla sorgente cosmica che ha causato questa collisione tra buchi neri, né dove sia esattamente nel cielo: una galassia gigante? due buchi neri isolati che viaggiano nello spazio? E’ quanto cerchiamo di scoprire anche con INTEGRAL, grazie al suo grande campo di vista”.​
Fonte: ASI

Amazon regala Lumberyard per creare il vostro videogame

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Amazon regala Lumberyard, questa è solo l’ultima novità sfornata dalla società americana. L’azienda leader nel mondo e-commerce approfondisce il suo rapporto con i videogiochi rendendo disponibile in modo del tutto gratuito questo kit che permette a chiunque di costruire il proprio videogioco personale. Il programma è compatibile con piattaforma Pc e console, la possibilità di progettare giochi per dispositivi mobili o realtà virtuale sarà implementata in un paio di mesi da quello che si evince nell’annuncio ufficiale che trovate a questo link.

Lumberyard si basa sul CryEngine, il motore grafico che ha mosso i primi Far Cry e Crysis. Al software di produzione Crytek, si aggiunge il codice di una azienda acquistata e controllata da Amazon, la Double Helix. Ma la sorpresa più grossa e senza dubbio l’annuncio di GameLift, che permetterà di aggiungere al gioco creato una componente Multiplayer. Il tutto senza alcun accordo di sottoscrizione o revenue share, un vero e proprio regalo.

Fonte: AWS

Rivelata la data del film di Han Solo!

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Come abbiamo ampiamente parlato in questo articolo, Star Wars: The Force Awakens ha incassato 2 miliardi (ed oltre) di dollari al botteghino, e circa tre miliardi con gli articoli di merchandising.

Il CEO di Disney Bob Iger, ha rilasciato delle informazioni interessanti riguardo i futuri progetti targati Lucasfilm della casa cinematografica, tra i quali il prossimo capitolo Episodio VIII e il film su Han Solo. Pare infatti che l’enorme flusso di denaro entrato nelle casse della major cinematografica, spianino la strada ai titoli successivi di Guerre Stellari.
Iger ha affermato:

Non c’è modo migliore di promuovere questo franchise se non producendo prodotti di qualità. Le riprese di Star Wars: Episodio VIII, il prossimo capitolo della leggendaria saga, sono appena cominciate e saranno nei cinema a Dicembre 2017. Anche le prime produzioni del capitolo IX, che verrà rilasciato nel 2019, sono anch’esse iniziate.

Il CEO ha continuato parlando del progetto Han Solo, film che sta prendendo corpo tra le mani di Phil Lord e Chris Miller.
Il titolo non ha ancora un nome ufficiale ma è stato confermato che verrà rilasciato nelle sale a maggio del 2018.
Come ben sapete, Lucasfilm iniziò una furiosa ricerca di un giovane attore che potesse fare le veci del giovane Solo.
Alcuni dei papabili per il ruolo erano: Miles Teller, Ansel Elgort, Dave Franco, Jack Reynor, Scott Eastwood, Logan Lerman.

Siamo in trepidante attesa!

Fonte: GeekTyrant

Confermato l’arrivo dell’ottavo libro di Harry Potter

Un paio di settimane fa riportavamo la notizia che voleva due grandi case editrici contendersi i diritti per la pubblicazione nelle librerie di Harry Potter and The Cursed Child, tratto dall’omonimo spettacolo per teatro, e considerato a tutti gli effetti il sequel del sesto libro, Harry Potter e i Doni della Morte. Oggi è arrivata la notizia che si è giunti finalmente ad un accordo tra Little Brown e J.K.Rowling. È quindi confermato l’arrivo dell’ottavo libro di Harry Potter. Precedentemente si paventava la possibilità che le cose andassero per le lunghe a causa della difficoltà nel trovare un accordo tra le parti, paura che oggi scompare lasciando spazio alla gioia dei fan. Attenzione però, Harry Potter and The Cursed Child in realtà non sarà un vero e proprio romanzo, poichè conterrà in realtà la sceneggiatura utilizzata dagli attori dello spettacolo per mettere in scena l’opera.

Ecco la trama dell’opera ufficiale:

“È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è di certo più facile adesso che è un dipendente del Ministero della Magia oberato di lavoro, un marito e padre di tre bambini in età scolare. Mentre Harry si ritrova a gestire un passato che si rifiuta di rimanere nel posto cui appartiene, il suo figlio più giovane Albus lotta con il fardello dell’eredità di una famiglia e del peso della fama che non ha mai voluto. Con il passato e il presente che si fondono sinistramente in un tutt’uno, padre e figlio impareranno una verità scomoda: a volte, l’oscurità proviene dai posti più inaspettati.”

