Arkham Horror: Il Gioco di Carte – La Recensione

Arkham Horror: Il Gioco di Carte

Arkham Horror: Il Gioco di Carte – Recensione

È tempo di tornare ad Arkham, immaginaria città del Massachusetts che, sin dal lontano 1921, è teatro dei misteriosi e terrificanti racconti partoriti dalla folle mente dello scrittore H. P. Lovecraft. 

Ad accompagnarci in gita nella città degli orrori questa volta sarà Asmodee Italia / Asterion che, dopo averci regalato il bellissimo Le Case della Follia Seconda Edizione, è tornata sui nostri tavoli da gioco con Arkham Horror: Il Gioco di Carte.

In uscita oggi, 15 marzo 2017, per il mercato italiano, abbiamo potuto scoprire in anteprima la nuova edizione del Living Card Game misto Gioco di Ruolo che Fantasy Flight Games ha pubblicato nel 2016; già un cult fra gli appassionati di Lovecraft (e non solo) e saldamente ancorato in vetta alle classifiche del genere.

Nate French e Matthew Newman sono i nomi dei creatori di Arkham Horror: Il Gioco di Carte, ideato per essere giocato da 1-2 aspiranti investigatori, mentre Christopher Hosch, Ignacio Bazán Lazcano, Henning Ludvigsen, Mercedes Opheim, Zoe Robinson, Evan Simonet sono i responsabili delle bellissime e angoscianti illustrazioni, che ci accompagneranno nelle sessioni di gioco della durata di 60-120 minuti (ma anche più lunghe, nel caso volessimo affrontare l’intera campagna).

Siete pronti a scoprire nuovamente i pericoli che si celano ad Arkham? Ecco la nostra recensione!

Benvenuti ad Arkham

Partiamo come sempre dal contenuto della scatola che, sotto al coperchio abbellito con il “poco rassicurante” artwork, nasconde:

  • 44 segnalini caos
  • 27 segnalini sanno
  • 30 segnalini risorsa
  • 30 segnalini indizio / destino a due facce
  • 18 segnalini orrore
  • 5 carte investigatore
  • 5 mini carte investigatore
  • 119 carte giocatore
  • 110 carte scenario
  • 1 regolamento
  • 1 compendio delle regole
  • 1 mini manuale campagna

La campagna inclusa nel set base si chiama La Notte dello Zelota ed è divisa in 3 diverse parti, che si sviluppano attraverso finali multipli in grado di alterare i nostri progressi nel gioco.

Nonostante Arkham Horror: Il Gioco di Carte sia stato ideato per uno o due giocatori, ulteriori aspiranti investigatori del soprannaturale potranno unirsi all’avventura acquistando un secondo set base, portando così a 4 il numero massimo di partecipanti.

Sul materiale delle singole componenti di gioco c’è poco da dire. Chi ha avuto l’occasione di avere fra le mani un qualsiasi prodotto LCG della FFG conosce bene l’ottima qualità delle carte (e mini carte) incluse in questo genere di titoli; al quale vorremmo venisse solamente modificato una volta per tutte lo spazio interno alla scatola, permettendoci così di organizzare set base ed espansioni con più criterio.

Ottimo, come sempre, anche il Compendio delle Regole, 32 pagine a colori che diventeranno presto le vostre migliori amiche in Arkham Horror: Il Gioco di Carte. 

Meno entusiasmante invece la Guida alla Campagna. Si tratta di poche ma essenziali pagine, che illustrano il funzionamento in tre parti della storia e sulle quali “dovremmo” tenere segnati i progressi degli investigatori, cosa che, come in tutti quei casi in cui si chiede di scarabocchiare sul “prezioso” manuale, ovviamente non accadrà mai (a meno che la follia non si sia già impossessata delle vostre menti).

Orientarsi per le vie di Arkham

Prima di iniziare a scoprire brevemente le meccaniche di gioco è doveroso precisare che, se ancora non l’aveste capito, pur trattandosi di un Living Card Game, Arkham Horror: Il Gioco di Carte spazia senza troppi complimenti anche nel mondo dei Giochi di Ruolo. Grazie alla campagna citata poco sopra, nonché alle numerose espansioni che faranno seguito (una è già disponibile sul mercato), i personaggi potranno guadagnare punti esperienza da convertire in varie migliorie, che rimarranno a nostra disposizione anche per le future sessioni di gioco.

Si tratta inoltre di un gioco collaborativo, in cui gli investigatori dovranno appunto collaborare per uscire quanto più indenni da ogni singolo atto della campagna.

Un paio di mazzi precostruiti ci aiuteranno ad affrontare il setup iniziale della prima parte introduttiva della storia. Ognuno di essi è composto da diverse carte che potranno essere equipaggiate dagli investigatori (dando alcuni bonus) o potranno essere utilizzate ad uso singolo durante le prove d’abilità (scontri con i mostri, tentativi di fuga, indagini, etc.) e per le quali sarà necessario pescare casualmente un segnalino dal relativo pool. Questi, nella maggior parte dei casi, si riveleranno essere dei malus per la prova affrontata. 

Le carte personaggio, con differenti abilità e caratteristiche, ci forniranno invece tutte le informazioni necessarie sui valori a disposizione dei nostri investigatori quali: Volontà, Intelletto, Scontro, Agilità, Salute e… Sanità Mentale. Oltre a morire infatti, come ogni altro gioco d’ambientazione lovecraftiana ci insegna, si potrà cadere in una spirale di follia, diventando un potenziale problema non solo per se stessi, ma anche per i nostri compagni.

