Capitan America 22 : Resa dei conti – Recensione

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Resa dei conti, Capitan America entra in pieno Secret Empire!

Lo abbiamo aspettato per mesi, seguendone le macchinazioni e trattenendo il respiro ad ogni rivelazione. Finalmente, Capitan America getta la maschera e mostra il suo vero volto a tutto il mondo, da Sentinella della Libertà si trasforma in perfetto agente dell’Hydra!

Per seguire al meglio questo esplosivo inizio di Secret Empire, il maxi evento che ci accompagnerà nei prossimi mesi, sarebbe meglio approfondire la lettura con le storie contenute in altre testate. L’ideale, quindi è recuperare anche Avengers 11 e Gli incredbili Avengers 19, in modo da arrivare con tutti i tasselli di questo complicato puzzle al loro posto.

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Nello scorso numero, abbiamo visto come Madame Hydra non abbia perso tempo e si sia messa in moto per ridare all’organizzazione segreta un nuovo Alto Consiglio, recuperando tutti coloro che erano stati destabilizzati durante l’esperimento di Pleasant Ville. Con La resa dei conti, tutte le macchinazioni finora messe in moto in questi mesi arrivano al loro punto di realizzazione, rendendo pienamente operativo il piano a lungo architettato da Steve Rogers. Il primo passo consiste nell’eliminare l’ultimo ostacolo alla libertà d’azione necessaria per Capitan America: Teschio Rosso.

Nei flashback che accompagnano la trama di Spencer, vediamo come nel 1945 la storia ‘reale’ sia stata manipolata dagli Alleati per ribaltare le sorti di una guerra ormai persa, utilizzando un cubo cosmico. Parte di questa sconfitta per l’Hydra viene imputata anche alla condotta egoistica di Teschio Rosso, che ha voluto approfittare della situazione per prendere il controllo dell’organizzazione. Una colpa per cui Steve Rogers e Elisa Madame Hydra Sinclair non intendono perdonarlo. Prima di dare il via ad un nuovo ordine mondiale, non si può impedire una tanto attesa resa dei conti!

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Non è certo questo il solo confronto che ci attende in questo numero di Capitan America. Zemo ha atteso per anni di vendicarsi di Bucky Barnes per la morte del padre, finalmente può realizzare la sua vendetta! Il momento in cui Zemo svela al Soldato d’Inverno il vero corso della storia è toccante, ma raggiunge una vetta di drammaticità quando Bucky è costretto a vedere il messaggio olografico in cui Rogers rivela la sua vera identità.

Spencer gioca come sempre bene sul versante emotivo, più che su quello narrativo. Per tutta questa lunga corsa preparatoria l’attenzione del lettore è stata focalizzata sulla difficoltà, a volte evidente altre meno, di Steve Rogers nel prendere coscienza della realtà e di come porre rimedio ad una menzogna lunga mezzo secolo. Anche con La resa dei conti il dipanarsi del piano di Rogers viene esaltato in modo lucido e preciso, da bravo stratega, ma è il contesto emotivo che regna sovrano.

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Gli eroi e gli amici di Steve vengono mostrati in difficoltà, attaccati su ogni fronte e manipolati a loro insaputa con un unico fine: rivolgersi a Cap per salvarli. In pratica, votarsi al loro carnefice. L’unica persona che potrebbe avvisarli è Maria Hill, l’ex direttore dello S.H.I.E.LD., che ha scoperto il celebre filmato ritrovato da Taskmaster e Black Ant (visto in Il piano di Taskmaster). malei riuscirà a fermare l’inevitabile.

Questo ultimo numero pre- Secret Empire, arrivato in edicola in contemporanea, è un continuo turbinio di emozioni, di ricerca del colpo ad effetto da sparare al lettore, tutto mirato a compiere quell’ultimo passo verso la fine del mondo Marvel come lo abbiamo sempre conosciuto. O come pensiamo di averlo sempre conosciuto, visto che ultimamente la Casa delle idee pare goder parecchio nello sparigliare le carte ogni tre per due.

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Capitan America torna in edicola il 7 dicembre, mentre la sua nuova vita prosegue con il numero 0 di Secret Empire, di cui parleremo nei prossimi giorni!

Hail, Hydra!