The Steams, Noise Press e lo steampunk! – Recensione

The Steams, un’interessante visione dello steampunk firmata Noise Press

Se siete su Facebook, se vi piacciono i fumetti (se state leggendo direi che la risposta è ovvia), fatevi un favore ed andare a mettere un bel like alla pagina di Noise Press. Stiamo parlando di una casa editrice nostrana che negli ultimi tempi sta dando delle belle soddisfazioni a noi appassionati, con serie come A sort of Fairy Tale, ma soprattutto con The Steams.

Decidere di ambientare una storia in un contesto steampunk, a mio avviso, è una scelta coraggiosa. Lo steampunk rimane ancora oggi ignorato, ingiustamente, da molti, mentre rappresenta uno degli sfondi più interessanti per un fumetto.

Negli scorsi giorni abbiamo visto come all’interno dello steampunk si possa imbastire una storia dai toni cupi e con una trama dura e virata alla denuncia sociale (parlando di Blackbox), ma Noise Press decide di seguire un altro percorso, anzi due!

The Steams, infatti, sceglie di puntare maggiormente all’aspetto visivo, privilegiando una cura nel riproporre al meglio le atmosfere di fine ottocento, ponendo l’attenzione su dettagli come l’abbigliamento o l’arredo delle ambientazioni. Questa attenzione è sicuramente più marcata in I wonder Who, l’arco narrativo creato da Luca Frigerio e Massimiliano Grotti, che vede protagonisti gli agenti dei Servizi Segreti Britannici.

The steams i wonder who

Fin dalla prima delle tra uscite, le avventure di Lady Ward sono presentate con un taglio particolare, che utilizza alcuni dei punti fermi dello steampunk in maniera esemplare, rinnovandoli e arricchendoli di nuove sfumature. L’ambientazione diventa, in questo caso, un perfetto palcoscenico per una trama in cui mistero ed intrigo si intrecciano alla perfezione, grazie ad un equilibrio unico nelle dinamiche interpersonali dei diversi personaggi.

Lady Ward è una donna che cerca di emergere in una società ancora fortemente maschilista, mostrando una forza d’animo che cattura la simpatia del lettore, ottima nel fare da contrappunto al tecnomago Wymond. Frigerio gioca perfettamente con le indoli dei personaggi, rendendoli vivi e credibili nell’intrigo in cui si trovano invischiati; l’intreccio della trama è abbastanza classico, ma è il ritmo del racconto che fa la differenza, il modo in cui Lady Ward e Wymond vivono il loro rapporto all’interno della trama.

I primi tre numeri sono un crescendo emotivo, con i dettagli che pian piano prendono il loro giusto posto, guidando il lettore all’interno di una storia ricca di dettagli, in cui azione e racconto si intrecciano alla perfezione.

the steams copertina

Per questa serie di The Steams si sono alternati diversi disegnatori: Umberto Giampà, Davide Pandozzy e Fabrizio Castano. Pur avendo differenti stili, lo spirito di I wonder who rimane inalterato in tutti i numeri finora usciti, anche se a mio gust parere, il primo numero disegnato da Giampà e colorato da Mattia Zoanni resta il migliore. La combinazione del disegno di Giampà, ipercurato e ideale per lo steampunk, con i colori di Zoanni è strepitosa. Un vero capolavoro!

Dal tono più leggero e divertente è invece il secondo arco narrativo di The Steams, Punch Drunk, ideato da Paul Izzo e disegnato da Daniele Cosentino, con i colori di Marcello Iozzoli.

Il protagonista, Volodomyr Azarov, è un pugile di strada, costretto a combattere per amore, ma noi lettori abbiamo la possibilità di goderci una storia in cui dialoghi spregiudicati e un eroe decisamente fuori dai canoni rappresentano degli ottimi spunti.

the steams punch drunk

Noise Press ha avuto un’ottima intuizione nel voler racchiudere nello stesso albo le storie di questi due archi narrativi, offrendo due copertine e soprattutto ideando un’impaginazione particolare, offrendo la scelta di quale storia leggere semplicemente… rigirando l’albo!

Personalmente sto attendendo con ansia l’uscita del quarto volume di The Steams, non solo per la conclusione di I Wonder who, ma anche perché a curare la copertina sarà Giovanni Talami, disegnatore dal tratto unico, visto ultimamente al lavoro su Morgan Lost.

La speranza è quindi che The Steams possa diventare una serie che possa godere di una lunga vita!