Lo Specchio di Nadear: quando il fantasy incontra l’investigativo – Recensione

Lo Specchio di Nadear

Eccoci qui per parlare del secondo romanzo di casa Myth Press: Lo Specchio di Nadear. Questo nuovo libro, scritto da Andrea Venturo, ci catapulta in una storia fantasy che unisce i tratti del romanzo di formazione e il genere investigativo. Un mondo ricco di inseguimenti, intrighi, storie di maghi e ladri in cui non mancano i colpi di scena!

Lo Specchio di Nadear, edito da Myth Press, è il nuovo romanzo fantasy di Andrea Venturo. Intrighi, inseguimenti, magie e una città da scoprire: Lo Specchio di Nadear è questo e molto altro!

Il romanzo racconta le avventure di Conrad, giovane ragazzo pronto a dimostrare al padre di essere ormai un giovane adulto in grado di poter aiutare negli affari di famiglia. Per questo, il ragazzo dovrà recarsi nella vicina città di Nadear per recuperare un carico di merce per gli affari del padre.

Insieme a lui viaggiano Diana, ragazza forte e tenace che non ama farsi mettere i piedi in testa, e La-Wonlot, nerboruto etsiqaasit che si esprime a fatica ma sa perfettamente come farsi comprendere a suon di colpi.

Quando i tre arrivano in città si troveranno a dover affrontare una situazione inaspettata: un furto proprio sotto il loro stesso naso. La ricerca dei ladri farà scoprire ai protagonisti trame sotterranee, giochi politici, ingiustizie ma anche nuovi amici e improbabili alleanze.

Ecco la sinossi del libro:

Il giovanissimo Conrad ha il primo vero incarico da adulto: viaggiare sino a Nadear, dove lo attende la merce per rifornire la fattoria in cui vive con il padre. Insieme a La-Wonlot e Diana, i tre affiatati compagni dovranno affrontare la realtà di un mondo ove nulla è ciò che sembra.

Tuffati anche tu insieme a Cornad e i suoi compagni lungo le strade della magica Nadear, tra rocamboleschi inseguimenti, machiavellici intrighi, storie di maghi e di eroi

Lo Specchio di Nadear: storia che unisce fantasy, romanzo di formazione e genere investigativo

La trama del romanzo di Andrea Venturo sembra, al primo approccio, abbastanza lineare: fantasy di formazione con un gruppo di avventurieri che devono compiere una missione; problema nel completamento della missione; avventura; risoluzione della missione. In realtà nulla è lineare o semplice in Lo Specchio di Nadear. Proprio come scoprirete tra le pagine del libro: niente è ciò che sembra!

Infatti, negli spiragli di questa trama classica si vanno ad inserire spunti e colpi di scena che sapranno complicare un bel po’ la situazione dei protagonisti e che non faranno di certo annoiare noi lettori. Al di sotto di quello che appare semplicemente come un semplice furto infatti, emergono giochi di potere, interessi economici, soprusi e reti sotterranee di alleanze che creano un mondo (all’interno di una città) tutt’altro che semplicemente eroic fantasy.

Lo Specchio di Nadear non è infatti solo un romanzo fantasy, ma vi racchiude anche spunti e tematiche del romanzo di formazione e del genere investigativo. Il giovane Conrad arriverà a Nadear in un modo e ne uscirà totalmente cambiato: dovrà perfezionare le sue doti, si innamorerà e dovrà fare i conti con gli spettri del proprio passato e le ansie che ha sul futuro.

Non solo, il romanzo è in tutto e per tutto la storia di un gruppo di personaggi che cercano di stanare un ladro la cui identità è misteriosa e nessuno è ancora riuscito ad acciuffare. Troveremo scene in cui i protagonisti, ciascuno in base alle proprie inclinazioni e capacità, tentano di decifrare indizi, seguono piste, combattono e si muovono silenziosamente tra le vie della città per scovare i colpevoli. Ma non posso andare oltre per evitare di fare spoiler!

