Lun 9 Settembre, 2024

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Anche gli attori di Hollywood in sciopero. Per Bob Iger, CEO di Disney, non sono “realistici”

L’amministratore delegato della Disney, Bob Iger, è intervenuto di recente a Squawk Box della CNBC e ha parlato dello stato attuale dei sindacati degli sceneggiatori e degli attori che sono ora in sciopero a Hollywood, affermando che non sono “realistici” nelle loro aspettative. Con gli attori che si sono uniti agli sceneggiatori in uno sciopero contro gli studios, Iger ha dichiarato:

“È molto preoccupante per me. Abbiamo parlato di forze dirompenti in questo settore e di tutte le sfide che stiamo affrontando, della ripresa dalla COVID che è in corso, ma non è ancora del tutto rientrata. Questo è il momento peggiore del mondo per aggravare la situazione. Comprendo il desiderio di qualsiasi organizzazione sindacale di lavorare per conto dei propri membri per ottenere il massimo compenso ed essere compensati equamente in base al valore che forniscono. Siamo riusciti, come settore, a negoziare un ottimo accordo con la corporazione dei registi che riflette il valore che i registi contribuiscono a questo grande business. Volevamo fare la stessa cosa con gli sceneggiatori e vorremmo fare la stessa cosa con gli attori. C’è un livello di aspettative che non è realistico. E si stanno aggiungendo alle sfide che questo settore sta già affrontando e che, francamente, sono molto dirompenti”.

Come si può immaginare, in questo momento c’è molta frustrazione da entrambe le parti. Le trattative sul contratto del sindacato degli attori si sono concluse mercoledì sera senza una soluzione. Lo sciopero bloccherà di fatto tutta la produzione cinematografica e televisiva, ben più di quanto non stia già facendo lo sciopero degli sceneggiatori. La SAG-AFTRA non sciopera da oltre quarant’anni e l’ultima volta che i sindacati degli attori e degli sceneggiatori hanno scioperato contemporaneamente è stato nel 1960.

Iger ha poi affermato che, pur rispettando il diritto dei sindacati di “ottenere quanto più possibile come compenso per il loro personale”, essi devono “essere realistici riguardo all’ambiente commerciale e a ciò che questo settore può offrire”. Ha proseguito:

“Avrà un impatto molto, molto dannoso sull’intero settore e, purtroppo, ci saranno enormi danni collaterali per le persone che forniscono servizi di supporto, e potrei continuare a lungo. Avrà ripercussioni anche sull’economia di diverse regioni, a causa delle dimensioni del settore. È un peccato, è davvero un peccato”.

Ovviamente, con lo sciopero degli attori che si va ad aggiungere a quello degli sceneggiatori di Hollywood, si spera che riescano a trovare una soluzione e a raggiungere un compromesso accettabile per entrambe le parti onde evitare che il settore imploda su se stesso, ma non sembra che accadrà presto.

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