Lo svolgimento del gioco è scandito da una serie di round che, oltre a permetterci di compiere numerose azioni, segneranno anche l’avanzare del tempo, mutando lo scenario in cui sono immersi i nostri personaggi attraverso le carte trama. Queste, una volta scartate (al raggiungimento dei segnalini necessari per attivarle), daranno vita ad alcuni eventi descritti sulla carta stessa, che influiranno direttamente sul gioco e sull’ambiente circostante. Una stanza relativamente tranquilla potrebbe quindi trasformarsi in breve tempo in un inferno ad occhi aperti per i giocatori presenti.

Compito dei nostri investigatori è andare in cerca di indizi, presenti in alcune carte luogo fra le quali i giocatori si potranno muovere attraverso l’utilizzo delle mini carte personaggio. Aprendo un nuovo luogo (girando la carta) questo rivelerà la presenza o meno di indizi, eventi o tanti altri effetti solitamente “poco piacevoli” per i giocatori.

Raccolti indizi a sufficienza (attraverso una prova abilità), gli investigatori potranno sbloccare una nuova carta capitolo (simile alle carte trama come meccanica), avvicinandosi così sempre di più al termine della storia e, si spera, alla salvezza dall’incubo in cui erano stati catapultati loro malgrado.

Un round di gioco è suddiviso in quattro parti:

Nella fase dei miti un segnalino destino verrà posto sulla carta trama attuale e, nel caso si sia raggiunta la quota di segnalini richiesta, la trama proseguirà, spesso peggiorando la situazione in cui si trovano i nostri investigatori. In questa fase verranno anche pescate le carte incontro, responsabili della generazione di mostri e di psicosi che aggrediranno gli investigatori meno stoici di turno.

Nella fase degli investigatori ogni giocatore potrà effettuare fino a 3 azioni, scelte fra tutta una serie di possibilità saggiamente riportate su una carta riepilogativa. Si tratta di 9 azioni totali quali: indagare nel luogo dove ci si trova, spostarsi verso un nuovo luogo, giocare carte presenti nella nostra mano, pescare una carta dal nostro mazzo, ottenere risorse (necessarie per giocare altre carte), combattere un nemico presente nel nostro stesso luogo, tentare di sfuggirgli, impegnarlo in combattimento (nel caso ci stesse ignorando) o attivare una capacità.

Terminate le azioni a nostra disposizione si procederà alla fase dei nemici, in cui verremo sostanzialmente ingaggiati in combattimento dai mostri presenti nel luogo in cui ci troviamo.

Conclude il round di gioco la fase di gestione, dove verranno ripristinate le azioni a nostra disposizione, si riattiveranno carte esaurite (tappate), si pescheranno nuove carte e risorse controllando, poi,  anche i limiti di carte nella nostra mano.

Al termine dell’avventura saremo chiamati a consultare il manuale della campagna, per scoprire quale sarà il nostro destino (deciso in base all’andamento della sessione di gioco). Oltre ai finali multipli è previsto anche il fallimento del gruppo.

Una breve gita di piacere

Terminata la nostra visita guidata ad Arkham, è giunto il momento delle considerazioni finali.

Chiamare Arkham Horror: Il Gioco di Carte semplicemente “un altro Living Card Game” sarebbe ingiusto. Quella che abbiamo fra le mani è un’esperienza che abbraccia diversi stili di gioco, spesso anche molto distanti da quello dei card game, e, anche se non si tratta del primo esperimento del genere, l’ottimo risultato ottenuto con questo titolo a tema Lovecraft è fuori discussione.

Se ambientazione e meccaniche brillano per qualità (con qualche incertezza dovuta esclusivamente al primo impatto con le numerose regole e varianti) non lo è però la rigiocabilità. Con il solo set base, Arkham Horror: Il Gioco di Carte perde punti a causa della breve campagna che, seppur divertente, esaurisce le sorprese troppo rapidamente (abbiamo parlato di finali multipli, è vero, ma il restante 80% della trama rimane ovviamente invariata ad ogni partita).

Ed è proprio qui che torna a farsi sentire il peso dell’etichetta “Living Card Game”, un formato che, lo sappiamo, ci obbligherà ad acquistare espansioni su espansioni per mantenere vivo l’interesse nei confronti del gioco.

Le mini carte dei personaggi, nel formato ormai immancabile in tutti i giochi targati Fantasy Flight Games, risultano questa volta “scomode”. Spostarle da un luogo ad un altro porta via spazio utile sul tavolo e, anche se stilisticamente sono ineccepibili, pedine o segnalini avrebbero svolto il lavoro in maniera più efficace.

Divertente e accattivante è invece la sfida contro il tempo. Carte trama e carte capitoli si rincorreranno durante il corso di tutta la partita, aggiungendo tensione all’ambientazione già carica di misteri e segreti. Ottima anche la realizzazione del manuale di gioco e del compendio delle regole, chiari e precisi in tutte le occasioni.

In definitiva, se il pensiero di dover passare dal vostro negoziante di fiducia ogni mese per un’espansione non vi spaventa, Arkham Horror: Il Gioco di Carte saprà certamente offrirvi ore ed ore di gioco al cardiopalma, sia che siate in compagnia di un amico o che vogliate affrontare l’avventura in solitaria.

Arkham Horror: Il Gioco di Carte è disponibile da oggi, con il set base venduto al prezzo di 39,90 €. Sempre oggi è uscita anche la prima espansione, L’Eredità di Dunwich, che potete reperire al prezzo di 29,90 €