Parolandia dei piccoli provato a scuola – Recensione

parolandia dei piccoli

Creativamente è una casa editrice di giochi con una certa predilezione nello sviluppo di titoli per i bambini e questo Parolandia dei Piccoli è esattamente uno di questi titoli.

Scopriamo Parolandia dei Piccoli, un gioco da tavolo per bambini provato a scuola per la nostra recensione

Scopo del gioco è vincere, come d’obbligo in tutti i giochi da tavolo, ma soprattutto creare! Creare cosa? Frasi! Frasi buffe, frasi con delle piccole storie sotto, frasi che fanno ridere i bambini, frasi semplici o più complesse in base al grado di scolarità.

Parolandia dei Piccoli è per 2-8 giocatori dai 6 anni in su, la durata dipende dall’età dei giocatori. Edito da Creativamente (Super Goal), gli autori sono Emanuele Pessi e Clara Fadda.

Parole, parole, parole…

Nella scatola troviamo:

  • 252 parole su tessere di puzzle
  • 2 dadi
  • 1 sacchetto
  • 1 regolamento

A parte dadi e sacchetto che sono di materiale standard, spenderei qualche parola in più per le tessere con le parole. Sono abbastanza grosse, con la parte superiore illustrata plastificata per dare resistenza, mentre la parte inferiore è in materiale spugnoso resistente e morbido allo stesso tempo. Un’ottima trovata per non rovinare in poco tempo le tessere, dato il loro continuo attaccare e staccare.

parolandia dei piccoli

Per facilitare ai bambini la comprensione delle parole e i legami tra le stesse, su ogni tessera è raffigurato un pappagallo per il genere: rosa per i termini femminili, azzurro per i maschili e verde per i neutri. Quindi, ad esempio, “maestra” ha un pappagallo rosa, “naso” un pappagallo azzurro e “correva” un pappagallo verde.

Le tessere sono divise per colore e ogni colore rappresenta un tipo di parola, ad esempio tutti gli aggettivi sono gialli mentre tutti gli articoli sono azzurri. Le parole con doppio significato hanno disegnata una casetta: pesca è un verbo e un sostantivo.

Il regolamento, seppur di due pagine, è esaustivo e pieno di esempi su come formare le frasi, rigorosamente seguendo le regole della grammatica italiana, e la spiegazione di alcune tessere particolari.

Parolandia dei Piccoli

Mettete tutte le tessere nel sacchetto e poi ogni giocatore ne pesca 15 a caso.

Decidete un punteggio da superare per determinare la fine della partita (sul regolamento sono consigliati 41 punti) e cominciate a costruire la vostra frase incastrando fra di loro le tessere che avete a disposizione, seguendo le regole della sintassi (la base di una frase corretta è soggetto, verbo e predicato).

Si gioca in contemporanea. Quando tutti hanno completato la frase, leggetela a voce alta e calcolate il punteggio. Poi passate la vostra frase al giocatore alla vostra sinistra e infine lanciate i due dadi per per pescare e scegliere nuove parole dal sacchetto. Ora siete pronti per ricominciare a creare frasi!

Il punteggio della propria fase viene così calcolato:

  • 1 punto per ogni parola;
  • 1 punto per ogni incrocio con altre frasi;
  • 3 punti se avete inserito almeno 3 parole con le 3 piume;
  • 1 punto per la frase più bella.

Le parole con le piume sono le parole “speciali” ossia un po’ più complicate da inserire nelle frasi, come gli aggettivi superlativi, i nomi composti o diminutivi e i tempi verbali all’infinito o al gerundio.

Quando ricevete le frasi dal vostro avversario dovete cercare di sfruttare al meglio gli incroci per cercare di ottenere più punti. Potete anche decidere di non incrociare le frasi, ma così facendo date più possibilità all’avversario che riceve le frasi, visto che queste non hanno i vincoli degli incroci.

La pesca delle parole è regolata dal lancio dei due dadi: il dado nero (da 1 a 6) vi fa pescare dal sacchetto senza guardare le parole, mentre il dado bianco (da 1 a 3) vi fa scegliere le parole dal sacchetto, il che è molto utile se guardando le vostre tessere vi accorgete che vi manca un verbo o un articolo. In questo modo difficilmente si rimane nell’impossibilità di creare una nuova frase.

La partita termina quando, dopo la conta dei punti delle frasi, un giocatore ha raggiunto l’obiettivo deciso all’inizio della partita.

Conclusioni

Come avevo già fatto in passato con un altro gioco, ho portato Parolandia dei Piccoli alla scuola elementare di mio figlio Alessandro che adesso ha 7 anni, per farlo provare alla maestra insieme alla classe e vedere se potesse essere interessante come supporto didattico.

Qui di seguito vi lascio le parole di Sara, la loro maestra che l’ha provato in classe, pare con ottimi e divertenti risultati!

In classe abbiamo iniziato a usare il gioco Parolandia dei piccoli in modo molto semplice.

I bambini sono stati divisi in piccoli gruppi, ad ogni gruppo sono state consegnate quindici tessere. Poi è stato chiesto di formare una o più frasi di senso compiuto, utilizzando ciò che avevano a disposizione.

Il suggerimento dato è stato quello di individuare un protagonista (tessere del nome) e un “cosa accade” (tessere del verbo) e di provare a inserire le altre parole, se possibile.

Nonostante la fatica, dovuta al fatto di avere tessere non sempre adatte ad essere combinate tra loro, i bambini non si sono tirati indietro, hanno apprezzato molto il gioco e sono stati soddisfatti delle frasi formate. Durante le prossime partite ad ogni squadra sarà assegnato un punteggio, secondo le regole del gioco.

A livello didattico, Parolandia dei Piccoli si rivela utile per accompagnare i bambini a costruire in modo corretto una frase, introducendoli alla struttura logica di un enunciato (soggetto, predicato, complementi). Si rivela un aspetto non secondario, la possibilità di esercitarsi sulla concordanza tra articolo, nome, verbo e aggettivo.

Le tessere hanno colori diversi: questo aiuta a familiarizzare sempre più con le parti del discorso e a comprendere (il gioco è stato proposto a bambini che conoscono solo la funzione del nome e dell’articolo) che tutte le parole hanno una funzione ben precisa.

Io l’ho provato con i miei figli e sono completamente d’accordo con la Maestra Sara!