Harry Potter and The Cursed Child sbarcherà in libreria il 31 luglio 2016, giorno del compleanno di Harry Potter e della scrittrice J.K. Rowling.

Fonte: Pottermore

Look Who’s Back il film satirico sul ritorno di Hitler

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Il 9 Aprile sarà la data magica per Look Who’s Back il film satirico sul ritorno di Hitler. Dato il grande successo in Germania, Netflix ha deciso di esportare questa singolare pellicola anche all’estero. Il film è stato girato dal regista tedesco David Wnendt, ed è ispirato all’omonimo libro di Timur Vermes. Hitler, si risveglia in un cortile di Berlino ai tempi nostri e, pur essendo convinto di trovarsi ancora nel 1945 durante il Terzo Reich, viene erroneamente scambiato per un comico che fa la sua stessa parodia. Look Who’s Back è in realtà un film alla Borat, dove il personaggio principale, interpretato da Olivier Masucci, viene ripreso per le strade di Berlino come fosse in una candid camera, registrando la reazione reale delle persone che lo incrociavano per strada. Curiosi? Di seguito potete trovarne un assaggio..

Fonte: DeadLine

Josh Brolin torna a parlare di Jonah Hex: “l’ho odiato”

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Durante un’intervista rilasciata al podcast di Nerdist, Josh Brolin è tornato a parlare di Jonah Hex e, a quanto pare, i ricordi fanno male. Non era nostra intenzione riportarvi alla memoria il pessimo film, uscito nelle sale (deserte) nel giugno del 2010, ma l’estratto dell’intervista rivela nuovi dettagli sulla pellicola.

“Oh, Jonax Hex. L’ho odiato, l’ho odiato proprio,” ha spiegato Brolin. “Sul set era diverso, sarebbe stato un film migliore se fosse stato come l’esperienza di riprese. E invece alla fine abbiamo dovuto rigirare 66 pagine di script in 12 giorni. Insomma, da un lato comprendo i finanziatori, bisognava cercare di non andare in perdita e quindi tutto si è ridotto a una pura questione commerciale. Ma quando cerchi di mettere troppe toppe al vestito, finisce male.

“Se solo avessi avuto 5 milioni di dollari, che è il budget con cui avrei personalmente lavorato al film, lo avrei fatto molto diverso. Ricordo che un giorno, mentre parlavo con la Warner Bros. di Jonah Hex, in TV c’era “Lo straniero senza nome”. Se avessi avuto le palle di spendere 5 milioni di dollari lo avrei fatto così, perché il pubblico avrebbe apprezzato un film in quello stile. E per di più non sarebbe costato più di 10 milioni di dollari.”

Ora possiamo tornare a far finta che il film non sia mai esistito.

Perché C-3PO ha un braccio rosso?

Si chiamerà Star Wars Special: C-3PO e sarà disponibile dal 30 marzo, l’albo dedicato all’androide di Guerre Stellari, nonché storia molto attesa dai fan, poiché svelerà il motivo per cui C-3PO ha un braccio rosso in Guerre Stellari: Il Risveglio della Forza. L’albo in questione ha subito un ritardo nella pubblicazione poichè Lucasfilm non aveva dato il suo benestare alla sceneggiatura fino ad una settimana prima dell’uscita fissata al 2 Dicembre. L’artista Tony Harris, responsabile della pubblicazione ha dichiarato al riguardo su Facebook:

I ritardi sono stati causati dai lunghi processi di approvazione della Lucasfilm sullo script e mi è stata data luce verde per iniziare nel weekend del Ringraziamento

Cosa sarà successo al braccio di C-3PO?

Fonte: BadComics.it

The Rusty Lake Hotel

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Steam, The Rusty Lake Hotelcome ben sappiamo, è un grosso calderone di idee originali e non di rado innovative. Noi di JustNerd cercheremo sempre di offrirvi uno spunto per l’acquisto di qualche titolo tra questi, lasciando i titoli tripla A alle riviste specializzate del settore. Il gioco di oggi è un classico puzzle game in stile punta e clicca, ovviamente indie.

