X-Men Oro 2: Non รจ un gioco – Recensione

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La saga dei mutanti di casa Marvel, come ben sappiamo, continua su ben due testate, X-Men Oro e X-Men Blu, senza contate il mensile dedicato a Wolverine. La squadra mutante guidata da Kitty Pride ci racconta le sua imprese all’interno di X-Men Oro, che questo mese riporta in scena uno degli X-Men per cui ho sempre avuto una particolare venerazione: Gambit!

Ultimamente si parla spesso del buon Remy LeBeau, visto l’interesse di riportalo al cinema con protagonista Channing Tatum. In questo nuovo corso delle avventure degli X-Men, Gambit entra con il suo solito stile, impegnato in un colpo su commissione che si rivela presto qualcosa di decisamente imprevedibile.

X-Men Oro rimette in gioco Gambit, per poi presentare le avventure di Iceman!

L’oggetto del furto sono dei naniti, ma la sorpresa รจ il committente: Olivia Trask. Nipote dell’inventore delle Sentinelle, la Trask vuole questi naniti per utilizzarli a scopi industriali, nella fattispecie per il settore armamenti. Ma essendo coinvolto Gambit, possono le cose filare liscie? Ovviamente no!

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Mentre gli X-Men continuano la loro difficile opera di integrazione, Kitty deve comunque mantenere un approccio da leader verso i suoi compagni. Gestire la scuola, aver a che fare con una burocrazia integerrima e proteggere i giovani allievi non รจ semplice, in piรน ora Tempesta e Logan indagano anche su un potenziale serial killer di mutanti. In tutto questo, l’avventatezza di Gambit ha portato alla comparsa di un nuovo avversario decisamente letale.

Marc Guggenheim cerca di presentare questa nuova formazione degli X-Men dando loro un tono moderno ma rispettoso della loro tradizione. I riferimenti alla lunga storia dei mutanti non mancano (dalle battutine al distintivo XSE di Tempesta), ma il tutto viene proiettato in un’ottica nuova, piรน dinamica. I personaggi sono presentati con una verve intrigante, senza dimenticare di mantenere il legame con la macrotrama iniziata nel precedente numero.

La presenza della Nance, l’antagonista di questo arco narrativo, รจ sempre presente, discreta, ma non manca mai di far pesare sull’opinione pubblica la presenza dei mutanti. La detenzione di uno dei presunti mutanti catturati nello scorso episodio e il rientro nei ranghi degli X-men di Amara sono due potenziali piste per capire quali siano gli intrighi orditi dalla mente della Nance.

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Silva ha un taglio decisamente moderno nel disegno, molto dinamico e e particolareggiato che ben si coniuga alla storia di Guggenheim. A fare un’ottima impressione sono anche i colori di Frank Martin, che esaltano gli scontri.

L’arco narrativo dedicato a Bobby Iceman Drake inizia questo mese e fin da queste prime battute mostra un tono decisamente piรน intimista. La difficoltร  di Bobby di accettare la sua omosessualitร  viene messo in luce dalla presenza del Bobby Drake dei giovani X-Men, che, arrivato in un mondo meno bigotto rispetto al suo tempo, ha accettato con maggior facilitร  la sua identitร  sessuale.

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Sina Grace vuole mostrare i turbamenti di Bobby e la difficoltร  del mutante nel rapportarsi con la propria famiglia. I Drake hanno sempre faticato ad accettare la diversitร  genetica di Bobby, e questo ha portato Iceman a non svelare ai famigliari anche la propria omosessualitร . La trama di questi due primi episodi si concentra molto sulla pressione psicologica di Bobby, presentata con delicatezza ma che riesce comunque a trasmettere al lettore in pieno la difficoltร  interiore del personaggio.

Nella prima storia i disegni sono di Alessandro Vitti, che ha un tratto fresco, adatto alla frenesia delle prime scene, ma che tira fuori un’incredibile vena emotiva nella fasi successive, lavorando magnificamente sui volti dei personaggi.Salazar e Roberson si occupano di Chiarimenti, con una definizione piรน realistica delle tavole ma ugualmente coinvolgente, anche se che con meno empatia.

X-Men Oro torna in edicola con il seguito di questi due archi narrativi con il suo terzo numero il 18 gennaio.