Metro: Exodus, ritorno nel Metroverso! – Anteprima

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Uno dei titoli che più attendo in questo 2018 è Metro: Exodus, il terzo capitolo della saga fantascientifica arrivata nel mondo dei videogiochi dopo esser divenuto un fenomeno letterario. In occasione della Milan Games Week ho avuto la possibilità di provare in anteprima proprio Metro: Exodus.

Abbiamo provato in anteprima Metro: Exodus, terzo capitolo della saga fantascientifica di videogiochi dedicata la Metroverso!

Il titolo di 4A Games è previsto per il prossimo 12 febbraio e da quello che ho potuto vedere ieri sarà un’attesa decisamente intensa. Se nei primi due capitoli, Metro 2033 e Metro 2034, l’ambientazione era quella claustrofobica della metropolitana moscovita, il demo provato alla Milan Games Week mi ha sorpreso mostrandomi il mondo estero. Ma andiamo con ordine.

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Dopo un’attesa abbastanza lunga per prendere possesso del joypad, dimostrazione dell’appeal del titolo, mi son ritrovato nuovamente nella Russia futura per affrontare la terza sfida di Artyom. Se i precedenti titoli hanno dimostrato un’ottima resa in termini di grafica e caratterizzazione dell’ambientazione, avevano come limite quello di mostrare ambienti comunque abbastanza limitati, trovandoci all’interno della vecchio metro di Mosca. Ci sono stati alcuni brevi sezioni fuori dai tunnel, ma principalmente il nostro protagonista affrontava nemici al sicuro nel buio del sottosuolo.

Metro: Exodus sembra voler ribaltare questa concezione, portandoci a godere finalmente di un’ambientazione che possa anche abbandonare le claustrofobiche e buie gallerie in favore di spazi aperti e di una maggior libertà di movimento.

Inizialmente, durante la mia prova, un breve filmato introduttivo mi ha fornito le principali informazioni sulle novità introdotte in Metro: Exodus. Nonostante la frenesia di mettermi alla prova nel mondo di gioco, l’intro alla demo ha mostrato con precisione l’utilizzo particolare delle armi. Queste ultime, infatti, manterranno l’aspetto di recupero visto anche in passato, ma saranno impreziosite da una maggior personalizzazione rispetto al secondo episodio.

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La scelta di come potenziare ogni singola arma sarà gestita attraverso un menù apposito, attraverso cui gestire i necessari potenziamenti per le nostre seminatrici di morte. Otre ad un’arma primaria, potremo anche affrontare le missioni con un balestra che spara dardi metallici, recuperabili dopo l’utilizzo. Particolarmente interessante è anche la necessità di dover costantemente fare manutenzione alle proprie armi, una funzione che possiamo effettuare tramite l’utilizzo di materiali recuperati nelle nostre scorribande.

Dopo questo tutorial, mi son ritrovato finalmente ad esplorare una porzione di mappa di Metro: Exodus.

Di sicuro impatto il ritrovarci sott’acqua, con una buona combinazione di sfocatura e rumori ambiente. Una misteriosa ragazza ci salva e riaia, chiedendoci di non farci vedere dai suoi compagni, che ci credono dei ladri. Nel dialogo emerge che un nostro compagno è già in mano loro, ma non abbiamo tempo di comprendere bene la situazione, visto che è tempo di esplorare uesta mappa.

Solitamente sono abituato a giocare questi titoli con mouse e tastiera su PC, ma ieri provare Metro: Exodus ha avuto un certo fascino anche con il joypad dell’XBox OneX. Il controller ha trasmesso un buon feedback nei controlli, messi alla prova anche in alcuni passaggi particolarmente complicati (come attraversar un tronco).

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A rendere veramente interessante Metro: Exodus è la resa grafica, che con alcuni scorci visivi è riuscita a impressionarmi per il livello di precisione e il fascino delle ambientazioni viste. Dopo aver vissuto avventure nella metro moscovita, il livello grafico di Metro:Exodus visto in questo scorcio di foresta è stato una bella soddisfazione, grazie a dei giochi di luce ben realizzati e che esaltano il comparto visivo del titolo. Nell’avanzare in questo piccolo boschetto ho avuto modo di apprezzare la cura con cui 4C ha realizzato fogliame e qualità dell’ambiente, in cui ci si muove con fluidità e in modo credibile.

Nella demo, ho avuto modo di affrontare anche un rapido combattimento, in cui sono stati mostrati i punti di forza. La balestra è sicuramente un’arma che può rappresentare un punto a favore di Metro: Exodus, soprattutto vista la sua silenziosità, elemento che specie nelle situazioni più spinose può rivelarsi vincente.

Vedremo nei mesi a venire come 4A Games ultimerà il proprio titolo, visto che nei minuti concessi, Metro: Exodus ha saputo mettere in scena uno spettacolo accattivante che lascia ben sperare nel prodotto finito, che possiamo già scoprire visitando il sito ufficiale del gioco o la pagina Steam.