Il gioco

La storia di “The Rusty Lake Hotel” è tanto semplice quanto inquietante. La trama si svolge in un hotel in mezzo ad un lago che riceve cinque diversi ospiti, ognuno di essi con una fattezza animale differente. Troviamo infatti un cinghiale, un piccione, un cervo, un fagiano ed un coniglio, il tutto condito con un corvo alla reception, una rana in cucina ed un gufo come proprietario. Nonostante possa sembrare l’inizio di una pessima barzelletta sulla “vecchia fattoria”, lo scopo del gioco è di cucinare cinque diverse cene in altrettanti giorni. Se fin qui foste scettici, vi darei ragione; aspettate però di sentire da dove provengono gli ingredienti necessari. I cinque ospiti portano infatti un elemento della ricetta: loro stessi! In sostanza dovremo riuscire a prelevare della carne dai nostri succulenti clienti (rima casuale), per poterla poi cucinare per cena. Detto così sembra un gioco stupido e senza senso, The Rusty Lake Hotel invece si distingue per la sua simpatica ironia e complicatezza.

The Rusty Lake Hotel

Questo titolo è un puzzle-game a tutti gli effetti, di quelli che ti puoi aspettare anche su uno smartphone od un tablet. La semplicità quindi la fa da padrone in ogni suo aspetto: interfaccia, movimento, interazione. Punta e clicca!

Il gioco merita di essere giocato nella classica oretta da riempire nelle noiose giornate uggiose. Al momento dell’acquisto su Steam, l’abbiamo pagato 1,49€, soldi che sono, a nostro parere, ben spesi.

 

Twilight Struggle: la guerra fredda sul tavolo da gioco

Oggi diamo uno sguardo ad un gioco di eccezionale fattura e caratura, un titolo che è stato in testa alla TOP “Board Game Geek” per mesi, se non anni. Stiamo parlando chiaramente di Twilight Struggle, creato da Ananda Gupta e Jason Matthews e distribuito da GMT Games fin dalla data di rilascio nel 2005 (in Italia da Asmodee).

 Il nome del gioco deriva da una parte del discorso che John Francis Kennedy tenne in occasione della sua nomina a Presidente degli Stati Uniti d’America, nel gennaio del 1961. Twilight Struggle è un card driven wargame strategico che prevede due giocatori nella sua versione più classica, disposto su 10 turni di gioco distinti. È presente un tabellone con il planisfero suddiviso in 5 regioni e riportante tutte le informazioni di gioco necessarie allo sviluppo della partita.

Twilight Struggle

Testa a testa

Gli amanti della storia sapranno benissimo cosa portò alla famosa “Guerra Fredda” e come si sviluppò durante i suoi 50 anni circa di svolgimento. Le due superpotenze nucleari si affrontavano aumentando la propria influenza politica e militare negli stati di tutto il mondo, cercando quindi di sopraffare l’avversario con la propria ideologia: comunismo contro capitalismo. Le dinamiche di Twilight Struggle sono studiate per ricreare il clima di tensione e sospetto che c’era nella realtà del tempo tra Stati Uniti e Unione Sovietica. I giocatori si troveranno infatti a decidere se adottare una strategia offensiva, cercando quindi di conquistare le regioni interessate, oppure una strategia di disturbo, andando dunque a scombinare i piani dell’avversario. Sarà chiaro fin dalle prime battute che ogni azione corrisponderà ad una reazione di pari livello (o superiore) del giocatore nemico, esattamente come nella realtà.

Twilight Struggle

Dinamiche

I creatori hanno studiato Twilight Struggle molto minuziosamente, dandoci quindi l’opportunità di volgere la partita a nostro favore (o sfavore) grazie alle carte presenti. Le suddette carte contengono al loro interno un evento associabile ad una delle due superpotenze dando, ovviamente un vantaggio alla stessa. Nell’angolo in alto a sinistra, troviamo anche il valore della carta, che può essere utilizzato come valore di influenza, come punteggio nel tentativo di un colpo di stato o dei tiri di riallineamento sulla nazione bersaglio. Come dicevamo precedentemente, ogni azione equivale ad una reazione; dobbiamo stare dunque molto attenti a quello che faremo, in quanto, se si dovesse decidere di usare la mano pensante, si potrebbe rischiare di finire in una guerra termonucleare, che porterebbe inevitabilmente alla fine della partita con relativa sconfitta. L’equilibrio è infatti la chiave dominante del gioco, senza il quale le sorti del mondo vengono velocemente scandite a favore di uno dei partecipanti.  Uno dei modi per uscire vincitori dalla sfida è quello di conquistare politicamente l’Europa. Operazione piuttosto difficile da portare a termine, come potrete constatare personalmente, in quanto il vostro avversario non si farà schiacciare dal vostro peso politico tanto facilmente. Un’altra metodologia di vittoria è quella di costringere l’avversario a DEFCON 1, ovvero la guerra atomica. Operazione tutt’altro che facile per via dell’attenzione metodica che si tende ad avere riguardo lo stato di DEFCON.

Twilight Struggle

Kennedy o Khrushchev?

