I videogiochi a tema zombie sono diventati negli anni un culto estremamente vasto. L’intero genere è stato reinterpretato costantemente finendo molte volte per cadere nel banale, regalando ai giocatori un sapore di “già visto”. Oggi vi racconteremo però di un gioco diverso che, che secondo la nostra esperienza, è un videogioco che prova a discostarsi molto dagli stereotipi del genere: Undying.
Nel mondo di Undying è in corso un’apocalisse zombie, un inizio abbastanza standard che creerà tuttavia fin da subito atmosfera. Durante un tentativo di fuga la nostra protagonista, Anling, verrà infettata dal morso di uno zombie. Pur sapendo bene che i giorni per lei ormai sono contati, dovrà resistere per insegnare al figlio Cody come sopravvivere in un mondo tanto brutale.
Prima di procedere con la nostra recensione di Undying, ammiriamo l’ultimo trailer del gioco, già disponibile (e attualmente in sconto) a questo indirizzo su Steam.
Sopravvivere, un giorno alla volta
La difficoltà avrà un gran peso molto sulla partita che deciderete di giocare. In questo titolo di sopravvivenza dovremo sempre tenere d’occhio alcuni indicatori relativi ai parametri vitali. Oltre alla salute dei nostri due protagonisti, espressa in centesimi, bisognerà infatti fare attenzione all’indicatore del cibo e dell’acqua. Questo perché in Undying trasformeremo la nostra abitazione in un vero e proprio hangar di sopravvivenza anti zombie.
Le risorse indispensabili per la sopravvivenza e il miglioramento della struttura saranno da reperire esplorando la città infestata da zombie. Una parte fondamentale di Undying è il vasto sistema di creazione oggetti che avremo a disposizione. Oltre ai fondamentali medicinali potremo infatti creare praticamente qualunque cosa, a condizione di possederne le risorse corrette. Durante le esplorazioni in città potremo entrare in altri edifici per recuperare preziose risorse e, presto o tardi, riusciremo a trovare altri sopravvissuti come noi che ci aiuteranno in molte cose.
Tutte le attività che compiremo giocando a Undying non saranno fini a se stesse, serviranno anche a formare Cody, il coprotagonista di questa storia. Il bambino all’inizio degli avvenimenti sarà quasi inutile, tuttavia, man mano che ci osserverà compiere le diverse azioni quotidiane (aprire serrature, combattere, cacciare, coltivare ecc.) acquisirà esperienza. Molto presto Cody diventerà fondamentale e sarà lui a farci da spalla, eseguendo il grosso delle attività che andremo a compiere.
Anling, infatti, a causa del virus zombie di cui è vittima dall’inizio della storia, perderà colpi sempre più spesso e in alcuni momenti non sarà nemmeno in grado di difendersi da sola. Proseguendo in quest’avventura scopriremo una porzione sempre maggiore di mappa e presto potremo utilizzare il viaggio rapido per muoverci da un luogo all’altro con rapidità. Di tanto in tanto ci sarà qualche zombie da fare a pezzi ma scoprirete presto che non sarà un grosso problema. Anche gli avversari più ostinati infatti potranno essere bloccati con delle trappole e, così facendo, si riuscirà ad avere la meglio senza essere feriti.
Conclusioni della recensione di Undying
Siamo ora giunti alla conclusione della nostra recensione di Undying, un gioco di sopravvivenza a tema zombie che vuole innovare il genere, cercando di regalare al pubblico qualcosa di nuovo. In questo senso alcune delle dinamiche di gioco rappresentano un’evoluzione molto interessante. Ad averci stupito è stata la crescita delle capacità di Cody, il vero protagonista della storia.
La resa grafica, caratterizzata da un’isometrica semplice e intuitiva, è una scelta stilistica che abbiamo apprezzato. Gli elementi giusti per creare un titolo di successo ci sono, le voci sono in lingua Inglese ma è comunque possibile impostare i sottotitoli e l’interfaccia di gioco in Italiano. Possiamo definire questo titolo come un’ottima combinazione di elementi narrativi e di gioco, un connubio che ci ha piacevolmente sorpresi.
Giocando a Undying, inoltre, ci hanno colpito molto le scelte e le interazioni disponibili con i moltissimi altri sopravvissuti che incontreremo. Alcuni di essi potrebbero rivelarsi fondamentali per la nostra salvezza mentre per altri saremo noi a decretare la loro sopravvivenza o meno.
Aspetti particolarmente negativi non siamo riusciti a trovarne se non la capacità iniziale dell’inventario, molto limitata, ma che comunque abbiamo presto incrementato. Non è presente alcuna modalità multigiocatore ma non ne abbiamo sentito troppo il bisogno, è un’esperienza che funziona bene così. Qualche volta ci siamo chiesti cosa dovessimo fare per procedere nella storia, ma esplorando abbiamo presto ottenuto le risposte che cercavamo.
Undying dunque è stato promosso, riuscendo a conquistare il nostro interesse e la nostra curiosità. Un dettaglio non trascurabile è che, rispetto ad altri titoli indie, è disponibile non solamente su Windows, ma anche su macOS. Un fattore, questo, che ha inciso sulla diffusione di Undying. I requisiti richiesti da questo titolo inoltre sono ampiamente abbordabili anche per quei videogiocatori che non godono di un dispositivo molto recente. La rigiocabilità non è un punto forte, ma la longevità di cui gode il titolo bilancia questa piccola pecca.
Ricordate di prestare molta attenzione a Undying, se mai dovessimo trovarci in un’apocalisse zombie nel prossimo futuro è certamente un buon riferimento su come riuscire a sopravvivere.