Spellcaster University: creiamo la nostra scuola di magia – Recensione

Veronica Maramonte Di Veronica Maramonte 8 Min di lettura

Il gioco di cui parliamo oggi è Spellcaster University, un videogioco indie di Sneaky Yak Studio. Poche parole per capire sin da subito cosa ci aspetta in questo gioco: un umorismo dissacrante ambientato in una fittizia scuola di magia fantasy dove tutte le decisioni che prenderemo avranno un ruolo decisivo nell’ottimizzazione delle risorse.

Sul loro sito gli sviluppatori si definiscono così: uno studio giovane e indipendente che crea giochi senza passione e cercando di massimizzare il profitto nel breve termine e… No, niente di tutto questo! Siamo uno studio che trae passione dal gioco di ruolo e dal gioco da tavolo, dove tutte le decisioni prese hanno rilevanza.

E ora entriamo subito nel vivo di Spellcaster University!

Ecco la nostra recensione di Spellcaster University

In Spellcaster University (disponibile su Steam) diventeremo il Preside di un’università magica in un mondo fantastico. Costruiremo la nostra scuola, gestiremo le risorse e dovremo reclutare anche gli insegnanti! Trasformeremo l’istituto in una scuola di magia nera, un luogo in armonia con la natura o una scuola per addestrare maghi pronti a partire all’avventura?

Qualcuno ha detto Hogwarts?

All’interno di Spellcaster University saremo il Preside di una scuola di magia composta da diverse casate. Potremo decidere che i nostri studenti si specializzino nello studio di particolari discipline magiche, ad esempio quella della luce, abbracciare la demonologia, avere che fare con l’alchimia o con la magia naturale.

I nostri studenti, coadiuvati dai professori o dai malvagi bidelli (che fanno parte della magia oscura, perché solo chi conosce l’oscurità può rimuovere l’orribile sporcizia del castello!), dovranno studiare tutto il sapere magico, specializzandosi e ottenendo al termine del percorso di studio un vero e proprio diploma che ne definirà la professione futura. Dalla nostra scuola usciranno dei Maghi del Villaggio, degli Avventurieri, dei Guaritori Karmici o, se non si applicheranno correttamente, semplicemente dei paesani!

L’ambientazione lascia trasparire una sensazione di magia che molti riconosceranno: già a partire dalla struttura della nostra scuola noteremo molte somiglianze con un certo castello molto famoso che abbiamo imparato a conoscere (Hogwarts coff coff). Le allusioni sono davvero molte, a partire dalle casate nelle quali smisteremo i nostri studenti, e non solo. Insomma, gli easter egg si sprecano!

Il sistema di gestione di risorse e la rete di relazioni

Tutto comincia su una plancia vuota, nella quale pescheremo delle Carte (in base al nostro “mana”) che ci permetteranno di costruire diverse stanze. Procedendo nel gioco potremo aggiungere stanze di tipologia differente (l’Osservatorio Astronomico, le Prigioni, il Refettorio ecc) e ogni costruzione che faremo avrà delle ripercussioni sul mana che genereremo e di conseguenza su quanto il nostro istituto si specializzerà in una determinata scuola di magia. Il sistema riprende da vicino quello di altri videogiochi gestionali molto popolari, anche se una particolarità di Spellcaster University sta nell’aleatorietà delle pescate.

Chi conosce giochi come The Sims, si troverà a casa, anzi…a scuola! In Spellcaster University, le necessità dei nostri studenti e dei professori vengono segnalate con delle apposite barre, che si riempiranno se non baderemo ad essi. Gli studenti devono studiare, questo è vero, ma anche riposare, mangiare e divertirsi, o abbandoneranno progressivamente il castello!

Importanti sono gli eventi che dovremo affrontare e le relazioni con le fazioni che si trovano attorno alla scuola. Quindi, non dovremo pensare solo al nostro castello ma anche al monastero degli inquisitori, al re locale e alla gilda degli avventurieri che potranno proporci missioni o ci presenteranno i loro problemi, come una moria di mucche che potremo fermare o dichiarare come conseguenza nei nostri studi negromantici.

Ogni decisione che prenderemo avrà delle conseguenze sul nostro bilancio o sulle relazioni con quella particolare fazione, con bonus e malus che si attiveranno se sapremo consolidare la nostra alleanza o se lasceremo che l’odio scorra tra le parti. Alcune fazioni ci proporranno delle pericolose missioni di esplorazione nelle quali dovremo entrare in dei veri e propri dungeon!

Esplorazione e umorismo di Spellcaster University

All’interno di Spellcaster University vi è anche una parte di “combattimento”, sebbene le virgolette siano d’obbligo. Una volta che avremo accettato una missione di esplorazione si attiverà un luogo particolare sulla mappa, un dungeon nel quale ci troveremo a schierare quattro dei nostri studenti alla ricerca dei tesori. Il meccanismo del combattimento è molto semplice: vedremo le magie che i nostri studenti conoscono, ad esempio palle di fuoco, magie curative o di potenziamento, e decideremo come procedere attraverso delle linee testuali. L’esecuzione del combattimento avverrà in maniera automatica, ma potremo cercare di scappare nel caso in cui l’esito non sia a nostro favore… meglio fuggire con vergogna, che perdere quattro giovani maghi, non trovate?

Ciò che permea Spellcaster University, tolta l’atmosfera magica, è il suo umorismo: avremo a che fare con scheletri che cercano di fare amicizia, orchi che vogliono mangiare leccornie e con studenti disastrosi che mandano a fuoco le nostre preziose stanze. Tra giochi di parole e situazioni imbarazzanti, il gioco ci strapperà spesso una risata, grazie anche alle animazioni grafiche. Perfino gli oggetti che possiamo inserire nel nostro castello contribuiscono a questo umorismo: potremo infatti aggiungere un tentacolo di un grande antico, avere un drago per le stanze della scuola, e molto altro ancora!

Nonostante questo umorismo, le statistiche in Spellcaster University sono sempre presenti, tracciano l’evoluzione i progressi della nostra scuola e ci permettono di affrontare il gioco con una profondità che non ci si aspetta: ogni scelta di gioco che faremo avrà delle ripercussioni a breve o a lungo termine, delle conseguenze che prima o poi dovremo affrontare. C’è un’unica scelta che potremo ritardare ma non evitare, ossia l’arrivo del Grande Male, il cattivo più cattivo che riempirà una barra progressiva che una volta colma ci costringerà a fuggire dal luogo nel quale abbiamo costruito il nostro castello, per ricominciare da capo. I nostri progressi ci permetteranno però di avere dei bonus (e dei malus) specifici nella prossima location, pronti a creare nuove casate e nuove stanze.

Conclusioni alla nostra recensione

In conclusione, Spellcaster University è un gioco che a prima vista sembra semplice, ma che ha meccaniche particolari e originali che lo rendono dinamico e divertente. La sensazione, purtroppo, è che il gioco voglia mettere troppa carne al fuoco, inserendo statistiche a volte non necessarie o eventi che risultano caotici rispetto alla premessa iniziale. Spellcaster University è comunque molto godibile: abbiamo potuto finalmente gestire una nostra scuola di magia e stregoneria in una cornice fantasy umoristica davvero ben riuscita!

 

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