Le dinamiche di gioco rendono lo scontro molto equilibrato ed entrambe le fazioni possono far pendere l’ago della bilancia a proprio favore. Essendo però un gioco con chiara matrice storica, andando in avanti con i turni di gioco, ed avvicinandoci dunque ai tempi più moderni, gli Stati Uniti avranno inevitabilmente qualche vantaggio in più. Se siete sostenitori della causa socialista, non preoccupatevi! Tendenzialmente il gioco termina prima di arrivare al turno 10, quindi lo scontro risulta essere sempre equo.

Twilight Struggle

È Twilight Struggle, non chiamatelo Risiko!

Spesso quando si vede il tabellone planisfero e si parla di guerra, si fa l’errore di associarlo al celebre Risiko. Le similitudini però finiscono qui.
Provando Twilight Struggle, potrete vedere personalmente come i due giochi siano agli antipodi. Non esistono alleanze o armate e non ci sono eventi casuali. L’unica cosa che i due titoli hanno in comune è l’obiettivo di conquistare il mondo, da un lato militarmente, dall’altro politicamente.

Il prezzo del gioco si aggira sempre attorno ai 45 € che, secondo noi, sono soldi ottimamente spesi, considerate anche le 110 carte evento, i 228 segnalini a colori e la mappa in cartoncino rigido.

“Now the trumpet summons us again, not as a call to bear arms, though arms we need; not as a call to battle, though embattled we are – but a call to bear the burden of a long twilight struggle…

Titanfall 2 avrà una serie tv e il single player

Titanfall 2 avrà una serie tv. Durante un’intervista rilasciata a ForbesJesse Stern, lead writer per Titanfall 2, ha dichiarato l’intenzione di portare i famosi mech di Respawn sul piccolo schermo in collaborazione con Lionsgate, senza però sbottonarsi troppo. Lo stesso ha poi svelato dei dettagli relativi alla nuova campagna single-player, precedentemente assente nel primo capitolo. Ricordiamo che il titolo in questione, precedentemente esclusiva Xbox One, sarà stavolta multipiattaforma.

Questo quanto dichiarato da Stern sulla campagna single player:

“Stiamo facendo del nostro meglio per fornire la visione di un conflitto su scala mondiale, che riprenda in pratica la storia della Rivoluzione Americana e della Guerra d’Indipendenza, ma nello spazio”, ha detto. “Abbiamo immaginato la nuova generazione di immigrati muoversi verso la frontiera di un pianeta inabitabile.”

“Piuttosto che adottare un approccio sci-fi tradizionale, però, volevamo scoprire cosa accadrebbe in pratica: quale aspetto avrebbero le navi e le macchine disegnate per scavare e costruire, demolire e assettare il terreno? E cosa succederebbe se venissero usate come strumenti di guerra?”

“Ciò che ci ispira è la commistione fra l’avanzamento tecnologico e l’inevitabilità della guerra, nonché la sua connotazione. In Titanfall 2 ci saranno molte sequenze in cui la scienza incontra la magia, mantenendo però concretezza e realismo.”

Fonte: Multiplayer.it

L’intelligenza artificiale è quasi a livelli umani

In Cina, sfruttando la nota piattaforma di messaggistica WeChat, è in corso il più grande Test di Turing al Mondo. Questa procedura, famosa al pubblico per il recente film The Imitation Game, che racconta la storia del matematico Inglese che l’ha inventata, si basa su una serie di parametri atti a capire l’avanzamento dell’intelligenza artificiale delle macchine rispetto all’uomo.

Il software di intelligenza artificiale Xiaoice, è in grado di chattare autonomamente con gli utenti WeChat, interpretandone messaggi scritti e immagini postate, cercando poi in rete, e in tempo reale, le risposte che non conosce e imparando dalle conversazioni come una persona vera, arrabbiandosi o imbarazzandosi all’occorrenza come un utente qualsiasi. Il Test di Turing si considera superato nel momento in cui l’uomo non distingue la conversazione di una macchina da quella di una persona reale, ed i risultati del Test, ancora in fase di svolgimento, dimostrano che quasi nessun utente per almeno i primi 10 minuti si accorge di essere alle prese con un IA, e un numero incredibile, quasi 10 milioni, circa il 25% dei coinvolti nelle conversazioni è arrivato a dire Ti Amo al software cinese. Questo dimostra sicuramente il basso livello di alcuni utenti della Chat, ma anche l’altissimo traguardo raggiunto dal software Cinese. Ancora lontani dal superamento dei rigidi standard del Test, siamo convinti di essere sulla buona strada.

Fonte: Wired