Eselmir e i cinque doni magici – Recensione

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All’interno della scena indie ogni tanto compaiono dei titoli che sono difficili da inquadrare. Di sua natura, il mondo indie si rivolge ad un target di giocatori capace di andare oltre alla semplice valutazione grafica, facendo leva su altre suggestioni, spesso appartenenti ad una fruizione del videogioco che affonda le radici in un periodo in cui a motivare i giocatori era il semplicemente divertimento. All’interno di questo genere di videogame rientra di diritto Eselmir e i cinque doni magici.

Il titolo di Stelex Software è ambientato in un contesto fantasy creato dalla scrittore svizzero Sebastiano Brocchi. Il punto focale di questa universo narrativo sono i Pirin, una genia nata dall’unione tra una fata ed un umano, la cui sorte come razza è al centro dell’avventura di Eselmir e i cinque doni magici.

Eselmir e i cinque doni magici è un sentito omaggio all’epoca d’oro delle avventure punta e clicca

La storia che vivremo è presentata come una leggenda raccontata durante uno strano incontro, in cui misterioso viaggiatore arriva alla dimora dell’ultimo dei Pirin, re Elewhen, intento a tramandare ad un giovane scrivano le proprie memorie.

Durante questo primo incontro dei tre personaggi, il giocatore ha modo di intuire come la solidità dell’ambientazione sia uno dei punti forti del titolo.

Rifacendosi alla tradizione delle avventure grafiche dei primi anni dell’intrattenimento videoludico, Eselmir e i cinque doni magici sceglie di puntare in modo netto alla caratterizzazione dell’ambientazione, cercando di ammaliare il giocatore con un mondo credibile e ben caratterizzato.

Trattandosi di un punta e clicca vecchia maniera, i ragazzi di Stelex Software si sono lasciati suggestionare dalla memoria di questa tipologia di giochi, andando a valorizzare gli elementi essenziali dei titoli di quel periodo.

eselmir e i cinque doni magici

Eselmir e i cinque doni magici viene quindi caratterizzato da sfondi realizzati a mano su cui muovono i personaggi, ma con una costruzione della scena che vuole omaggiare le illustrazioni dei libri delle fiabe della nostra infanzia. I movimenti dei personaggi sono resi con animazioni semplici, ma che trasmettono il senso di sfogliare un’interessante favola racchiusa in un libro. Particolarmente suggestiva la colorazione delle tavole, che, tranne alcuni casi in cui sembrano mostrare colori eccessivamente saturi, rivela una delicatezza cromatica che sa esaltare l’avventura di Eselmir alla ricerca dei tesori perduti di re Theoson.

Ogni fondale è riccamente dettagliato, dando al titolo di Steelex Software il carisma necessario per guidarci all’interno dell’universo creato da Brocchi. A dare ancora più consistenza a questa aurea fiabesca interviene una voce narrante che accompagna il nostro avventurarci in questo mondo fantasy. Il modo migliore per giocare a Eselmir e i cinque doni magici è comprendere come tutti gli elementi che lo compongono siano studiati per ricreare una concezione di intrattenimento che si è persa da tempo.

In un periodo in cui l’intrattenimento videoludico si focalizza su grafica in primis e spesso presenta una carenza di contenuti, la scelta di Stelex Software è quella di tornare ad una radice più emozionale, basata sul racconto e il coinvolgimento del giocatore grazie ad una storia accattivante, enigmi ed un’esplorazione graficamente semplice ma con una buona caratterizzazione. Basti pensare che a dare la voce al re Helewen è nientemeno che Angelo Branduardi, storico nome della musica italiana. Che potrebbe aver dato un aiuto anche alla composizione della colonna sonora del gioco, dato il buon esito della stessa, che valorizza i momenti più intensi.

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Ovviamente, Eselmir non è esente da qualche piccolo difetto. La pecca principale riguarda il comparto del doppiaggio, dove in alcuni casi i personaggi sembrano mancare di intonazione e profondità emotiva, aspetto che non dovrebbe mai venire meno in un titolo che fa leva sull’aspetto emozionale.

Mi ha lasciato perplesso la scelta di non consentire di modificare le impostazioni video del titolo, costringendoci a giocarlo con due fastidiose barre nere laterali. La complessità e il dettaglio dei disegni avrebbero goduto di un maggior apprezzamento se debitamente valorizzati, ma con queste dimensioni il tutto perde un po’ di fascino, trasmettendo una sensazione di emulazione di un vecchio videogioco che fa un torto al lavoro svolto per realizzare Eselmir.

Le animazioni dei personaggi sono elementari e abbastanza rigide, e anche se nell’ottica moderna del mondo dei videogiochi questo sarebbe immediatamente segnalato come un gigantesco difetto, credo che nel caso di Eselmir e i cinque doni magici sia una scelta stilistica.

Dietro il nome di Stelex Software ci sono due ragazzi che hanno cercato di ricreare tutto il fascino delle avventure grafiche 2D, cercando di offrire al pubblico un’emozione nostalgica. E l’obiettivo sembrerebbe raggiunto, visto che Eselmir e i cinque doni magici ha affrontato la dura sfida del programma Greenlight di Steam, prima di approdare al negozio del noto digital store.

Eselmir e i cinque doni magici è un titolo interessante, nato dalla passione di Stelex Software per le care vecchie avventure grafiche punta e clicca, rivolto ad un pubblico nostalgico o ai più giovani che vogliono scoprire l’origine delle avventure grafiche.

Il titolo di Stelex Software sarà disponibile su Steam a partire dalla prossima settimana.

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