Secret Empire: Captain America getta la maschera! – Recensione

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Secret Empire, Steve Rogers riscrive l’ordine mondiale nel nome dell’Hydra!

Dopo una lunga attesa, vissuta sulle pagine di Capitan America, finalmente siamo entrati ufficialmente nel maxi evento del momento: Secret Empire!

Come detto nella nostra lettura del numero di Capitan America attualmente in edicola, per godersi al meglio Secret Empire è necessario aver dato un’occhiata a diverse testate di casa Marvel, come da tradizione quando prendono vita questi eventi epocali.

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Nel caso di Secret Empire, questo numero 0, in realtà, ci porta già nel vivo dell’azione, iniziando proprio dalle pagine finali di Resa dei conti.

Steve Rogers, che già da parecchio tempo ha mostrato il suo vero io di uomo dell’Hydra, è finalmente riuscito ad arrivare in una delle posizioni di comando più pericolose del pianeta, ossia prendere il controllo dello S.H.I.E.L.D., l’agenzia di controllo e spionaggio più potente del mondo, nonché storica antagonista dell’Hydra.

La pianificazione di questo attacco è stata lunga, e ha visto Rogers eliminare ostacoli (come il Teschio Rosso) e tentare di ingannare e circuire tutti coloro a cui, per una forma di affetto maturata nei lunghi anni da infiltrato, sente di voler bene. Tutto questo non ha però impedito a Capitan America di prepararsi alla mossa finale.

Spencer ha orchestrato in modo magistrale questa trappola. La mossa di far avvicinare una flotta di chitauri al nostro pianeta è stata geniale, soprattutto sapendo che Carol Danvers, a capo dello S.W.O.R.D e di Alpha Flight, non avrebbe esitato a sollevare lo scudo di protezione planetaria, tanto osteggiato da Cap e infine trasformato in uno strumento essenziale.

Per meglio dividere i metaumani, l’attacco dei chitauri coinvolge una parte solamente degli eroi Marvel, impegnati nello spazio, mentre quelli dall’animo più urbano (come i Defenders) vengono impegnati in una battaglia per difendere New York. Il caro, vecchio divide et impera è l’arma vincente di Steve Rogers.

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La forza di questo prima numero è il dare compimento a quella narrazione su due fronti, presente e passato, che ha caratterizzato gli ultimi mesi di Capitan America. Il fatto che Rogers sia l’unico che è riuscito a ricordare il ‘vero‘ andamento della fine della Seconda Guerra Mondiale e l’utilizzo da parte degli Alleati di un cubo cosmico, ha reso la Sentinella della Libertà il fulcro del piano dell’Hydra.

Questa lunga pianificazione era iniziata nel 1945, quando il Kraken aveva accompagnato Steve Rogers nel luogo di un potere antico che lo avrebbe isolato dalla ricostruzione che gli Alleati avrebbero imposto al mondo. E questo è il primo tassello della nuova storia che si sta costruendo con Secret Empire.

Questo numero 0 è drammatico, spietato. La battaglia nello spazio e quella di New York sono attimi di pura adrenalina, ma gravidi di una sensazione di ineluttabile destino, complice la fiducia che gli eroi ancora nutrono nei confronti di Capitan America. Spencer deve essersi divertito molto nel creare un climax continuo che esplode violentemente nel cuore dei lettori nel momento in cui Cap, con la complicità del dottor Faust, prende possesso degli eliveivoli, mostrando finalmente la sua fedeltà all’Hydra.

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Credo che il lavoro di Acuna e Reis nel trasporre graficamente questi attimi di incredibile tensione sia magistrale. L’espressione disperata di Carol Danvers quando assiste alle perdite nella battaglia con i Chitauri e al tradimento di Cap, l’urlo disperato di Sharon Carter quando l’uomo che ama si rivela il peggiore dei traditori sono i momenti di massima drammaticità dell’albo.

Sono tavole essenziali non solo per il diapanarsi degli eventi, ma anche per il modo in cui viene ritratto Steve Rogers,un uomo che adempie al suo ruolo, freddo e calcolatore, nonostrante stia condannando il mondo in cui ha vissuto per decenni. Tocco di classe è la scelta di raccontare gli eventi tramite delle didascalie che sembrano essere un ricordo, come se stessimo vivendo tutto leggendo un diario. L’impatto emotivo è vincente, trasmette quel senso di incredulità che hanno vissuto i metaumani.

A guidare la resistenza al momento sono i due Uomini di Latta, Iron Man e Ironheart, che stanno volando verso Washington, in un disperato tentativo di fermare l’avanzata dell’Hydra! Riusciranno nell’impossibile?

La risposta la troveremo nel numero 1 di Secret Empire, in edicola il 23 novembre.

Hail,Hydra