Kisarta: la recensione dell’ambientazione horror per D&D 5E

Kisarta è la nuova ambientazione per Dungeons and Dragons Quinta Edizione pubblicata dal team di Isola Illyon, casa editrice di GdR che ha localizzato in italiano prodotti come City of Mist e Ryuutama. Kisarta è un setting horror dark fantasy in cui i giocatori vestono i panni delle Anime, morti risvegliatisi dalla propria tomba nei pressi della terribile e immensa Città di Limbo.

Benvenuti su Kisarta, dove la morte è solo l’inizio!

La nostra recensione di Kisarta

In Kisarta tutto parte con la fine. I PG dell’ambientazione, infatti, sono Anime che si risvegliano dopo la morte in un luogo, in principio, del tutto sconosciuto: il Cimitero delle Anime della Città di Limbo. Il fatto di giocare personaggi trapassati è, forse, il tratto che cattura subito l’attenzione di noi giocatori, ma Kisarta è un setting dalle tinte horror che cela molti più intrighi e sorprese, dando vita ad una intricata e misteriosa rete di relazioni, incubi e segreti che caratterizza questa ambientazione dark.

Le novità del manuale

Oltre a poter giocare tutte le razze e le classi di D&D, nel manuale di Kisarta troveremo: 5 nuove Razze, 5 nuove Classi, e nuove Sottoclassi per tutte le classi base di D&D. Ecco un piccolo riassunto:

  • Razze: Dimenticato; Disincarnato; Dissognatore; Effige; Feticcio
  • Classi: Abominio; Cavaliere stregato; Demiurgo; Devastatore; Viaggiatore

In questo universo coabitano, ad esempio, i Dimenticati, umanoidi dalla corporatura esile con grandi mani e volto privo di occhi, naso e orecchie; i Disincarnati, vere e proprie statue viventi; e i Dissognatori che si nutrono dei pensieri degli altri. Tra le Classi più particolari citiamo il Demiurgo, un mistico erudito impegnato nella comprensione della realtà ultima di Kisarta; e il Devastatore, un essere tormentato il cui unico modo per non perdere il senno è riversare le proprie frustrazioni contro i nemici. Insomma, un bel gruppo di personaggi da incontrare in taverna!

Anche tra le Sottoclassi ci sono spunti molto interessanti come ad esempio i Collegi Bardici, tra cui figura il Collegio dei Trapassati, il Dominio della Follia per i Chierici o l’Archetipo marziale Araldo dei Dannati per il Guerriero. Ah, giusto, per il Mago c’è la Tradizione Arcana Scuola Proibita con cui al 2° livello si acquisisce il rassicurante Maledire con Sofferenza!

A questo punto potrebbe sorgere spontanea una domanda: dato che i PG sono già morti, possono morire di nuovo? La risposta è ni. In Kisarta ogni personaggio definisce in creazione, tramite il lancio di 3d6, il proprio punteggio di Anima (che non potrà essere inferiore a 10). Ogni volta che un personaggio muore secondo le regole classiche di D&D perderà un punto Anima e dopo un lasso di tempo a discrezione del GM tornerà cosciente e stabile ad 1 Punto Ferita. Questo finché il PG avrà a disposizione punti Anima: quando il suo punteggio sarà 0 la morte successiva sarà definitiva e il GM prenderà il controllo del personaggio.

Il punteggio di Anima servirà anche a sessione per attivare Plasmare il Fato: spendendo 1 punto anima il PG può soggiogare il fato o alterare l’ambiente circostante ottenendo +5 a un tiro per colpire, tiro salvezza o prova di caratteristica. Si guadagnano punti Anima ogni volta che si sale di livello e, a discrezione del GM, in alcune situazioni particolari di gioco per ricompensare i PG.

Un’altra aggiunta del manuale alle regole base di D&D è il Riposo realistico: 8 ore di riposo indisturbato concedono i benefici di un riposo breve; un riposo lungo invece richiede ai personaggi di allontanarsi da stress e conflitti per ben una settimana.

Insomma, già da queste prime informazioni si può notare come le regole di Kisarta sottolineino che non si tratta di un’ambientazione facile da affrontare: nei Domini l’atmosfera lugubre si lega indissolubilmente a scontri, difficoltà, bestie immonde e città ricche di corruzione e misteri.

Il manuale contiene poi altre regole decisamente interessanti: nuovi Background (Cercatore di gloria; Destino incompiuto; Saggio ultraterreno; Sguardo siderale; Ratto di Limbo); regole relative al Grande Gioco (come il Punteggio Gloria); Traguardi; Follia e dannazione. Inoltre, alla fine del volume troveremo una lista di nuovi Oggetti e Incantesimi e un’avventura per personaggi di 3° livello dal titolo Cicatrici nella pietra.

L’ambientazione di Kisarta

Il setting di Kisarta è uno degli elementi più affascinanti del manuale. Nel volume, infatti, potremo leggere una descrizione completa e dettagliata dei Domini dell’ambientazione, ossia tutti quei luoghi che è possibile esplorare su Kisarta partendo dalla Città di Limbo.

  • Domini: L’Abisso senza nome; La Cittadella radiosa; Il Crogiolo dei Dannati; Il Deserto dei Sussurri; La Foresta dei Lamenti; L’Oceano delle Anime; Il Pozzo dell’Eternità
  • Domini dimenticati: La tomba eterea; il Vuoto; lo Spazio Onirico

Come potete presumibilmente immaginare non si tratterà di gite in luoghi ameni e pacifici, ma i Domini riusciranno a catapultare i PG in luoghi inospitali, terrificanti, ricchi di dolore ma anche di misteri e intrighi. Questi luoghi su Kisarta sono legati tra loro da un complesso e misterioso filo conduttore chiamato il Grande Gioco, una fitta rete di patti, connessioni, cospirazioni e congiure che coinvolgono i Kisarthi, dai Signori del Cerchio Nero che dominano sulla Città di Limbo, fino all’ultima della Anime risvegliate nel Cimitero.