Quello che ho particolarmente apprezzato del romanzo è quanto l’autore sia riuscito a creare servendosi di un inizio trama classico: il giovane eroe che parte per una nuova avventura. Questo testimonia che non servono storie iper-complesse, colpi di scena inverosimili o avversari impossibili da affrontare per creare una storia bella e coinvolgente. Come in una ricetta di cucina, pochi, buoni e semplici elementi creano da soli una struttura equilibrata, piacevole e coinvolgente senza dover per forza esagerare o complicare la struttura del racconto ad ogni costo.

A parer mio l’autore è riuscito benissimo in questo: il romanzo si legge con facilità e scorrevolezza, riuscendo ad essere coinvolgente dall’inizio alla fine. Ottima l’idea di non spiegare in maniera didattica tutte le varie sfaccettature dell’universo fantasy del romanzo, ma razze, linguaggi e modi di dire ci vengono proposti all’interno delle varie situazioni della storia. Magari non capiremo tutto sin dall’inizio, ma verremo accompagnati nell’esplorazione di questo nuovo mondo come se ci trovassimo già all’interno di esso. Ed effettivamente lo stile di scrittura dell’autore è tale per cui sembra di essere accanto a Conrad già mentre egli guida il carro verso Nadear.

Un romanzo, un mondo sfaccettato e complesso

Lo Specchio di Nadear è un romanzo che abbraccia situazioni e storie diverse e che per questo presenta a noi lettori tante tematiche, interessanti e per nulla banali. Una delle questioni che mi è più rimasta in mente è quella relativa al rapporto genitori-figli: il protagonista Conrad, seppur giovane, ha perso la madre e ha una relazione non proprio idilliaca col padre. Egli si sente sempre in svantaggio di fronte a quell’uomo così autoritario e che quasi mai ha per lui momenti di affetto. Un ostacolo che Conrad sarà chiamato ad affrontare perché deve dimostrare di essere in grado di svolgere dei compiti da uomo ormai adulto e supererà anche lo scoglio di parlare col padre di una questione molto delicata: la perdita della madre.

Interessante la visione dell’universo femminile. Nel romanzo ci sono tanti personaggi donne molto diversi e ben caratterizzati. Forte è la presenza della discriminazione di genere che vede in particolar modo protagoniste Diana e Lana, seppur in due modi differenti. La prima è più combattiva e consapevole della propria forza e capacità, la seconda è il personaggio che più subisce soprusi e pregiudizi su base di genere, come il fatto di dare per scontato che lasciare in mano la contabilità di un’attività ad una donna voglia dire avere mancanze nei conti.

Ma non si tratta di un tema unidirezionale, in Lo Specchio di Nadear incontreremo anche Rosa, Ivilas, la stessa madre di Conrad nei ricordi del figlio e un variegato ventaglio di personaggi femminili davvero ben caratterizzati e convincenti.

Lo Specchio di Nadear è un romanzo che consiglio assolutamente a tutti gli amanti del genere fantasy: non potrete che farvi rapire dalla storia, voler sapere fino all’ultimo come andrà finire e avere a cuore le sorti dei protagonisti. Una scrittura chiara e scorrevole che vi accompagnerà nella scoperta di un mondo fantastico molto più complesso di quello che sembra in apparenza.

Lo Specchio di Nadear
Lo Specchio di Nadear
Lo Specchio di Nadear è un romanzo che consiglio assolutamente a tutti gli amanti del genere fantasy (e non solo!): non potrete che farvi rapire dalla storia, voler sapere fino all'ultimo come andrà finire e avere a cuore le sorti dei protagonisti. Una scrittura chiara e scorrevole che vi accompagnerà nella scoperta di un mondo fantastico molto più complesso di quello che sembra in apparenza. Un fantasy che unisce la bellezza senza tempo del romanzo di formazione ai colpi di scena del genere investigativo.
Pro
Trama ben strutturata, ricca di colpi di scena e coinvolgente
Entriamo in un mondo fantasy, ma sembra di essere a casa: le parole dell'autore riescono a trasportarci direttamente tra le strade di Nadear
Contro
Peccato per la rilegatura (comunissima tra tutte le case editrici) che risente già alla prima lettura di qualche difetto
7.8
Voto Finale