World of Warcraft: pugno duro di Blizzard contro i giocatori che vendono aiuti in cambio di denaro

Di Salvatore Miccoli 2 Min di lettura

Blizzard sta prendendo seri provvedimenti contro i giocatori scorretti e approfittatori di World of Warcraft

Gli appassionati di MMORPG conoscono benissimo la situazione in cui ci si può trovare, quando si devono completare delle missioni speciali o affrontare dungeon o istanze particolarmente difficili. Se non si fa parte di un gruppo ben organizzato, con membri esperti o se non si è accompagnati da giocatori forti e capaci, il rischio di non riuscire a completare (wippare in gergo) queste particolari missioni è molto concreto.

A quanto pare in World of Warcraft, alcuni giocatori sembrano non conoscere il significato di fair play.

Infatti, molti di loro, dei veri top player appartenenti alle gilde più famose, sarebbero coinvolti in un traffico di compravendite di servizi in game in cambio di denaro reale (un segreto di Pulcinella).

I furbetti del tastierino

In World of Warcraft questa pratica è inaccettabile e vietata, così Blizzard ha individuato e iniziato a monitorare l’attività di questi “furbetti del tastierino” prendendo seri provvedimenti con lo scopo di garantire correttezza ed equità nel gioco.

La software house ha affermato che vendere oggetti, servizi o prestazioni in-game in cambio di denaro, va contro le condizioni d’uso del gioco, ribadendo che lo scambio di quegli stessi servizi con l’oro virtuale del gioco è invece perfettamente legittimo.

Il community manager di WoW, Bret “Ornyx” Forbus, ha dichiarato:

Abbiamo recentemente preso provvedimenti nei confronti di un numero di account che sono stati attivamente partecipi della vendita di aiuti in game in cambio di  valuta reale.  Tale comportamento è una chiara violazione delle Condizioni di utilizzo di World of Warcraft.

A fronte di questi giocatori “scorretti” che palesemente si approfittano di altre persone per lucrare, l’azione di Blizzard credo sia comunque spinta più dalla perdita economica del mancato acquisto (con soldi veri) di valuta virtuale del gioco, piuttosto che un nobile slancio di vero “fair play”.

Voi cosa ne pensate? Siete anche voi dei giocatori di WoW? fatecelo sapere con un commento qui sotto.

Fonte: Kotaku

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