Black Mirror: U.S.S. Callister – Toby Haynes svela i riferimenti a Star Trek!

Di Manuel Enrico 6 Min di lettura

La quarta stagione di Black Mirror ha diviso i fan della serie creata da Charlie Brooker, tra coloro che hanno ammirato la voglia di sperimentazione e chi ha invece ravvisato un allontanamento dai punti saldi del serial. All’interno di questi episodi il più atteso era proprio il primo, U.S.S. Callister. Fin dalla comparsa dei primi trailer, questa puntata si è presentata come un chiaro omaggio al fandom di Star Trek. Il regista dell’episodio, Toby Haynes, alcuni riferimenti inseriti erano palesi, ma uno in particolare era decisamente ben celato!

Ad una prima occhiata, U.S.S. Callister è la storia del capitano della Flotta Spaziale Robert Daly (Jesse Plemons) e del suo equipaggio, ma ben presto scopriamo la verità su questo equipaggio, come abbiamo raccontato nella nostra recensione.

U.S.S. Callister, il primo episodio dell’ultima stagione di Black Mirror, nasconde citazioni e riferimenti a Star Trek, come racconta il regista Toby Haynes!

All’interno dell’episodio sono presenti numerosi richiami e citazioni di Star Trek, dal modo in cui Daily bacia le donne del suo equipaggio (chiaro riferimento al successo con il gentil sesso di un certo Kirk), alla continua menzione del regolamento della Flotta Spaziale, un riferimento alla facilità con cui in Star Trek viene nominata la Prima Direttiva, fino ad una ricostruzione della scena della battaglia nella Mutara Nebula vista in Star Trek II: L’ira di Khan. Oltre a questi omaggi, in questo episodio di Black Mirror sono celati altri riferimenti, la cui presenza ha richiesto una maggior cura.

Ad esempio, per risultare simile al citato James Kirk, Plemons è ricorso ad un insegnante di dizione che lo ha aiutato a trovare l’inflessione giusta che lo rendesse simile a William Shatner.

“Jesse ci ha detto ‘Fatemi sapere se volete che faccia l’inflessione perfetta di Shatner’. Lo abbiamo fatto una o due volte, rendendolo identico a Shatner, come quando dice ‘Fuoco’ all’inizio. Questo arriva direttamente da Star Trek: Rotta verso l’ignoto (riferito alla scena in cui Kik lancia il siluro verso lo Sparviero Klingon occultato nell’orbita di Khitomer, NdR). Adoro questi film, sto citando i miei eroi! Tutto nasce da un profondo amore”

Haynes spiega all’Hollywood Reporter che ha cambiato di proposito il suo stile di regia in base a quale ‘mondo’ fosse ripreso. Quando Daly era nel mondo reale, Haynes ha privilegiato di una videocamera manuale per dare un senso di maggior naturalezza ai movimenti, ma quando si passava alla realtà simulata si utilizzava una videocamera statica, per dare la sensazione della voglia di Daly di ricreare un passato a cui era affezionato. Quando non era presente Daily, anche nella simulazione di Infinity si utilizzava una videocamera manuale, per trasmettere il caos reale dietro questa finzione.

U.S.S. Callister Black Mirror

Haynes aggiunge che esiste anche un piccolo omaggio a Star Wars. Quando Nanette (Cristin Minioti) entra nel mondo digitale, si è presa come ispirazione una scena presente nel trailer di Rogue One che non è stata poi utilizzate nel film completo!

Una delle citazione più interessanti legate a Star Trek, si rifa al mito delle red shirts, le celebri tutine rosse che nella serie classica morivano con una facilità disarmante! Per omaggiare questi personaggi, nell’episodio di Black Mirror ben due protagonisti principali indossano una divisa rossa.

“Probabilmente sono un fan di Star Trek più accanito di quanto non sia Charlie Brooker. Sono così appassionato che sono quasi reverenziale! Conosco cose che Charlie non sa, che è il perché abbiamo vestito Michaela Coel (Shania) con un vestito rosso. Ricordo quando stavamo scegliendo il colore degli abiti quando eravamo nella location a Lanzarote. Michaela doveva essere vestita di rosso perché è la prima vittima dell’equipaggio. In Star Trek, il tizio in rosso viene sempre fatto fuori!”

Shania era anche l’addetta alle comunicazioni, come il tenente Uhura di Michelle Nichols, che nella serie originale di Star Trek indossava una veste rossa. Ma il rosso è anche il colore della divisa del Capitano Daly, il protagonista di questo episodio di Black Mirror. Potremmo pensare che questa scelta sia motivata dalla sua apparente morte alla fine dell’episodio. Ma siamo sicuri sia morto?

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In realtà, potrebbe esser morto il suo corpo fisico, mentre la sua mente è rimasta collegata a Infinity, il gioco che riunisce milioni di giocatori in un collettivo. Collettivo? Un attimo, e se questo collettivo fosse un richiamo al più noto Collettivo Borg?A ben guardare, la divisa di Daly ricorda quella del capitano Jean-Luc Picard in Star Trek: The Nex Generation. Il personaggio di Patrick Stewart ad un certo punto veniva assimilato proprio dai Borg, confluendo con la propria mente nel loro collettivo. Possiamo pensare, quindi, che ora la mente di Daly sia stata assimilata dal collettivo di Infinity, in un omaggio ad uno dei più begli episodi di The Next Generation (L’attacco dei Borg).

Questa attenta ricerca dei riferimenti a Star Trek è segno di come all’interno di questo episodio di Black Mirror si sia cercato di trasmettere il rispetto e l’affetto per uno dei più amati serial fantascientifici di sempre!

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