Tutte queste (e molte altre informazioni!) vengono descritte nella parte del manuale dedicata in maniera specifica all’ambientazione. La particolarità del setting di Kisarta è però che la sua ambientazione non è solo la descrizione dei luoghi, delle città o dei personaggi che la abitano, ma è anche una descrizione, o meglio, un disvelare la verità che si cela dietro Kisarta. Che cos’è Kisarta? Perché delle sfortunate anime trapassate si risvegliano proprio qui? È possibile uscire da Kisarta, e come? Insomma, gli interrogativi sono tanti e potremo trovare risposte leggendo il manuale.

Prime impressioni di gioco

Ho provato Kisarta per la prima volta in occasione del Play Modena 2021 allo stand di Isola Illyon grazie ai ragazzi di The Agency. Si trattava di una one-shot con personaggi di 3° livello (Barbaro, Ladro, Chierico, Warlock, Ranger e Guerriero).

La sessione di gioco è stata molto coinvolgente e ci ha fatto entrare sin dall’inizio nel mood di Kisarta. Infatti i nostri PG si sono risvegliati in una cella senza finestre né porte e legati per le caviglie; l’unica cosa che vedevano davanti a loro era un circolo rituale con una bizzarra statua in mezzo. Non entrerò nei dettagli (magari qualcuno la giocherà in futuro!), ma devo dire che è stata una bella sessione in perfetto stile horror in cui si sono succeduti momenti di panico, scelte difficili, sangue e scontri.

Tutti i PG presentavano sulla scheda molte innovazioni contenute nel manuale (Incantesimi, Talenti, BG ecc.), così tante che in realtà non abbiamo avuto il tempo di provarle tutte! Ad esempio, il mio PG era un Chierico che seguiva il Dominio della Follia con Incantesimi come Frammentare la mente (quando una creatura che il Chierico può vedere e sentire fallisce un tiro salvezza su Saggezza imposto dal Chierico, la creatura diventata spaventata) o Presagio del folle (si può utilizzare Incanalare Divinità per scovare verità tra la follia). Oppure, il Barbaro (interpretato da Mario) seguiva il Cammino del Santuario con Giurare di Proteggere (ogni volta che il barbaro va in ira può scegliere una creatura diversa da sé che cade sotto l’effetto dell’incantesimo Santuario).

Insomma, tutti i PG, nonostante fossimo al 3° livello, avevano capacità non solo perfettamente in linea con le atmosfere dell’ambientazione ma anche molto utili e decisamente forti in alcuni casi. Questo però non ci ha impedito di prendere delle sonore bastonate: io, come Chierico, ho usato tutti i miei slot incantesimo per curare, e nonostante ciò siamo arrivati alla fine del nostro percorso con un personaggio a terra svenuto.

Questo dimostra che la “mortalità” in Kisarta può essere davvero molto elevata e che serve un attento controllo da parte del GM per bilanciare le sfide in modo da rendere il gioco coinvolgente e divertente. È facile infatti che i PG abbiano delle capacità molto forti, eppure non possono avere vita facile in un’ambientazione di questo tipo; d’altro canto inserire sfide troppo difficoltose potrebbe risultare frustrante dato già il tenore horror e dark del setting. Sarà interessante provare una campagna lunga e vedere come si bilancia il tutto anche ai livelli più alti.

In conclusione, Kisarta è un manuale che, pur partendo da un’idea non innovativa, riesce a definire in maniera molto originale l’ambientazione (che non è così banale come può apparire), aggiungendo inoltre regole che riescono a ben rappresentare le atmosfere e i toni del setting senza ridurlo in un combatti per il tesoro o per la sopravvivenza. Il manuale è stato realizzato molto bene, con un buon editing e delle ottime illustrazioni, e contiene moltissimi consigli per il GM per impostare e organizzare una campagna di Kisarta; si tratta di consigli indispensabili visto il tenore dell’ambientazione. Inoltre, Kisarta si propone come ambientazione per D&D che può essere utilizzata in diversi modi: campagna a sé stante, filler, ma anche come intermezzo in una campagna più lunga in caso di morte di qualche personaggio o di total party kill.

 

Kisarta
Kisarta è la nuova ambientazione per D&D 5E pubblicata dal team di Isola Illyon. Si tratta di un setting horror dark fantasy in cui i giocatori vestono i panni delle Anime, morti risvegliatisi dalla propria tomba nei pressi della terribile e immensa Città di Limbo. Kisarta è un manuale che, pur partendo da un'idea non innovativa, riesce a definire in maniera molto originale l'ambientazione (che non è così banale come può apparire), aggiungendo inoltre regole che riescono a ben rappresentare le atmosfere e i toni del setting senza ridurlo in un combatti per il tesoro o per la sopravvivenza. Il manuale è stato realizzato molto bene, con un buon editing e delle ottime illustrazioni, e contiene molte aggiunte regolistiche e consigli per il GM per impostare una campagna. Consigliato soprattutto agli amanti delle atmosfere horror: non rimarrete delusi dal Grande Gioco di Kisarta!
Pro
Ottimo manuale per chi ama le atmosfere horror e dark: sia l'ambientazione che le regole sono pensate per creare uno stato di perenne ansia e sgomento
Contro
Necessita di un buon bilanciamento da parte del GM sia per le sfide e i nemici, sia per mantenere i toni e le atmosfere del setting
7.8
Voto Finale