Colpo di scena per The Last of Us, la serie HBO tratta dall’omonima saga videoludica: Neil Druckmann ha annunciato il suo addio al ruolo di showrunner, lasciando Craig Mazin come unico timoniere a partire dalla terza stagione. La notizia, condivisa attraverso i canali ufficiali di Naughty Dog, arriva a pochi mesi dal via libera per la terza stagione, attualmente in fase di sviluppo.
Druckmann, co-creatore della serie videoludica insieme a Bruce Straley, aveva condiviso con Mazin (già noto per Chernobyl) il ruolo di co-showrunner sin dalla prima stagione. Tuttavia, ora ha deciso di concentrarsi esclusivamente sui suoi impegni presso Naughty Dog, dove ricopre il ruolo di Head of Creative e Studio Head. In particolare, lo attende il nuovo progetto Intergalactic: The Heretic Prophet, che sembra essere al centro della prossima fase creativa dello studio.
Halley Gross esce di scena, Mazin resta solo al comando
Oltre all’uscita di Druckmann, anche Halley Gross, co-sceneggiatrice di The Last of Us Part II e produttrice esecutiva della seconda stagione della serie, ha confermato che non sarà coinvolta nelle prossime stagioni. Gross ha spiegato la sua decisione come la volontà di “fare spazio” ad altri progetti in arrivo, ringraziando comunque il team per l’esperienza vissuta.
Con entrambi gli autori principali legati ai videogiochi originali ormai fuori dalla produzione attiva, sarà Craig Mazin a guidare in solitaria le ultime due stagioni della serie, che HBO ha confermato si concluderà con la quarta stagione. Una scelta che non è priva di conseguenze. La seconda stagione aveva già segnato un certo allontanamento dal materiale originale, spingendosi verso storyline parallele e interpretazioni più libere rispetto al videogioco. Questa direzione, voluta proprio da Mazin, è stata accolta in modo contrastante dal pubblico.
La sfida, ora, sarà mantenere l’equilibrio tra libertà narrativa e rispetto del materiale di partenza, cercando di non alienare chi ha amato la serie proprio per la sua fedeltà al videogioco.
Al momento non sono stati condivisi dettagli sulla trama della terza stagione, né su eventuali modifiche nel cast. Quel che è certo è che l’uscita di Druckmann segna un momento chiave per la serie, che ora si muove verso una conclusione inevitabile ma ancora piena di interrogativi.