Il recente approdo su PC e console avvenuto martedì scorso de La Maledizione di Osiride, primo DLC di Destiny 2, ha provocato un’ondata di polemiche e dissensi da parte degli utenti.
Infatti, tutti i giocatori che non sono in possesso di questa espansione si vedono preclusa la possibilità di completare tutti gli Obiettivi/Trofei del gioco base e di conseguenza non possono più prendere parte a determinate attività poiché alcuni contenuti risultano bloccati se il DLC non è installato.
La Maledizione di Osiride richiede un cap level pari a 330 per prendere parte ad alcune attività tra la quali Nightfall, e anche le Prove dei Nove sembra non siano più accessibili ai giocatori che non hanno l’espansione.
Per questi motivi, sottolineando come questa situazione violi di fatto gli accordi sottoscritti in fase di acquisto di Destiny 2, dato che si richiede un ulteriore esborso di denaro per fruire di contenuti che prima erano garantiti, alcuni utenti hanno chiesto a Microsoft e Sony di essere rimborsati.
Dalle parti di Redmond le richieste di risarcimento sono state accettate e liquidate abbastanza velocemente, rifondendo gli utenti dell’intera somma spesa per acquistare il gioco, mentre Sony sembra non sia intenzionata ad accettare le richieste di rimborso, cosa che ha fatto ulteriormente infuriare i giocatori. consapevoli di essere comunque dalla parte del giusto.
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Fonte: Kotaku